Gentile direttore, come ex bancario ed ex socio della Banca Popolare di Vicenza e dopo i nostri numerosi scambi di idee e informazioni via mail, ora le dico che tutte le perplessità derivanti dalle precedenti, contorte formulazioni del testo di legge (a favore dei risparmiatori azzerati da BPVi, Veneto Banca, 4 banche risolte e altre 5 banche in lca come da elenco completo in fondo*, ndr) sono superate da quanto approvato (grazie al governo con M5S e Alessio Villarosa in testa e come da noi anticipato, ndr) , anche se probabilmente ne sorgono altre; ma tant'è! (nella foto da sx al lavoro al Mef Saveria Sechi, Alessio Villarosa, Raffaele Di Giglio, Augusto Cipollone, Eugenio Piccolo).
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Ecco in anteprima assoluta il testo, estratto dalla legge di bilancio 2019 (la manovra completa è scaricabile da qui) bollinato dal Mef (appena presentata al Senato per la discussione e il voto di fiducia previsto in nottata) per gli articoli che, finalmente e, bisogna dirlo, in maniera "rivoluzionaria" vanno a indennizzare, come da noi anticipato in questi giorni, partendo dal 30%, col valore di calcolo basato sul prezzo di acquisto e con una platea allargata di risparmiatori azzerati di Banca Popolare di Vicenza  Veneto Banca, Banca dell'Etruria e del Lazio, CariChieti, Banca delle Marche, CaRiFe, Banca Crediveneto, Banca Padovana di Credito Cooperativo, Popolare Province Calabre, BCC Paceco e Bcc Brutia.Continua a leggere
C'è chi lavora realmente mentre c'è la bolgia in Senato per il mega emendamento post accordo con la UE alla legge di bilancio e mentre Ignazio Conte, vicino al Codacons Veneto di cui è presidente il fratello, Franco, in passato una "colomba" ma ora, a maggioranza cambiata, un falco, ancora blatera di un appello  al primo ministro Giuseppe Conte (per fortuna solo "omo-cognome" ma non parente) per "esautorare " i due sottosegretari al Mef che più si sono adoperati per condurre in porto il provvedimento rivoluzionario per ristorare/indennizzare/indorare le vittime di Banca Popolare di Vicenza, di Veneto Banca e degli altri nove ex Istituti in Lca o risolti interessati, con Alessio Villarosa (M5S) a metterci personalmente la faccia.
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Come si respirava dal 27 novembre 2018, data dell'ultimo incontro ufficiale al Mef con la cabina di regia delle associazioni e dei legali delle vittime delle banche venete e non solo con il sottosegretario M5S Alessio Villarosa per qualche minuto sostenuto, verbalmente, anche da uno dei due vice premier, Matteo Salvini, ancora in versione "spacco tutto io in Europa", i vari emendamenti, prima quello approvato alla Camera, poi l'altro, sia pure più completo, fatto circolare in commissione bilancio del Senato, erano solo dei "preavvisi" di quello che, a manovra complessiva ora, quasi, approvata dalla Ue, sarà veramente il provvedimento a favore di, questo è l'unico dato ad oggi certo, Banca Popolare di Vicenza  Veneto Banca, Banca dell'Etruria e del Lazio, CariChieti, Banca delle Marche, CaRiFe, Banca Crediveneto, Banca Padovana di Credito Cooperativo, Popolare Province Calabre, BCC Paceco e, meno amaro in fundo, è il caso di dire visto il dramma di partenza, Bcc Brutia.Continua a leggere
1. La quinta Commissione permanente (Bilancio) nella seduta pomeridiana di domenica 16 Dicembre 2018 ha confermato il testo dell'emendamento all'art. 38 statuendo che, per le due banche ex popolari venete, la misura dell'indennizzo è (attuale comma 260, precedente comma 5) pari al 30 per cento del valore contabile delle azioni nel bilancio di esercizio chiuso al 31dicembre 2011.
Restano fermi i nostri dubbi, confermati da Riccardo Federico Rocca, sui rischi a cui va incontro l'art. 38 del Capo III della legge di bilancio, da noi pubblicato in anteprima esclusiva, per le vittime della banche a causa del suo allargamento (di valore delle azioni da "indennizzare" che per alcuni, non pochi, diventa l'affare del secolo se arriverà in porto) e dell'alleggerimento delle motivazioni alla base delle dazioni ai risparmiatori, non più legate solo alla causa oggettiva del misselling agganciato di fatto all'esistenza di processi penali in corso ma al depauperamento di valore delle partecipazioni.
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Nel condividere appieno l'indignazione del direttore di VicenzaPiu.com nei confronti di chi ritiene di farsi bello nel chiedere l'impossibile per il fondo di ristoro delle vittime delle banche laddove il rischio non indifferente è che tutto salti, mi limito a due considerazioni. Innanzitutto, il limitare l'accesso al Fondo di ristoro ai soli azionisti delle banche venete in LCA, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, e delle quattro banche in risoluzione, Banca dell'Etruria e del Lazio, CariChieti, Banca delle Marche e CaRiFe, è giustificabile solo in quanto le vittime del misselling di tali istituti non avrebbero alcun soggetto capiente nei cui confronti fare valere i propri diritti.