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Il triste destino di Achille Variati: non essere mai primo fuori casa neanche per le bugie. Anche se sul convegno burla del 26 novembre sulla BPVi mente sapendo di mentire

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 22 Novembre 2016 alle 23:27 | 0 commenti

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C'è chi, tra i politici nazionali e locali, è molto bravo nel raccontare barzellette, e tra questi il genio di Silvio Berlusconi non dà spazio ad altri interpreti da quando promosse Ruby a nipote di Mubarak anche se pure il nostro Achille Variati fa ridere quando afferma in Consiglio Comunale che non è vero che del conferimento minoritario della Fiera di Vicenza a Rimini Fiera se ne era parlato sui... giornali. C'è chi vede in ogni barca di disgraziati che, quelli rimasti vivi, approdano a Lampedusa orde di invasori islamici, tutti malfattori e spacciatori, e in questo Matteo Salvini è il principe assoluto anche se sempre il nostro sindaco prova a scimmiottarlo esibendo la sua carità cristiana... contro i centroafricani abituati a fare la più sugli alberi, dice lui.

E quanto a bugie gli aspiranti al podio nazionale sono così tanti che sarebbe difficile individuarne il n. 1 se non si ergesse su tutti Giorgio Napolitano per la sua secolare carriera (infatti vota Sì al referendum per mandare a casa la casta come sostiene Matteo Renzi...) e per l'affermazione che mai avrebbe mosso dito per essere il primo "doppio" presidente della nostra povera Repubblica.

Non ce ne voglia, a questo punto, se non lo riteniamo il primo della nostra classifica neanche tra i bugiardi il nostro primo cittadino uscente nonchè presidente della provincia di Vicenza oltre che dell'Unione delle Province Italiane, tutte da azzerare, infatti, col Sì che chiede Renzi anche per questo obiettivo e che ha preannunciato anche Achille Variati.

Lui, glielo riconosciamo che è un tenace, ce la sta mettendo tutta nel primeggiare tra i comici (un esempio: "faremo il nuovo municipio alla ex Domenichelli!" e ora ci fa solo sorridere col front office che al massimo realizzerà in un palazzo abbandonato) e tra i drammatici ("se avessi una bacchetta magica butterei giù tutto Borgo Berga!", salvo provarci a costruire una stazione maltaurina...) .

Ma soprattutto ci prova ancora a essere il più bugiardo perchè alle bugie comiche sulla ex Domenichelli e a quelle drammatiche su Borgo Berga ha aggiunto le bugie doc sulle compensazioni per l'ex Dal Molin (battuto da Paolo Costa), sulla Fiera di Vicenza (lì il n. 1 è Matteo Marzotto), sulla correttezza dei dirigenti (impossibile battere la commissione di disciplina comunale che ha sancito quella del comandante della Polizia locale Cristiano Rosini), sulla finta Tav che, se e quando la fananno, sarà solo una Tac (sui tempi obbligatoriamente immediati per la decisione se lo sono bevuti Maurizio Lupi e tutta Confindustria Vicenza guidata dall'amico Giuseppe Zigliotto)...

Ma se il nostro non è primo neanche per le bugie, il tallone storico di Achille, quasi una maledizione, è l'aver sempre brillato solo tra le mura domestiche, dove da decenni è senza avversari, a conferma della debolezza cronica del nostro territorio.

Ma appena fuori da quelle per diventare un n. 1, dopo la lunga e ben remunerata, ancora oggi, parentesi sui banchi dell'opposizione regionale in cui non ha lasciato tracce vivide, Variati ha dovuto aspettare la morte annunciata della province per gestire, da presidente a scoppio ritardato, il funerale di quella berica e di tutte le altre e per aggiungere alla sua collezione di poltrone, che neanche la Ares Line di Roberto Zuccato..., quella in Cassa Depositi e Prestiti, il nostro sindaco uscente è entrato nel suo Cda accompagnato da un altro brutto presagio proprio nell'era in cui la Cdp sta mettendo tanti, troppi soldi, dei risparmiatori di Poste Italiane, nel buco nero delle banche.

