Gli agitatori di professione secondo Sacconi
Martedi 21 Settembre 2010 alle 09:16 | 0 commenti
Riceviamo da Giorgio Langella (Fds, PdCI, Prc) e pubblichiamo.
I dipendenti della Fincantieri protestano perché, secondo le anticipazioni del piano industriale 2010-2014, è previsto che i cantieri di Riva Trigoso (nella foto) e Castellammare di Stabia verranno chiusi, che quello di Sestri Ponente verrà dimezzato, che verranno persi 2.450 posti di lavoro in Italia.
Li chiameranno in altra maniera (magari con termini inglesi) ma sempre di licenziamenti si tratterà .
Il ministro Sacconi ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna comunicazione da parte di Fincantieri ma la preoccupazione dei lavoratori resta altissima. Nonostante le smentite Sacconi "convocherà le parti" e ha fatto "appello a tutte le istituzioni e le organizzazioni sindacali perché siano isolati gli agitatori professionali nel nome del primario interesse dei lavoratori". Ora sarebbe bene anche che il ministro specificasse a chi si riferisce quando parla di "agitatori professionali". Sono i lavoratori che lottano per i loro (e i nostri) diritti? Sono i tre lavoratori della FIAT di Melfi licenziati e poi reintegrati dal giudice del lavoro e ai quali la dirigenza della FIAT impedisce il ritorno in fabbrica? O, gli "agitatori professionali", non sono forse quei dirigenti, quei manager, quegli imprenditori che, invece di investire nel lavoro, usano i soldi per speculazioni finanziarie? Sovversivo è chi lotta per non perdere il lavoro o chi licenzia, chi delocalizza, chi pensa che la legge italiana non sia valida dentro le fabbriche, chi usa impropriamente la cassa integrazione (a proposito, a Melfi era stato indetto uno sciopero perché mentre centinaia di lavoratori erano in cassa integrazione si pretendeva dagli altri di produrre più automobili rispetto a quelle normalmente prodotte ... è, forse, giusto che lo Stato, cioè noi tutti, paghi la cassa integrazione e, nella stessa fabbrica, altri facciano un lavoro straordinario?), chi porta il denaro nei paradisi fiscali, chi evade le tasse (secondo i dati di confindustria sono 125 i miliardi evasi ogni anno)? Ce lo dica, ministro Sacconi. Noi un'idea ce l'abbiamo.
Giorgio Langella
segr. prov. Partito dei Comunisti Italiani - Federazione della Sinistra Vicenza
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