Il travaglio del Giornale di Vicenza
Lunedi 24 Settembre 2012 alle 00:24 | 0 commenti
Luigi Cesaro, Presidente pidiellino della Provincia di Napoli, non sa l'inglese? Sotto il simpatico titolo "Lo spread e 'a Purpetta" un nostro collega non qualunque, anzi, sentenzia l'8 settembre «Pappagone era niente, in confronto».
I No Dal Molin (e non solo loro visto che sono in compagnia di alcuni partiti, del sindaco Variati e del presidente della Provincia di Vicenza Schneck) sono contro l'improvviso potenziamento della base Pluto a Longare?
Dopo il titolo "Analfabeti di ritorno" del 9 settembre ecco il succo del commento nel corsivo dello stesso giornalista che ha accesso alla prima pagina: «un dibattito, quest´ultimo, legittimo: ma sui tavoli di governo e internazionali, non per speculare in una campagna elettorale comunale. Soprattutto se a dettare la linea sono sempre gli stessi quattro gatti che parlano con i petardi, la vernice, le cesoie, i passamontagna, le minacce, l´insulto e la violenza. A dimostrazione che l´analfabetismo in Italia non è scomparso del tutto».
Beppe Grillo se la prende con la politica e con l'inceneritore di Parma, città in cui il suo Movimento 5 Stelle esprime democraticamente sindaco e maggioranza? Vai, allora, ieri col titolo "Le idee corrono su camper e Suv" e sotto si legge che sempre lui, un direttore, di fronte al decalogo del Movimento 5 stelle di Grillo «resta a bocca aperta per le analogie con concetti e toni espressi una novantina di anni fa da "movimenti" che all´epoca si apprestavano a fare anch´essi la rivoluzione in Germania o in Italia».
Cesaro, per riassumere questi esempi ma si potrebbe continuare, è Pappagone; i contrari all'unica crescita vicentina di questi tempi, quella di Site Pluto, sono analfabeti; i concetti del Movimento 5 Stelle e quindi i loro seguaci sono fascisteggianti se non nazi-fascisti.
Frasi forti degne di un uomo tutto d'un pezzo, direte voi. Che mai sarà stato vicino a formazioni e alleanze di cui Giggino ‘a Purpetta (l'alias camorristoide di Luigi Cesaro) è espressione. Che mai ha chinato il capo di fronte agli analfabeti della legalità avendo fatto sue le denunce di Renzo Mazzaro nel suo libro documento "I padroni del Veneto", leggasi Galan, Sartori & c. Che, soprattutto, mai per convincere gli altri delle sue, legittime, opinioni usa come argomento gli insulti.
Chi è questa quercia dell'informazione, il "mi piego, ma non mi spezzo", il Marco Travaglio di Vicenza?
Facile, è Ario Gervasutti, "il" direttore de Il Giornale di Vicenza. Lui è il suo travaglio.
Con quel suo - (meno) 13,1% di lettori, come emerge dai dati Audipress 2012/II sui lettori medi dei quotidiani: la peggiore performance resa nota di un quotidiano locale in Italia*.
* i dati sono la risultante ufficiale delle rilevazioni dal 9 gennaio al 25 marzo 2012 per il primo ciclo 2012 e dal 2 aprile all'8 luglio 2012 per il secondo ciclo 2012.
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