Quotidiano |

Il Fatto, nei centri dello scandalo cresce la "coop Ncd": Cona, dai rifiuti all’accoglienza

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 5 Gennaio 2017 alle 10:01 | 0 commenti

ArticleImage

Dal business dei rifiuti a quello dei migranti. È un passaggio senza soluzione di continuità quello di Ecofficina, la cooperativa padovana che gestisce il centro di accoglienza di Cona dove martedì scorso la morte di una ragazza ivoriana ha scatenato la protesta dei richiedenti asilo. Fino a due anni fa la coop si chiamava Ecofficina e faceva affari con lo smaltimento dei rifiuti nei Comuni del Sud padovano. Il trait-d'union tra i due mondi è Simone Borile, ex Dc, ex consigliere provinciale del Pdl e oggi vicino all'Ncd, fino al 2015 presidente del consorzio Padova Sud che gestisce i rifiuti urbani di 58 Comuni della Provincia di Padova e, al tempo stesso, vicepresidente e direttore (con uno stipendio di circa 200 mila euro l'anno) di una società interamente partecipata dal consorzio, la Padova Tre Srl.

È attraverso Padova Tre che Borile, a partire dal 2011, affida incarichi e lavori alla coop Ecofficina, di cui la moglie Sara Felpati è consigliere, è stata amministratrice delegata e dal giugno 2016 è vicepresidente. Fatture che lievitano negli anni, dai 42 mila euro del 2011 agli 838 mila del 2015, per un totale - secondo i calcoli del consorzio Padova Sud - di quasi 3,4 milioni di euro. Una cifra di cui ora il nuovo presidente del consorzio di smaltimento è deciso a chiedere conto: "Il consiglio di amministrazione ha approvato il 29 dicembre un'azione di responsabilità nei confronti di Simone Borile - spiega al Fatto il presidente del consorzio Padova Sud, Alessandro Baldin -. Abbiamo seri dubbi che dietro questi soldi ci fossero fatturazioni per operazioni totalmente inesistenti. L'amministratore di Padova Tre era lo stesso padrone di Ecofficina". Un'ipotesi su cui indaga anche la Guardia di finanza e che Borile, contattato dal Fatto, ha preferito non commentare.

La coop Ecofficina nel frattempo dai rifiuti si butta sui migranti. Nel 2015 cambia ragione sociale e si scorpora in Ecofficina Servizi, dedicata al settore ambientale, ed Ecofficina Educational (poi Edeco) che si specializza in "servizi socio-sanitari ed educativi".

Nonostante sia nuova nel campo dell'accoglienza, la "cooperativa pigliatutto" riesce ad aggiudicarsi i principali bandi delle Prefetture per l'emergenza migranti. Anche quando non ne avrebbe i requisiti, come nel caso del bando della Prefettura di Padova che richiedeva "l'esperienza, almeno biennale, nell'ambito dell'accoglienza di cittadini stranieri": una condizione che Ecofficina nel 2015 non poteva soddisfare, avendo cominciato l'attività con i migranti solo nel maggio dell'anno precedente. Ma a risolvere l'incongruenza viene in soccorso una nota del viceprefetto Pasquale Aversa, che cinque giorni prima della scadenza del bando elimina la parola "biennale" dai requisiti necessari per partecipare alla gara.

A curare i rapporti con le Prefetture è sempre Borile, che nel maggio scorso finisce indagato per truffa aggravata e falso insieme al presidente di Ecofficina, Gaetano Battocchio, per il bando di accoglienza del Comune di Due Carrare: anche in questo caso a Ecofficina sembra mancare l'esperienza necessaria di due anni e un giorno per partecipare alla gara. Nel mirino degli inquirenti finiscono i documenti presentati dalla cooperativa per firmare la convenzione con gli uffici territoriali del governo, e nel registro degli indagati della Procura di Padova viene iscritto anche il nome di una funzionaria della prefettura.

La deputata del M5s Silvia Benedetti punta il dito contro i legami politici che la cooperativa avrebbe con esponenti del Ncd di Angelino Alfano, che peraltro ha spesso a che fare con chi si occupa dell'accoglienza ai migranti (il sottosegretario Giuseppe Castiglione è coinvolto nell'indagine sul Cara di Mineo in Sicilia): "Alcuni appalti - osserva Benedetti - sono stati affidati alla coop Ecofficina dalla Provincia di Padova, che vedeva presidente Barbara Degani del Ncd", ora sottosegretario all'Ambiente sempre in quota Alfano.

La sorella del sottosegretario Degani è dipendente della società di smaltimento rifiuti Padova Tre, al centro delle contestazioni del consorzio di Comuni che con la gestione Borile ha visto crescere un buco di 30 milioni di euro, su cui la nuova gestione intende fare chiarezza.

Intanto Ecofficina, che è arrivata a fatturare fino a 10 milioni di euro all'anno per la sola accoglienza dei migranti in Veneto, nel settembre scorso viene sospesa da Confcooperative, contraria al suo operato "che non risponde alle logiche della buona accoglienza, della qualità dell'intervento, dell'integrazione e della relazione - ha spiegato il presidente Ugo Campagnaro al Corriere del Veneto -. È un modello che guarda soprattutto al business e vogliamo prenderne le distanze".

di Andrea Tornago, da Il Fatto Quotidiano


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network