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Dopo il "caso Roi" Giovanni Villa rimane al Museo Chiericati come Matteo Marzotto in Fiera di Vicenza. Jacopo Bulgarini clona Variati tra opportunismo e (ir)responsabilità

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 21 Luglio 2016 alle 15:18 | 1 commenti

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Matteo Marzotto viene condannato, sia pure in primo grado, a 10 mesi per i fatti di un'evasione da 71 milioni di euro da estero vestizione delle vendita della Valentino Fashion Group, di cui era presidente, da parte della Icg, holding di famiglia di cui era socio, al fondo lussemburgese Permira e viene confermato da Achille Variati alla presidenza della Fiera di Vicenza per "continuità" di gestione e per portarne a termine la cessione a quella di Rimini, mentre in un paese che non brilli per evasione fiscale come l'Italia ("nei Paesi Ue l'evasione vale 1.000 miliardi: un quinto viene dall'Italia", Lettera 43), un condannato farebbe un passo indietro in attesa del giudizio definitivo.

Perchè altrove a condanna definitiva verrebbe esposto alla gogna ("in Gran Bretagna, periodicamente, il governo ricorre alla gogna e fa pubblicare sui giornali le foto dei grandi evasori smascherati dalla polizia e condannati dai tribunali") o andrebbe realmente in galera ("secondo il rapporto 2013 dell'Università di Losanna, le prigioni francesi ospitavano 4.969 detenuti per reati fiscali, quelle del nostro Paese come detto appena 156").

Detto questo, vediamo cosa è successo a Giovanni Villa e al suo mentore, il vice sindaco e prossimo candidato a Palazzo Trissino Jacopo Bulgarini d'Elci, nel 2008 spin doctor di Variati e ora suo emulo per ereditarne il ruolo nel 2018.

Ebbene, come si sapeva ed è stato scritto e come oggi ci racconta il GdV, il Giornale di Vescovi, una delle nostre migliori fonti per i... commenti ai suoi lanci, nell'estate del 2015 il Comune triangola con la Fondazione Roi e come "responsabile scientifico" del Museo Civico di Palazzo Chiericati, quello alla cui cura dovrebbe essere statutariamente dedicato il patrominio lasciato in suo custodia dal marchese Giuseppe Roi, "ingaggia" il professor Villa ma non potendolo fare con un'assunzione diretta per i vincoli di bilancio comunale "Palazzo Trissino ha fatto sponda sulla Fondazione Roi: la quale, presidente Gianni Zonin, ha accettato di siglare il contratto da 30 mila euro lordi annui..." (nella foto Bulgarini annuncia con Zonin l'ingaggio di Villa, ndr)

Il «marchingegno», come all'epoca lo definì lo stesso Bulgarini che oltre ad essere vice di Variati ha la delega alla cultura, però, avrebbe presto prodotto una "questione di opportunità", come la definsice il GdV, sempre educato con gli amici degli amici, perchè come direttore scientifico del Museo Villa si ritrova, ops, casualmente ma per diritto statutario, nel Cda presieduto da Zonin che lo fa pagare dalla Fondazione e alle cui volontà non risulta che il prof. con sedia comunale e portafoglio "roiale" si sia mai opposto.

Non ci risultano, infatti, niet al prolungamento del mandato del Cda da 3 a 5 anni decisa dal Cda stesso nell'autunno 2015 nè, che si sappia dalle stanze buie della Roi, alle operazioni mobiliari e immobiliari che nel bilancio 2015 (ignoto quello del 2009 quando arrivò il Cav. Lav. Dott. Gianni Zonin) registarno un flop da 24 milioni di euro.

Ebbene oggi sull'organo di informazione di Confindustria Vicenza, leggiamo che beh, sì, già "nel marzo scorso e nel bel mezzo del dibattito sulla Roi, aveva preannunciato dalle colonne di questo giornale che alla scadenza dell'anno di contratto con la Fondazione non lo avrebbe rinnovato. E aveva spiegato, tra l'altro, che quello stesso orientamento era stato da lui espresso alla Fondazione già nella prima seduta del consiglio di amministrazione in cui era stato cooptato" e che ora Giovanni Villa annuncia  l'addio allo stipendio "marchingenoso".

Allora, direte, dopo un anno quasi di cogestione (e che cogestione!) con Gianni Zonin, dopo le lamentele pubbliche di Bulgarini stesso su certe "nebbie" legate al prof, che mai avrebbe a lui riferito delle decisioni in Roi, e dopo la sua denuncia (fatta, per la verità, una sola volta e mai più) del sistema Zonin  possibile che in Italia non si trovi un "responsabile scientifico" all'altezza di Giovanni "Pancho" Villa per affidargli il Museo e il posto nel Cda?

Pare proprio di no, perchè se Achille Variati in privato, molto privato, sbuffa sulla condanna non definitiva di Matteo Marzotto ma lo conferma capo della Fiera, "«c'è la volontà di tutti di trovare il modo di proseguire il rapporto con il Chiericati», affermano sia Villa che il vicesindaco Bulgarini d'Elci. Spetta a quest'ultimo trovare la formula per «una stabilizzazione a medio termine, su cui stiamo lavorando», dice, ma prima ancora la formula a breve termine per non interrompere bruscamente un lavoro in itinere".

Con buona pace di tutti e per la soddisfazione di Variati che vede Jacopo crescere come un figlio e fare con Villa quello che lui gli ha insegnato a fare, con Marzotto.

Se son rose fioriranno.

Nel 2018.


Commenti

Inviato Giovedi 21 Luglio 2016 alle 17:15

Il Vicesindaco forse non sa che non si deve sperare nell'eredità futura, quella di variati, perchè il Sindaco pensa solo a se stesso, gli altri fanno solo al caso suo.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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