Sabato 25 Agosto 2018 alle 08:50
L'auto blu che invade la corsia, una moto che inchioda, lo schianto. L'incidente in cui ha perso la vita
Cesare Tiveron, colpito da un'auto di servizio della
Regione Veneto il 15 settembre 2016 davanti all'ospedale di Padova, si sta trasformando in un intrigo medico-legale. Perché sul sedile posteriore della Fiat Bravo che ha compiuto la manovra vietata sedeva il direttore generale della sanità veneta,
Domenico Mantoan, il dirigente che gestisce 9 miliardi del bilancio regionale. E intorno a quel sinistro si è scatenata una guerra di perizie, firmate da alcuni dei più autorevoli docenti di medicina legale, che ora imbarazza la Procura di Padova.
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Categorie: Ambiente
Lunedi 30 Gennaio 2017 alle 09:12
di Andrea Tornago, da Il Fatto QuotidianoNon ha odore né colore. Si disperde nell'acqua senza lasciare traccia e una volta entrato nell'organismo agisce silenzioso per anni. Il veleno invisibile che ha contaminato il Veneto, dall'acronimo impronunciabile Pfas (sostanze perfluoro alchiliche), comincia a fare davvero paura. Un recente studio della Regione Veneto sui composti chimici prodotti per decenni da una fabbrica vicentina, usati per impermeabilizzare il fondo delle pentole e i tessuti, ha dato corpo a uno dei peggiori incubi di ogni popolazione esposta: rischio aumentato di malattie per le donne in gravidanza, problemi per i nuovi nati, tra cui mutazioni cromosomiche. L'allarme è contenuto in un rapporto del 29 settembre scorso del registro nascita del Coordinamento malattie rare della Regione Veneto, reso noto solo pochi giorni fa dalle autorità sanitarie.
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Giovedi 5 Gennaio 2017 alle 10:01
Dal business dei rifiuti a quello dei migranti. È un passaggio senza soluzione di continuità quello di
Ecofficina, la cooperativa padovana che gestisce il centro di accoglienza di
Cona dove martedì scorso la morte di una ragazza ivoriana ha scatenato la protesta dei richiedenti asilo. Fino a due anni fa la coop si chiamava Ecofficina e faceva affari con lo smaltimento dei rifiuti nei Comuni del Sud padovano. Il trait-d'union tra i due mondi è
Simone Borile, ex Dc, ex consigliere provinciale del
Pdl e oggi vicino all'
Ncd, fino al 2015 presidente del
consorzio Padova Sud che gestisce i rifiuti urbani di 58 Comuni della Provincia di Padova e, al tempo stesso, vicepresidente e direttore (con uno stipendio di circa 200 mila euro l'anno) di una società interamente partecipata dal consorzio, la
Padova Tre Srl.
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