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Giorgio Conte: «i tre candidati alle primarie sono un "déjà vu". Otello Dalla Rosa rispedisce al mittente le accuse dell'ex vice sindaco An e parlamentare finiano

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 22 Ottobre 2017 alle 11:13 | 0 commenti

Giorgio Conte, professionista locale ma anche politico di lungo corso accreditato di una lunga militanza in AN con ruoli politici annessi e connessi in comune e in parlamento, è riapparso da poco sulle scene del confronto politico cittadino come "portavoce" o referente locale del discusso assessore regionale alla Formazione, Elena Donazzan. Nelle schermaglie per individuare il per ora indecifrabile candidato di centro destra alle prossime amministrative, a parte una sortita da autogol sulla zoniniana Fondazione Roi di Claudio Ronco, l'ex vice sindaco di Enrico Hüllweck nonchè parlamentare finiano è partito all'assalto dei tre candidati alle primarie del centro sinstra, Jacopo Bulgarini d'Elci, Giacomo Possamai e Otello Dalla Rosa.

Leggiamo, infatti, sul Giornale di Vicenza del 20 ottobre, con ritardo perchè ci era sfuggita la notizia visto il taglio basso e marginale che il quotidianio le aveva dedicato, questo commento sul confronto su Tva tra i tre candidati: «l'approccio ai problemi della città li vedeva elementi estranei, come se negli ultimi 10 anni non avessero ricoperto alcun ruolo di responsabilità. In realtà, uno è stato vicesindaco, l'altro è il capogruppo del Pd, il terzo un uomo di apparato piazzato in una società del Comune. Ora vorrebbero far credere di voler aprire una nuova storia, ma la storia sarebbe la stessa, un déjà vu».

Se era sfuggita a noi, la dichiarazione non deve essere passata inosservata tra gli "accusati di continuità col passato" (Conte infatti affondava la lama anche nella ferita più lancinante e "popolare" del territorio e dichiarandosi «sorpreso» dall'assenza di critiche «agli ultimi 10 anni», concludeva: «La crisi di BpVi è stata appena accennata», ma «la costituzione di parte civile del Comune contro i responsabili del tracollo doveva essere un atto dovuto»).

L'unico, al momento, a reagire è Otello Dalla Rosa, con una veccchia passione per la politica testimoniata anche da un'esperienza in Consiglio comunale  all'epoca del primo mandato ad Achille Variati, e poi dirigente di azienda ai massimi livelli del gruppo Ferretto oltre che, negli ultimi anni, amministratore, in combinata, di Aim Energy.

Detto che, per onor del vero, il candidato di centro sinistra più volte si è espresso chiaramente sulla BPVi (nella video intervista del 7 agosto che qui riproponiamo c'è la sua posizione poi ribadita con maggiore ampiezza nella presentazione ufficiale della sua candidatura) e premesso che non abbiamo seguito il confronto su Tva, perchè non crediamo ai botta e risposta da show pre confezionato anche da chi intervista, e in attesa di eventuali reazioni da parte di Bulgarini e Possamai, che solleciteremo insieme a dalla Rosa nel dibattito più articolato che ospiteremo su VicenzaPiu.tv martedì 24 in diretta, riportiamo, intato e di seguito, la presa di posizione di Dalla Rosa che si è concretizzata nella sua dura nota ufficiale che pubblichiamo di seguito.

 

Rispedite al mittente le accuse del centrodestra di essere "uomo di apparato"
Dalla Rosa: Conte farebbe bene a rileggersi il proprio curriculum
Orgoglioso della militanza politica giovanile. Sono autonomo e non vivo di politica

Il candidato alle Primarie del prossimo 3 dicembre, Otello Dalla Rosa, interviene in merito alle accuse che contro di lui ha sollevato l'ex deputato Giorgio Conte, uno dei nomi che da tempo circolano tra i candidati di centrodestra alle Amministrative del 2018.

«Ho letto con piacere l'accusa che Giorgio Conte mi lancia - spiega Dalla Rosa - ovvero di essere, come dice lui qualche giorno fa al Giornale di Vicenza, "uomo di apparato".
Bene, se così la pensa, forse è da un po' di tempo che non riprende in mano il proprio curriculum politico. Ricordo infatti che fu in prima battuta capogruppo di AN in consiglio comunale a Vicenza a metà degli anni '90, poi rieletto e nominato vice-sindaco.
Per dovere di cronaca ricordo che da quegli anni la città ereditò una AIM in grave difficoltà (Giuseppe Rossi ne fu amministratore in quota AN, ndr).
La sua ascesa, tuttavia, non si fermò qui, perché venne eletto alla Camera nel 2001 e nel 2006, ricomparendovi anche nel 2010.
Trovo quindi un po' difficile affibbiarmi quel titolo di "uomo di apparato", che forse potrebbe stare molto meglio addosso a lui.
Non ho mai fatto segreto della mia militanza politica giovanile, esperienza per me fondamentale che mi ha visto eletto anche in consiglio comunale, insieme ad un giovanissimo Achille Variati. Che io oggi sia tesserato con il PD non è una novità, ma sono anche un professionista che da tanti anni lavora in un'azienda privata sana e ben posizionata nel mercato italiano e in quello internazionale. L'aver potuto ricoprire il ruolo di Amministratore Unico di AIM Energy mi ha permesso di mettere le mie competenze al servizio di un'azienda pubblica che è di tutti noi, o così dovrebbe essere, in grado di rialzarsi da quegli anni bui su cui Conte fin troppo frettolosamente sorvola.
Sono autonomo nelle scelte che faccio e ribadisco che non vivo di politica e non ho intenzione di farlo nemmeno se dovessi diventare il nuovo sindaco di questa bella città.»


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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