“Finalmente qualcuno mette il coperchio a quel bidone di illegalità che era ed è il business dei finti profughiâ€. Lo afferma - in una nota regionale - il Presidente del Veneto, Luca Zaia, appresa la notizia che il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, provvederà a chiudere progressivamente i centri di Cona e Bagnoli e di indennizzare il Comune di Agna per i disagi subiti.Continua a leggere
Il messaggio tradotto in italiano da quello originale in francese* e in inglese** diffuso dai manifestanti di Cona.
Ciao a tutti. Abbiamo scritto alcune richieste che, a nostro avviso, riassumono gli obiettivi politici della lotta. Chiediamo a tutti i fratelli, a coloro che sono nei centri di accogleinza e a quelli che camminano per dignità , di discuterne e se sono d'accordo di approvarli. Si prega di indicare il numero di persone che approvano questo documento in ogni struttura ricettiva. Le nostre domande al governo italiano
Luca Zaia ogggi ha preso una ferma posizone sull'aggressione ai Carabinieri a Sottomarina e sui disordini al centro Cona dove da martedì all'alba i richiedenti asilo hanno manifestato contro le lungaggini della burocrazia per i permessi mentre solo alle 14.30 è stata riaperta la strada provinciale. La novità della protesta rispetto alle precedenti, si legeg su La Nuova di Venezia e Mestre, è il fatto che i migranti hanno bloccato il transito sulla provinciale Cona-Rottanova, causando comunque disagi limitati alla circolazione. La strada è stata riaperta dopo le 14.30 mentre erano stati fatti tornare indietro i furgoni che portvano i pasti all'interno della base.
Nella scorsa notte c'è stata una nuova rivolta di profughi al centro di Cona. Gli ospiti protestavano rumorosamente contro l'arrivo di altri profughi, annunciati per i giorni successivi. Secondo i profughi la struttura non può ospitare altre persone e chiedono il trasferimento. La consigliera regionale del M5S Erika Baldin che si occupa della base di Cona per il MoVimento commenta la vicenda ed illustra le nuove proposte del M5S: "Per colpa del governo e dell'Europa si è scatenata una nuova guerra fra poveri. Questa volta sono i profughi stessi ad essersi rivoltati contro altri profughi, a dimostrazione che il malessere generato dalla mala gestione dell'immigrazione non è fondato sul razzismo.
“La decisione presa dai vertici dell’Asd Pegolotte, su richiesta dei genitori, è legittima e giustificata: non accetto che qualcuno cerchi di far passare questa scelta come razzista e intolleranteâ€. Così Nicola Finco, Capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale del Veneto, commenta la notizia apparsa sui quotidiani di vietare il campo del Pegolotte ai migranti ospitati nella base di Cona. “I genitori, dopo il caso di meningite, si sono legittimamente preoccupati di sapere se il luogo frequentato dai figli sia salubre e senza rischi. L’esperienza di integrazione deve continuare solo dopo aver accertato le condizioni di salute dei migrantiâ€.
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Riceviamo e pubblichiamo la nota di Giulia Andrian, referente Forum Immigrazione PD Provincia di Vicenza e Veronica Cecconato, segretaria Provincia di Vicenza. In questi giorni molti sono gli avvenimenti che hanno portato vari politici ad esprimere la loro opinione in merito all'accoglienza: la morte di una venticinquenne nel centro di Cona e le successive proteste dei profughi lì ospitati, le proteste davanti alla Caserma Gran Sasso a Vicenza e le dichiarazioni del ministro Minniti di voler riaprire i CIE. Prima di qualsiasi nostra proposta è bene però ribadire alcuni dati: i profughi arrivati in Italia nel 2016 sono 181.000 circa su un totale di 60.000.000 di persone significa 3 profughi ogni 1000 abitanti.
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"Variati, camaleonte della politica sull'immigrazione, a lungo ha praticato l'accoglienza diffusa e ora, visto il fallimento di queste scelte, si smarca e diventa improvvisamente intransigente. Il sindaco e presidente della Provincia di Vicenza, con una capriola ideologica, oggi assume atteggiamenti di rigore e di condanna sul sistema dell'accoglienza degli immigrati. Se queste posizioni di tutela dell'interesse della cittadinanza fossero state prese a tempo debito, forse oggi non ci troveremmo nello scenario attuale". Così in una nota congiunta i candidati della lista 'Patto fra Comuni', Lega Nord - Forza Italia - Fratelli d'Italia, commentano la presa di posizione del presidente della Provincia di Vicenza dopo i fatti di Cona e di Vicenza.
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Dal business dei rifiuti a quello dei migranti. È un passaggio senza soluzione di continuità quello di Ecofficina, la cooperativa padovana che gestisce il centro di accoglienza di Cona dove martedì scorso la morte di una ragazza ivoriana ha scatenato la protesta dei richiedenti asilo. Fino a due anni fa la coop si chiamava Ecofficina e faceva affari con lo smaltimento dei rifiuti nei Comuni del Sud padovano. Il trait-d'union tra i due mondi è Simone Borile, ex Dc, ex consigliere provinciale del Pdl e oggi vicino all'Ncd, fino al 2015 presidente del consorzio Padova Sud che gestisce i rifiuti urbani di 58 Comuni della Provincia di Padova e, al tempo stesso, vicepresidente e direttore (con uno stipendio di circa 200 mila euro l'anno) di una società interamente partecipata dal consorzio, la Padova Tre Srl.
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Problemi sottolineati fin dal 1994 quando l’Editoriale Clessidra di Padova pubblicava Extracomunitari. No comment. Si metteva in evidenza come atti illegali fossero all’ordine del giorno, come attestano i titoli di giornale riportati. Esempi. Minaccia di chiamare la polizia, tre filippini lo accoltellano, Gli strani “somali†del Marocco; Belle donne in schiavitù; Magrebini e albanesi s’azzuffano per il menù di natale, Gli abitanti del quartiere "Qui ci vuole l’esercitoâ€; Battaglia nel Foggiano. Tremila neri e italiani si scontrano in piazza; Il mercato dell’ hascisc. Immigrati. Bologna decide la linea dura ecc. ecc.