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Il PD di Vicenza lancia per primo le primarie informatizzate, ma preoccupa l'affluenza: "l'effetto Moretti forse non si sentirà"

Di Edoardo Andrein Venerdi 28 Novembre 2014 alle 14:35 | 0 commenti

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Saranno per la prima volta primarie tecnologiche, quelle in programma domenica 30 novembre a Vicenza per scegliere il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Veneto nelle elezioni del 2015. "Siamo la prima provincia d'Italia che ha informatizzato il sistema di voto, con tutti i seggi che saranno collegati in remoto con un server per gestire i flussi" spiega orgoglioso il Segretario Provinciale del Partito Democratico Pietro Menegozzo affiancato dalla Segretaria cittadina Maria Chiara Pavan e dal responsabile organizzativo e del sistema informatico Enrico Mastrotto.

Un sistema antifurbetti e per agevolare la partecipazione, anche se aleggia una certa preoccupazione su quest'ultimo punto nelle stanze del PD.
Preoccupazione dopo i dati sull'affluenza alle regionali della settimana scorsa in Emilia Romagna e Calabria:
"Uno scarso interesse - ipotizza Menegozzo - che probabilmente deriva da una percezione dei cittadini che le strutture istituzionali fondamentali sono i Comuni e lo Stato, e non le Regioni".
Ma neanche l'effetto della vicentina Alessandra Moretti porterà benefici all'affluenza nel territorio berico?
"A Vicenza - a parlare è ancora il segretiario provinciale - non credo ci sarà un effetto candidato, io credo che sarà più rilevante l' "effetto del volantino" e il contatto con associazioni e realtà del territorio, rispetto ai passaggi televisivi: il problema della Moretti è che è percepita dai cittadini come una persona che stava bene in Europa, dopo i tanti voti ricevuti nelle recenti elezioni; le è stato chiesto di tornare indietro, ma tre campagne elettorali sono pesanti e in quest'ultima per le primarie l'ho vista piuttosto stanca e un po' difficoltà". 
Non un bel presagio visto che, se Moretti trionferà alle primarie come indicano le previsioni, ci sarà la lunga corsa della sfida al presidente uscente Luca Zaia.
Una eventuale scarsa affluenza potrebbe anche essere dovuta al fatto che si annuncia come una vittoria scontata della candidata vicentina?
Menegozzo è laconico: "non credo, ma una bassa affluenza aiuta di solito i sfavoriti". Simonetta Rubinato, insieme ai suoi sostenitori, è dietro l'angolo pronta ad approfittarne. 
Alessandra Moretti è al centro anche della riflessione della Segretaria cittadina Pavan:
"Saranno primarie vere, tra due donne con forte carattere e determinazione, non figurine, ma persone con esperienza amministrativa alle spalle, competenze e passione politica: una di loro in particolare è iscritta al circolo PD di Vicenza, e questo ci rende orgogliosi come partito".
Anche Pavan interviene sul teme partecipazione:
"Ognuno sosterrà il proprio candiato ma da lunedì bisogna lavorare tutti insieme: le primarie sono il frutto della passione, con tanti giovani che si stanno riavvicinando alla politca e per questo spero siano primarie partecipate; ancora una volta potremo contare sui nostri volontari che, senza nessun compenso, si danno da fare per prepare al meglio la macchina organizzativa".
Saranno 75 i seggi nel vicentino con circca 500 persone "arruolate" per aprirli. Tutte le informazioni si possono trovare sul sito del PD Vicenza.
Primarie che come abbiamo anticipato a Vicenza saranno per la prima volta informatizzate. A spiegare i dettagli è il responsabile organizzativo Mastrotto: 
"il Segretario Menegozzo ha voluto puntare su questo progetto, un sistema per essere più sicuri e votare nel modo più semplice possibile, per cercare di avere una banca dati esterna che nessuno può modificare. Si riducono i tempi e si limitano le code rispetto al passato attaverso un servizio efficente e un programma utilizzato anche dal presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama, chiamato Cdcrm".
Sperando per il PD di poter dire, come Obama negli Usa, anche in Regione Veneto: "yes, we can".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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