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Il 19 aprile 1968 abbattuta statua di Marzotto. Il 20 aprile 2012 udienza Marlane Marzotto...

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 19 Aprile 2012 alle 08:32 | 0 commenti

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Giorgio Langella, Segretario provinciale PdCI FdS Vicenza - Il 19 aprile 1968, a Valdagno, venne abbattuta la statua di Gaetano Marzotto. I quasi seimila lavoratori di Valdagno e Maglio stavano lottando con determinazione per opporsi alle condizioni imposte dall'azienda. Condizioni che peggioravano salario, salute e posti di lavoro. Di quella lotta si scrisse: "l'unità operaia-popolare ha spezzato il sistema feudale di Marzotto e ha fondato un sistema di forze nuove che ha visto legati i commercianti, gli studenti e i contadini alla classe sfruttata dei lavoratori della fabbrica; la città nuova, la Valdagno democratica nasce lì".

Il 20 aprile 2012 al tribunale di Paola dovrebbe svolgersi la seconda udienza del processo Marlane-Marzotto che vede imputati di reati gravissimi (omidio colposo plurimo, lesioni gravissime e disastro ambientale) i massimi dirigenti della Marlane, della (ex)Lanerossi e della Marzotto. Anche in questo caso una lotta lunga e difficile, portata avanti con testardaggine dai lavoratori superstiti e dalle famiglie di quelli che sono morti, da qualche coraggioso lavoratore (è bene ricordare Luigi Pacchiano, il primo operaio a sollevare la questione che ancora oggi percorre l'Italia per far conoscere la storia della "fabbrica della morte"), da qualche giornalista (Francesco Cirillo e Giulia Zanfino), da "piccoli" sindacati (Slai e SI Cobas), dal PdCI (a Vicenza e in Calabria).
Una lotta che è continuata negli anni tra l'indifferenza dell'informazione (solo Vicenzapiù si è distinta nel portare a conoscenza dell'opinione pubblica cosa era successo nello stabilimento di Praia a Mare). Anche questa è una lotta per denunciare le condizioni di lavoro imposte dall'azienda e per ottenere giustizia.
Solo recentemente e dopo un appello "per la verità e giustizia" firmato da esponenti del modo della cultura, della scienza, dello spettacolo, da politici di livello nazionale e da cittadini che ripudiano l'indifferenza, l'attenzione verso il processo Marlane-Marzotto è cresciuta.
Il 20 aprile non possono esserci più scuse. Il processo deve continuare. In questi anni ci sono stati continui rinvii che hanno evidenziato la volontà degli avvocati della difesa di non far celebrare il processo. Non è più tollerabile che questo avvenga. Gli "imputati eccelenti"
scendano dai loro piedistalli (o vengano fatti scendere da chi di dovere) e si facciano processare. E, se ritenuti responsabili di quanto avvenuto, vengano condannati senza attenuanti.
Gli oltre cento ammalati di tumore, le decine di morti, chi vive in un territorio compromesso dai rifiuti tossici sotterrati, tutti noi abbiamo diritto a conoscere la verità e ottenere, finalmente, giustizia.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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