La coerenza,di Calearo per sè,di Veltroni per ...
Domenica 19 Settembre 2010 alle 13:25 | 0 commenti
Riceviamo da Giorgio Langella (Fds, PdCI, Prc) e pubblichiamo.
In questi giorni si leggono dichiarazioni e interviste dell'on. Calearo. Com'è noto Calearo è stato eletto (con la legge elettorale sarebbe meglio dire nominato o cooptato) al Parlamento nella lista del PD. Aveva accettato di fare il capolista su richiesta di Veltroni. Recentemente è passato alla formazione politica fondata da Rutelli. Adesso dice che potrebbe sostenere il governo Berlusconi e che (senti, senti) non disdegnerebbe di fare il ministro dello sviluppo al posto di Scajola (che ha dato le dimissioni dalla carica di ministro per la nota vicenda della sua casa con vista Colosseo comprata "a sua insaputa" anche con soldi di altri).
Naturalmente Calearo si è sempre tenuta ben stretta la poltrona di deputato. Lo fa per il bene del paese e delle imprese, grandi o piccole che siano. È bizzarro, ma è sempre per il bene di qualcuno che lorsignori si "sacrificano" a occupare le poltrone. È sempre per il bene dei cittadini che passano da uno schieramento all'altro, da un incarico all'altro, da un partito all'altro. Calearo è incoerente? Pensandoci bene no. È coerente con una mentalità che porta inevitabilmente, lui e tanti come lui, a fare sempre e comunque i propri interessi (che, però, vengono spacciati per nostri). Succede anche nell'amministrazione comunale di Vicenza con la ben nota vicenda dell'allargamento della giunta a UDC e Cicero.
Chi è sempre e comunque coerente è Veltroni. Non ci possono essere dubbi. Ci ricordiamo? Durante il governo Prodi, quando il Parlamento approvò la finanziaria e Berlusconi fu pesantemente sconfitto (con Fini che dichiarava che l'alleanza con Berlusconi era da rivedere, la Lega che entrava in fibrillazione, Berlusconi che saliva sul predellino ...) Veltroni lanciò l'idea geniale della autosufficienza del PD. Di fatto dichiarò finita l'alleanza che sosteneva Prodi. Il governo si sfaldò e Mastella, che forse non aspettava altro, decise di far cadere il governo.
Oggi Veltroni, nella situazione di profonda crisi nella quale si trova il PdL e il governo, lancia un altro salvagente Berlusconi aprendo un conflitto interno al PD che, fatalmente, lo aiuterà ...
... mi sorge un dubbio ...
Giorgio Langella
segr. prov. Partito dei Comunisti Italiani - Federazione della Sinistra Vicenza
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