E proprio sulla Banca Popolare di Vicenza, dopo aver sostenuto di non aver saputo e capito niente dello tsunami in arrivo da anni, lui, tri-sindaco e con un'esperienza lunga in politica come quella di Gianni Zonin in banca (è entrato in Consiglio comunale nel 1980 proprio quando, altra triste coincidenza, il re del vino ha debuttato nel Cda della ora fu Popolare vicentina) Achille Variati ha provato con un colpo di reni a dire l'ultima, per ora, bugia.

Ha sostenuto, infatti, stasera 22 novembre in Sala Bernarda (vista la sacralità del luogo, per un vecchio politico sarebbe come se si testimoniasse il falso in un'aula di tribunale dopo aver giurato di dire tutta e sola la verità) di aver invitato al convegno tardivo e beffardo sulla tragedia della BPVi non solo l'avvocato Renato Bertelle a capo della sua associazione ma tutte le associazioni, intendendo per invito, lo ha precisato oggi all'interrogante Liliana Zaltron del M5S, la presenza sul palco dei relatori di un loro rappresentante, costante come quella di Bertelle si immagina.

Dopo la nostra denuncia della beffa che si concretizzerà il 26 novembre il sindaco ha provato, da mezzora dopo, a metterci una pezza telefonando a destra (la sua vera anima) e a manca (quella che, appunto, manca alla sua giunta di finto centrosinistra) per inviare "Noi che credevamo nella BPVi", don Torta e altri gruppi ben più numerosi dei "clienti" di Bertelle e, per giunta, nati sul campo e, perciò, più scomodi da gestire su un palco accomodante come quello in cui a moderare, udite udite, ci sarà il direttore della tv confindustriale, nosta per aver ben informato i vicentini come il giornale locale cugico.

Ma, a prescindere dai risultati che avranno le sue telefonate tardive, cliccate qui per scaricare la lettera ufficiale, leggete anche in fondo il testo iniziale dell'invito in cui sul palco c'è solo Bertelle per le associazioni e giudicate voi.

La bugia, in effetti, è grossa, ma per le bugie sull'argomento Banca Popolare di Vicenza Achille Variati, si rassegni, anche in casa è solo un imitatore dilettante di quelle dette ai soci truffati da Gianni Zonin e dai vari membri del Cda, in cui siedevano Giuseppe Zigliotto, Roberto Zuccato, Matteo Marzotto...

Se oggi li imita nelle bugie, forse è perchè li frequentava.

Sì o no?

Rispondano i lettori da oggi, non il 4 dicembre...


Comune di Vicenza - Camera di Commercio di Vicenza - Provincia di Vicenza

Organizzano un incontro pubblico su:

BANCA POPOLARE DI VICENZA ASPETTI CRITICI FINANZIARI, ECONOMICI, SOCIALI E GIURIDICI

Sabato 26 Novembre dalle ore 9.45 alle ore 12.45
Presso il Teatro Comunale di Vicenza


Interventi Istituzionali:

Manuela Lanzarin Assessore Regionale ai Servizi Sociali
Achille Variati Sindaco di Vicenza
Furio Honsell Sindaco di Udine
Matteo Biffoni Sindaco di Prato
Paolo Mariani Presidente CCIAA

Relazioni :

Francesco Zen - docente di economia degli intermediari finanziari.
Stefano Righi - giornalista economico del Corriere della Sera
Francesco Jori - giornalista e scrittore
Renato Bertelle - Presidente Associazione Nazionale azionisti BPV

Intervento programmato :

On. Pier Paolo Baretta Sottosegretario di Stato all'economia

Contributi del pubblico

Modera l'incontro:

Domenico Basso Direttore di TVA Notizie


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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