Per Vegas oggi "sistema bancario" non è... pronto per salvare BPVi e Veneto Banca. Intanto Fondo Atlante II acquista al 19% 343 mln di crediti deteriorati di CariFerrara che può "passare" a BPER
Martedi 20 Giugno 2017 alle 19:45 | 0 commenti
Oggi il presidente di Consob, Giuseppe Vegas, ascoltato in commissione Finanze del Senato, ha evidenziato l'insufficiente ristrutturazione del sistema bancario italiano e la sua scarsa redditività su cui in altre sedi e in altri tempi la stessa Consob e, in primis, Banca d'Italia non avevano, però, lanciato dalla loro visuale privilegiata i warning odierni (nella foto Vegas con Ignazio Visco). Per Vegas, quindi, con riferimento indiretto alle banche oggi in difficoltà come Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Mps e Carige, il sistema bancario italiano chiamato al loro capezzale "non ha subito un profondo processo di ristrutturazione negli anni passati e dunque non ha ancora raggiunto nell'insieme quel livello di efficienza e redditività che consentono costose operazioni di salvataggio" e "non sono note le condizioni di redditività prospettica delle banche in crisi e quindi un intervento diretto da parte di altri intermediari potrebbe non rispondere a logiche di sostenibilità nel lungo periodo".
Intanto Quaestio Capital Management SGR ha approvato oggi la firma di un accordo, per conto del Fondo Atlante II, relativo all'acquisto di 343 milioni del portafoglio di crediti deteriorati di Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara S.p.A, emersi dopo il conferimento delle sofferenze in Rev Gestione Crediti, la spa costituita il 18 dicembre del 2015 per ricevere in carico e valorizzare i crediti deteriorati delle quattro banche "salvate" a novembre (Etruria, Carichieti, Cariferrara e Banca Marche). L'operazione, che si concluderà con la sottoscrizione di titoli da parte del fondo entro il 30 giugno p.v., rende possibile la cessione della banca a BPER, così come avvenuto con le altre tre c.d. Good Banks ad UBI, e di risolvere un'altra delle situazioni critiche del settore bancario italiano.
Il portafoglio, composto sia da Unlikely to Pay che da Non Performing Loans, è composto per il 48% circa da crediti garantiti da immobili e per il rimanente 52% da crediti unsecured e include anche crediti derivanti da operazioni di leasing. Il prezzo medio pagato è pari a circa il 19% del Gross Book Value. Quaestio come in altri casi si riserva il diritto di sindacare il proprio investimento ad altri investitori. La due diligence e la valutazione del portafoglio è stata svolta con l'assistenza di Credito Fondiario, che svolgerà anche il ruolo di master servicer. È in corso la selezione degli special servicers che verranno scelti tra primari operatori del settore del recupero dei crediti. La suddivisione e l'assegnazione dei ruoli viene decisa da Quaestio con procedure
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