Il voto utile: per Langella è quello per Rivoluzione civile di Ingroia
Mercoledi 16 Gennaio 2013 alle 08:06 | 2 commenti
Riceviamo da Giorgio Langella, segretario regionale del PdCI FdS, e pubblichiamo
Il PD con il suo segretario Bersani inizia la campagna per il "voto utile". Dopo aver rifiutato qualsiasi contatto con la lista "Rivoluzione civile - Ingroia" (una coalizione progressista di cittadini e partiti) adesso continua a negare qualsiasi accordo ma vuole che Ingroia non si presenti al senato in qualche regione. Per far vincere il PD e la sua coalizione, dice. E lancia la sciagurata idea del "voto utile". Una campagna che ricorda quella di Veltroni del 2008.
Adesso ci dica il signor Bersani perché dovrebbe essere utile votare lui e non "Rivoluzione civile". Su quali basi, su quale programma? Per farlo vincere e, poi continuare le politiche di Monti magari un po' "aggiustate" ma quelle? Ci dica Bersani se ripristinerà l'articolo 18, se cancellerà le "riforme Fornero" su pensioni e mercato del lavoro ... e ce lo dica anche Vendola. Perché non è "utile" vincere se poi si fa la stessa cosa dell'avversario.
Utile è cambiare, dalle radici. Utile è ripristinare la legalità nel paese e nei luoghi di lavoro. Utile è combattere le mafie con rigore e senza sconti. Utile è applicare la Costituzione, contrastare la delocalizzazione, colpire l'evasione fiscale e la speculazione, mettere il lavoro prima di tutto. Utile è diminuire le tasse a chi è meno ricco, ai pensionati, a chi lavora, a chi è disoccupato e aumentare progressivamente le aliquote a chi possiede grandi ricchezze. Queste sono cose utili da fare, anzi necessarie. Queste sono cose che fanno parte del programma di Ingroia. Ecco il voto per "Rivoluzione civile"
non solo è un "voto utile" ma è anche l'unico "necessario" per salvare il Paese.
Caro Beppino, hai ragione quando scrivi che uno dei vizi della sinistra sono le continue divisioni, ma è anche vero che la parte più consistente della sinistra italiana è, da tempo, all'inseguimento di obiettivi che non dovrebbero esserle propri. Parlo della ricerca di alleanze al centro e anche a destra. Posizioni, queste, che di fatto ostacolano l'unità a sinistra. Ti assicuro che la ricerca di un contatto con il PD e SEL, da parte di "rivoluzione civile" si è spenta nel silenzio e nell'assenza di risposte (e segnali) di Bersani e Vendola. La richiesta di desistenza unilaterale, a questo punto e dopo le porte chiuse che abbiamo trovato, è francamente imbarazzante. Che garanzie si possono avere da chi ogni giorno dichiara la volontà di allearsi, dopo le elezioni, con Monti? Non dico che bisogna ottenere "tutto e subito" ma neanche "niente e mai". L'unità si fa tra organizzazioni e persone che hanno almeno qualche obiettivo comune (patrimoniale, ripristino dell'art. 18, cancellazione dell'art.8, ruolo del pubblico, contrasto alle delocalizzazioni, questione morale ... ). Ecco, per allearsi e costruire l'unità, bisogna essere in due (almeno). I fatti sono che soprattutto il PD non ha mai neppure accettato di iniziare un dialogo con la lista che appoggiamo. Quindi, l'unica possibilità di mantenere viva un'idea progressista e di sinistra in Italia è stata quella di presentare "rivoluzione civile", una lista che è chiaramente schierata. Senza ambiguità.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.