Quotidiano | Categorie: Storia

In memoria di Luis Corvalan, statista cileno

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 24 Luglio 2010 alle 09:13 | non commentabile

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Giorgio Langella, Federazione della Sinistra, PdCI, Prc - Ho appreso con 2 giorni di ritardo della morte di Corvalan, una grande persona che ho sempre ammirato. Vorrei ricordarlo anche perché si è persa memoria di tante cose. E la tragedia del golpe cileno di Pinochet è una di queste. Il 21 luglio è morto Luis Corvalán. Molti si domanderanno chi era. Viviamo, infatti, in tempi nei quali la memoria è un orpello, qualcosa che non ha più nessun valore. Per me lo ha, ancora e sempre.

Corvalán nacque nel 1916 fu il segretario del partito comunista del Cile. Fu uno dei più autorevoli e leali alleati di Salvador Allende (e forse anche di lui non ci si ricorda più). Dopo il sanguinario golpe fascista di Pinochet (che fu appoggiato e finanziato dalle multinazionali e dal governo statunitense), Corvalán fu imprigionato e deportato nell'isola di Dawson, nel campo di concentramento Ritoque e a Tres Alamos, senza mai essere processato. Fu liberato tre anni dopo grazie alla grande mobilitazione internazionale e visse, esule, in Unione Sovietica fino al 1988 quando rientrò in Cile per partecipare attivamente al processo di democratizzazione del suo Paese.
Corvalán fu un grande statista cileno. È giusto ricordarlo. Così come è bene ricordare che la data dell'11 settembre non ricorda solo l'attacco alle torri gemelle, ma è anche l'anniversario dell'assassinio di Allende da parte di Pinochet e dell'inizio di un incubo per la popolazione cilena.
Corvalán non si è mai piegato e ha sempre lottato per l'affermazione della democrazia nel suo paese. In questa epoca che viviamo, così piena di individualismo e apparenza, ricordare galantuomini come Corvalán non è solo giusto, è anche un dovere.






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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