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Langella denuncia: il GdV pubblica lettera ma cancella PdCI, Marlane Marzotto e Tricom

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 28 Gennaio 2012 alle 20:09 | 0 commenti

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Egregio Direttore, scriviamo a Lei, perché siamo sicuri che il suo giornale non taglierà nulla. Non è abituato a nascondere né nomi, né cognomi, né ragioni sociali. Tanto meno le notizie anche se possono essere scomode e suscitare reazioni da parte di qualche potente. Giorgio Langella,Segretario Provinciale PdCI FdS di Vicenza

Oggi il Giornale di Vicenza ha pubblicato la lettera "Non dev'essere perduta la memoria di tante vittime". È una lettera sulla giornata della memoria. In quanto pubblicato dal Giornale di Vicenza rilevo due "stranezze".

La prima è la firma. La lettera è stata da me spedita con la firma "PdCI - FdS Vicenza" ma è stata pubblicata con il mio nome. La lettera non contiene mie personali considerazioni ma un ragionamento del partito di cui sono segretario provinciale. L'averne cancellato la firma ne cambia il significato. Da "breve documento" condiviso da un'organizzazione politica diventa la lettera di un singolo cittadino. Non mi sembra né giusto né corretto.

La seconda è la "strana" cancellazione della breve frase "Come alla Marlane di Praia a Mare, come alla Tricom di Tezze sul Brenta" che seguiva "... chi muore di malattie professionali". Quella frase cancellata non era solo il ricordo di due esempi di lavoratori (tanti) morti forse a causa di condizioni di lavoro precarie e indecenti. È importante, per noi comunisti, che non si resti nel generico ma si indichino almeno degli esempi concreti. Troppo spesso le tragedie del lavoro si fermano a numeri di fredde statistiche. Noi vorremmo che si ricordassero le persone, le vite, le speranze, le intelligenze che sono state distrutte. Scrivere "Marlane" e "Tricom" significa la volontà di dare un nome e un volto (anche se collettivo) a quei "sommersi" dei quali si parla nella lettera.

A questo punto, però, è necessario fare una considerazione. Non è la prima volta che il Giornale di Vicenza di "dimentica" di scrivere o anche solo di citare il nome "Marlane", fabbrica della Marzotto. Una sorta di censura che noi comunisti abbiamo spesso denunciato. Della Marlane-Marzotto e del processo che non riesce a partire in Calabria e che vede imputati i maggiori dirigenti della Marzotto, il Giornale di Vicenza non scrive (non ha neppure scritto una riga dell'appello firmato anche da Margherita Hack, da Massimo Carlotto, da Valentino Parlato, da Giorgio Nebbia e tante altre persone di spicco della cultura e della politica italiana) o, quando lo fa, usa toni sfumati. Cita con estremo riguardo quanto collegato al nome "Marzotto". Il sospetto che sorge spontaneo (ma ormai sta diventando certezza) è che di certe cose a Vicenza non sia opportuno scrivere e, neppure, parlare. Anzi, che si debbano nascondere. I cittadini non devono sapere. Così, nell'ignoranza di quanto succede, l'indifferenza può trionfare. È proprio quello che scrivevamo nella lettera sulla giornata della memoria. Proprio quell'atteggiamento di cancellazione della memoria al quale bisogna opporsi con fermezza.

Si potrebbe chiedere una "precisazione" al Giornale di Vicenza. L'abbiamo fatto altre volte senza ottenere nulla. È tempo sprecato. Per questo scriviamo a Lei, direttore Coviello, perché siamo sicuri che il suo giornale non taglierà nulla. Non è abituato a nascondere né nomi, né cognomi, né ragioni sociali. Tanto meno le notizie anche se possono essere scomode e suscitare reazioni da parte di qualche potente.

Grazie dell'attenzione.

Giorgio Langella (PdCI - FdS Vicenza)


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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