Omosex e non con Paola Concia che "battezza" Delos, la nuova associazione Gay di Vicenza
Sabato 19 Novembre 2011 alle 17:38 | 0 commenti
Appuntamento politico e non solo, venerdì 18 novembre presso la circoscrizione 6 di Vicenza, in via Thaon di Revel. Partito Democratico e Ass. GLBT Aletheia Vicenza promuovono "L'Italia che ci aspetta: nuovi diritti", dibattito sui diritti non riconosciuti. Si comincia dall'esterno, il freddo impone giacche pesanti e colori invernali, tutti in attesa. Ecco arrivare l'On. Paola Concia accompagnata dalla "moglie" Ricarda Trautmann, la quale sorprende tutti col suo italiano. Saluti fugaci poi tutti in pole position: l'On. Concia e la consigliera comunale Cristina Balbi, forbici alla mano, pronte a tagliare il nastro; eh si, perché il battesimo della nuova associazione gay di Vicenza "D.E.L.O.S." (Diritti, Eguaglianza e Libertà d'Orientamento Sessuale) sorprende tutti.
Partono gli applausi, lo spumante, il tutto colorito da fiocchi rosa ed azzurri, palloncini a forma di cuore e molti sorrisi.
Finalmente tutti dentro sulle note di "Non, je ne regrette rie" di Edith Piaf. Non rimane alcuna sedia libera, io come altri in fondo alla stranza in piedi. Spetta a Stefano Poggi dei Giovani Democratici moderare, primo intervento: Enrico Peroni, segretario Pd cittadino e co-fondatore di Aletheia, seguono i Piddini Balbi e Gigi Creazzo, responsabile regionale nuovi diritti. Interventi incisivi e veloci, poi ecco Mattia Stella, attuale presidente di Aletheia, a raccontare l'importanza dell'associazionismo, a fare il punto sul dibattito sui diritti degli omosessuali in città e a proporre una breve "road map".
Tocca quindi a Paola Concia, sorridente e vivace. L'onorevole ci spiega l'importanza del voto alla camera che consegna il paese al governo Monti, scherza su Giovanardi e Gelmini (bersagli facili oggi) e si dice disponibile a collaborare coi nuovi ministri in tema di lotta all'omofobia e bullismo.
Spazio agli interventi: silenzio, ma poi ecco il pubblico rompe il ghiaccio e nessuno lo ferma più. Intervengono pure Luigi Poletto sul rapporto istituzioni-chiesa ed Emilia Laugelli, ex assessore scledense.
Ancor più del dibattito sorprende un audience molto variegata e numerosa: gay, lesbiche e non, giovani ed anziani, elettori democratici, ma non tutti, alcuni non italiani, molte donne ed anche due silenziosissimi cani in sala. Gli ultimi applausi a tarda serata, il freddo raggiunge l'interno di Villa Lattes, il dibattito si conclude con la promessa che nuovi diritti sono possibili, la partecipazione civile ed impegno ne sono la premessa.
Marcel
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