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Lunedì sciopero Cgil, Cisl e Uil: insieme dopo 6 anni uniti da Monti!

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 9 Dicembre 2011 alle 17:32 | 0 commenti

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Cgil Vicenza - Manovra Monti, non ci siamo - tanto rigore e niente crescita ed equità, pagano sempre i soliti
Cgil, Cisl e Uil ritornano a lavorare assieme fianco a fianco dopo 6 anni per contrastare le misure penalizzanti del governo Monti e per lanciare un forte patto sociale per il Paese per un coinvolgimento di tutte le parti sociali nell'individuazione delle necessarie ma diverse misure per recuperare la grave crisi in cui versa l'Italia.

"Una pausa così lunga a livello nazionale, non qui a Vicenza - afferma Marina Bergamin, segretaria generale della Cgil, in presenza di Riccardo Dal Lago (Uil) e Gianfranco Refosco (Cisl) - dove abbiamo continuato a lavorare assieme su singole iniziative e sui contratti integrativi". Ed effettivamente non sono molti i contratti in cui vi è la firma separata: ci sarà da lavorare per superare quelle "ferite".
"Quello che non è riuscito a fare Berlusconi - suggella Dal Lago - l'ha realizzato Monti!"
Oggi conferenza stampa dei tre segretari provinciali vicentini per presentare lo sciopero di lunedì: i lavoratori iscritti e simpatizzanti dei sindacati confederali protestano contro la manovra del governo Monti: "Non ci siamo!" campeggia a titoli cubitali sul volantino informativo.
"Tanto rigore e niente crescita ed equità", affermano preoccupati Bergamin, Refosco e Dal Lago. "Il problema - dicono i tre - è che a pagare sono sempre i soliti, lavoratori e pensionati, e chi ha di più anche con Monti non paga di più!"
"Senza crescita i conti non tengono", sintetizza Marina Bergamin che spiega che per uscire dalla crisi è necessaria la crescita. Ma di crescita non si parla, anzi gli esperti prevedono stasi e decrescita. "In questo modo il Governo non farà altro che provocare un aumento dell'inflazione ... e allora saranno guai per tutti!"
Parentesi: subito in apertura dell'incontro Bergamin, Refosco e Dal Lago fanno sapere ai giornalisti (e mostrano le ricevute delle cartelle esattoriali) che Cgil, Cisl e Uil pagano le tasse come tutte le associazioni e le imprese private: si tratta di ICI, IRES e IRAP! "Non solo - puntualizza Dal Lago - non abbiamo nemmeno alcuno sconto per le bollette delle aziende municipalizzate o nazionali di luce, acqua e gas!" Che i cittadini sappiano!
Ma per tornare ai temi della manovra le organizzazioni sindacali sono preoccupate per le pensioni, la pressione fiscale sulle famiglie, le tasse sulla casa di abitazione, l'aumento dell'IVA, l'aumento delle accise su benzina e gasolio. E non capiscono per quale motivo anche questo governo non voglia far pagare a chi ha di più: ovvero non introduca la patrimoniale e non faccia partire una lotta serratissima all'evasione fiscale.
Refosco (Cisl) spiega che le decisioni drastiche di questo governo sulle pensioni (aumento dell'età pensionabile) crea delle grosse difficoltà alle persone prima di tutto, ma anche alle organizzazioni sindacali che nelle situazioni di crisi aziendale contrattano per un'uscita accompagnata dagli ammortizzatori sociali i lavoratori più anziani per mantenere il posto dei lavoratori più giovani. "Qui dobbiamo rivedere tutto - afferma il segretario Cisl - anche con le controparti. Non varranno più tempi e modi decisi fino a ieri: il rischio è che coloro che erano ad un paio d'anni dalla pensione ora abbiamo tempi molto più lunghi. E di cosa vivranno nel frattempo?".
Cgil, Cisl e Uil contestano i contenuti della manovra, ma anche il metodo, visto che il Governo non ha voluto nemmeno incontrare le parti sociali!
Cosa chiedono Cgil, Cisl e Uil in sintesi:
Significative modifiche delle norme su pensioni, previdenza e fisco; maggior rigore nei confronti di chi possiede grandi beni e ricchezze con l'introduzione di una imposta patrimoniale; riduzione delle imposte dirette per sostenere i redditi dei lavoratori e pensionati e per rilanciare i consumi; misure incisive per la lotta all'evasione fiscale, misure reali per ridurre fortemente i costi e i privilegi della politica; infine misure per lo sviluppo per creare nuovi posti di lavoro.
Per questo lunedì vi sarà lo sciopero di tre ore con sit-in dalle 16 alle 18 davanti ai municipi di Schio e Bassano e in contrà Gazzolle a Vicenza sotto la Prefettura. Alle 17 la delegazione capeggiata dai tre segretari generali salirà dal prefetto Mechiorre Fallica per un colloquio. Verrà consegnato un documento unitario.
Lunedì in mattinata nella sede della CISL alle 11 appuntamento dei sindacati con i parlamentari vicentini per discutere della manovra e del futuro del Paese.
Il pubblico impiego sciopera il 19 dicembre e i bancari di Cgil-Cisl e Uil il 16 dicembre!


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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