Quotidiano | Categorie: Politica, Economia&Aziende

L'opposizione oggi critica la possibile "svendita" di Aim Vicenza, ma da maggioranza rimase muta per la perdita di Fiera di Vicenza

Di Mario Giulianati Domenica 28 Ottobre 2018 alle 19:35 | 2 commenti

ArticleImage

Riporto da una nota firmata "Per l’opposizione unita Dalla Rosa - Asproso - Colombara - Selmo - Tosetto" e pubblicata su VicenzaPiu.com: "Avevamo denunciato in campagna elettorale e nuovamente a inizio settembre lo spettro che si aggirava in città: l'accordo del "sindaco leghista" che aveva ottenuto il sostegno del partito di Salvini in cambio della tessera e del governo di Aim. Voci insistenti che speravamo non vere e su cui avevamo detto che non avremmo fatto nessuno sconto: al gruppo Aim servono amministratori competenti e capaci, non lottizzazioni partitiche che nulla hanno a che fare con lo sviluppo industriale di un patrimonio dell'intera città".

E ancora: "Avevamo chiesto indipendenza dai partiti, competenza, dinamicità per guidare l'azienda in una fase chiave, quella delle alleanze". Un terzo brandello: "...Aim non si svende, né dal punto di vista della proporzione delle quote né si svende il controllo strategico della governance delle diverse aree di business. Non si svende né ad AGSM né ad Ascopiave".

Un lungo comunicato stampa dal quale si può ricavare una considerazione, ma anzitutto va ricordato chi sono i firmatari di questo esempio di memoria corta, per alcuni, e per tutti di una incapacità di superare il trauma di una sconfitta elettorale. Incapacità già fin troppo palese in altre affermazioni fatte nel recente passato. I signori che firmano questo documento sono infatti i capigruppo dei consiglieri comunali di opposizione ("Per l'opposizione unita") a Vicenza e precisamente Otello Dalla Rosa, Raffaele Colombara, Ennio Tosetto, Giovanni Selmo e Ciro Asproso. Alcuni di questi signori hanno ricoperto incarichi nelle passate legislature ma non mi pare che fossero solo degli esperti in qualche ramo dello scibile umano, ma che avessero anche sicuramente in tasca una tessera di partito. Magari altri, non tra questi, sempre nelle due precedenti legislature, ma in più di una occasione hanno svolto incarichi in enti e istituzioni anche importanti. La differenza, casomai, tra il passato e il presente sta semplicemente che in passato tutti venivano scelti all'interno di un unico partito o comunque di un'unica area politica. In barba all'indipendenza dai partiti. Ma questo aspetto, che per i firmatari del documento pare abbia una forte incidenza nel rapporto tra società e istituzioni, non è per me, in questa particolarissima situazione, al centro del mio interesse. Questo interesse invece mi si risveglia quando leggo una frase che condivido e precisamente quando si dichiara, con forza che "...Aim non si svende, né dal punto di vista della proporzione delle quote ecc. ecc.".

Non mi pare che alcuno di loro abbia minimamente protestato quando è stata la volta della ex Fiera di Vicenza ad essere messa sul mercato e ceduta in una proporzione, il purtroppo ignorato 81% a Rimini e 19% a Vicenza, che avrebbe dovuto allarmare coloro che detenevano, pro tempore, il controllo dell'azienda e i loro sodali. Il risultato di quella partita è noto e anche se l'attuale IEG si svilupperà ancor più di quanto sia stato programmato, cosa che presumo possibile oltre che probabile, sempre che il Paese regga, la nostra Vicenza avrà comunque perso uno dei suoi gioielli.


Commenti

Inviato Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:46

Quindi, dato che abbiamo perso un gioiello, dovremmo perdere anche l'altro?
Inviato Lunedi 29 Ottobre 2018 alle 06:57

Oggi giocano a fare l'opposizione come prima a fare la maggioranza, quando mai loro hanno avuto possibilità di decidere.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network