Giunta con Cicero, vecchia politica democristiana
Venerdi 3 Settembre 2010 alle 22:50 | 0 commenti
Riceviamo da Giorgio Langella (Federazione della sinistra, PdCI, Prc) e pubblichiamo.
Domani manderemo un comunicato sulla questione dell'allargamento della giunta Variati a UDC e Cicero. Sarà , com'è nostra abitudine, schietto, duro e poco "politico". Ci piace dire le cose come le pensiamo, senza dietrologie o opportunismi. Comunque qualche considerazione personale a caldo mi pare doverosa.
Mi sembra che Variati, con questa operazione, voglia più che altro garantirsi più possibilità di mantenere il potere più a lungo possibile. E' una chiara manovra di pura aritmetica politica o di alchimia. Resta un mistero come si possa allargare la maggioranza a chi, come Cicero, fu assessore nella giunta di destra e, a quanto ricordo, ha avuto sempre posizioni in netto contrasto con quelle del centro-sinistra.
Basta ricordare la questione Dal Molin. Variati è diventato sindaco grazie anche (o soprattutto) ai voti di chi era contrario alla base. Questo, probabilmente per lui e la sua maggioranza, ha oggi poco peso, è "poco importante". Tanto la base si fa e quindi ... meglio cercare alleanze in altri lidi con pragmatico opportunismo.
In questi due anni mi sembra che poco si sia fatto per contrastare i veri padroni che comandano in città . Lo stesso PAT non ha caratteristiche di vera "rottura" rispetto al passato e ai costruttori che hanno devastato il territorio (e questo l'abbiamo denunciato a suo tempo).
Poco si fa sulle questioni del lavoro. Le azioni e le dichiarazioni in tema di immigrazione, problema nomadi, sicurezza e ronde ci hanno sempre lasciato perplessi. Una giunta insipida che, oggi, diventa ancor più caratterizzata da un grigiore dovuto al far andare d'accordo chi era avversario (pensiamo ai temi della laicità e quant'altro).
Non si governa andando sempre e comunque tutti d'accordo. Scelte anche di rottura devono essere fatte. Variati, oggi fa la scelta di rompere con la sinistra (l'aveva fatto anche prima delle elezioni rompendo con la lista "Sinistra, l'arcobaleno" (adesso è chiaro di chi fu la responsabilità ) e di abbracciare il moderatismo e forze chiaramente di centro-destra probabilmente per non realizzare nulla di nuovo, ma per "stabilizzare" il proprio modo di governare.
Una scelta, quella di Variati, poco di alta Politica e molto, troppo, aritmetica.
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