Quotidiano | Categorie: Economia&Aziende

Gianni Zonin contro Bpvi, Sorato e Giustini. La Nuova Venezia: possibile riunificazione con azione di responsabilità. E su VicenzaPiu.com arriva una rubrica "sorpresa" per i lettori...

Di Edoardo Pepe Domenica 11 Giugno 2017 alle 10:32 | 0 commenti

ArticleImage

Mentre tra domani e dopodomani (ci scusiamo pe l'indeterminazione ma il lavoro è enorme) inizierà su VicenzaPiu.com, giorno per giorno, una rubrica "sorpresa" per i nostri lettori per ricostruire e far conoscere con trasparenza i contenziosi in atto, Sabrina Tomè su La Nuova Venezia fa un resoconto di quella che definisce "la prima udienza di una lunga serie", apertasi "in sordina" il 24 maggio: giorno in cui " in tribunale civile a Venezia si è aperta la causa avviata dall'ex "numero uno" della BPVi Gianni Zonin contro la banca, "in prevenzione"; a dicembre l'imprenditore aveva depositato un atto di citazione (qui ve lo riproponiamo integralmente e in esclusiva, ndr) per l'accertamento della correttezza della sua attività di presidente dal 1996 fino al 2015.

L'udienza, che le parti hanno cercato di tenere riservata, è stata rinviata ad ottobre. Non a una data qualsiasi, ma alla stessa di un'altra azione civile: quella di responsabilità promossa dalla Popolare di Vicenza contro Zonin, la direzione, l'ex Cda e i sindaci.

Una scelta, quella delle date, che appare non casuale: l'idea del tribunale è probabilmente quella di arrivare all'unificazione dei procedimenti. Ma una cosa è certa fin d'ora: per le sentenze si profilano tempi molto lunghi. Neppure fra quattro mesi, infatti, si entrerà nel vivo della materia: in quella sede infatti ci sarà l'eventuale chiamata in causa di altre parti, a cominciare dalle compagnie di assicurazione che potrebbero essere citate da Zonin. Occorrerà attendere pertanto un'udienza successiva, che verrà probabilmente fissata nel 2018, per i primi sviluppi giudiziari veri e propri".

Così "L'intrico giudiziario che interessa le ex Popolari si arricchisce dunque di un nuovo capitolo in sede civile dove peraltro sono avviate, nei diversi tribunali d'Italia, le cause promosse dai risparmiatori. Gli altri capitoli sono quelli del penale: i 150 fascicoli di Veneto Banca aperti per il reato di truffa che hanno fatto il viaggio di andata e ritorno Treviso-Roma-Treviso e quello per ostacolo alla vigilanza della Procura di Vicenza che dopo il pronunciamento del gip berico ha preso la via di Milano. E Milano si è dichiarata a sua volta incompetente inviando il tutto alla Cassazione che dovrà ora decidere in merito. Un groviglio giudiziario che sicuramente non aiuta i tempi della giustizia.

Lo scorso 24 maggio, dunque, davanti al giudice Luca Boccuni del tribunale di Venezia si è tenuta la prima udienza della causa promossa da Zonin (rappresentato dall'avvocato Lamberto Lambertini) contro Bpvi (avvocato Giovanni Minelli); in aula anche il legale dell'ex direttore generale Samuele Sorato (Lodovico Fabris che ha il mandato insieme al collega Francesco Rossi). L'ex presidente Bpvi, che ha chiamato in causa l'ex direttore generale e il suo braccio destro Emanuele Giustini, ha chiesto ai magistrati di «essere giudicato per la propria attività di presidente di Bpvi in un unico processo civile, che comprenda tutte le contestazioni e le difese proposte dinanzi alla autorità regolatrici». Ancora: «In particolare, l'atto si propone di dimostrare che il deterioramento economico della Banca Popolare di Vicenza ha tre origini concomitanti: la grave crisi finanziaria ed economica del nostro Paese; l'impatto negativo della straordinaria normativa europea applicata alle banche italiane; una gestione scorretta da parte della direzione della banca, posta in essere con modalità tali da non poter essere accertata dal Cda». Zonin ha ricordato come nel periodo successivo alle dimissioni, avvenute nel novembre 2015, i due diversi consigli di amministrazione che si sono succeduti hanno ridotto il valore di un'azione della banca da 48 euro a 6,30 euro e successivamente a 0, 10 euro"


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network