In consiglio va in scena la piena
Giovedi 15 Novembre 2012 alle 19:10 | 0 commenti
Il consiglio comunale di Vicenza mette l'alluvione sfiorata nel week-end al centro della discussione e lo fa con una richiesta di dibattito urgente proposta dalle opposizioni di centrodestra ma votata all'unanimità . Il tutto mentre anche la vicenda della Spv fa capolino in Sala Bernarda.
Per l'inizio della seduta di oggi maggioranza di centrosinistra e opposizioni di centrodestra hanno scelto un basso profilo senza incrociare le lame pur rispetto alle avvisaglie di polemiche di cui s'era comunque trovata traccia sui media. Il consigliere Francesco Rucco del Pdl ha presentato infatti una richiesta di dibattito urgente che è stata accolta all'unanimità da tutto il consiglio comunale con trenta voti su trenta.
Durante il dibattito Rucco (in foto) ha definito «positiva seppur tardiva» la raccolta di firme avviata dal primo cittadino per fare pressione sulle autorità competenti, regione in primis, al fine di facilitare le procedure per realizzare il bacino di contenimento nordorientale di Caldogno. Lo stesso Rucco però ha chiesto «formalmente» alla giunta copia della documentazione con cui «l'amministrazione si è spesa per fare pressing sugli organi competenti».
Su una posizione simile si è espresso Claudio Cicero di "Vicenza a 360 gradi", il quale ha sollecitato il capo dell'esecutivo a redigere «una ordinanza in cui si obblighino i residenti di stradella dei Munari ad installare paratie di salvaguardia come a Venezia». Valerio Sorrentino del Pdl dal canto suo ha sollecitato la giunta ad impegnarsi perché sia migliorata la rete fognaria ed ha puntato l'indice contro «l'obbrobrio del muro realizzato dal Genio Civile: un'opera alta due metri che non è servita a nulla, che ha rovinato la vita ai residenti e che non è servito a nulla giacché l'acqua è passata da sotto».
Il capogruppo del Pd Federico Formisano ha invece apprezzato l'operato del primo cittadino nonché la macchina comunale dell'emergenza «che ha reagito in modo puntuale ed estremamente efficiente». In aula comunque ha parlato a più riprese il primo cittadino che si è detto positivamente impressionato dal supporto ricevuto da cittadini, amministratori e categorie in favore della petizione pro invaso. Alla stessa stregua si è espresso il consigliere Marco Apppoggi (lista Variati) il quale ha criticato aspramente tutti coloro i quali «hanno pensato di speculare politicamente» rispetto agli accadimenti del week-end.
In sala Bernarda tuttavia non si sono menzionate le polemiche al vetriolo da parte di alcuni proprietari delle aree interessate dalla cassa di espansione. I quali parlano di compensazioni e soluzioni infrastrutturali «assolutamente non adeguate».
Voce fuori dal coro è stata invece la consigliera Cinzia Bottene (Vil) che pur valutando favorevolmente la richiesta per i bacini di espansione ha giudicato in modo estremamente critico l'eccessiva urbanizzazione cui è stato sottoposto il territorio berico, incluse le concessioni edificatorie incluse nell'ultimo «Piano degli interventi». La stessa Bottene tra l'altro all'inizio della seduta aveva chiesto lumi alla giunta rispetto ad i rischi potenziali che la falda che alimenta l'acquedotto berico potrebbe correre a causa della Spv. Rischi «noti all'amministrazione» ha spiegato l'assessore all'ecologia Antonio Marco Dalla Pozza il quale aggiunge che il tema è ancora oggetto di approfondimenti da parte della regione. Lo stesso vale per il consigliere del Pdl Gerardo Meridio il quale ha messo sull'avviso la giunta «circa la opportunità tecnica e funzionale» rispetto all'invaso calidoniense.
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