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Incontro col governo, Langella: dopo ricatto Fiat ai lavoratori, ora tocca al paese intero

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 23 Settembre 2012 alle 13:32 | 1 commenti

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Giorgio Langella, Segretario Regionale PdCI FdS  -  Ieri i vertici della della Fiat si sono incontati con il Governo. Dai resoconti diffusi si legge una dichiarazione di Marchionne il cui senso è "la Fiat resta in Italia perché c'è questo governo, ma poi?". Il senso è chiaro. Se gli elettori sceglieranno un governo che farà una politica diversa da quella iper-liberista di Monti e ministri vari, magari ripristinando i diritti cancellati, la Fiat se ne andrà dall'Italia. In pratica Marchionne e i proprietari della Fiat, dopo aver ricattato i lavoratori (nei referendum fatti a Pomigliano e Mirafiori la "scelta" era "o accettate tutto quello che imponiamo o chiudiamo gli stabilimenti"), ricattano il paese intero.

Stupefacente e inaccettabile. Tanto più che questo "ultimatum" viene posto da chi ha usufruito di finanziamenti pubblici (7,6 miliardi di euro dal 1977 a oggi) e che ha disatteso tutte le promesse fatte in questi ultimi anni.
Il governo abbia un sussulto di dignità e non si fidi di quanto personaggi come Marchionne e i "rampolli" della famiglia Agnelli dichiarano. Non si limiti a qualche riga di comunicato congiunto nel quale ci sono promesse fumose e, fino ad oggi, sempre disattese. Per il bene del paese, la Fiat non può essere lasciata libera di fare ciò che vuole. E il bene del paese è qualcosa di più grande, molto più grande, del profitto della famiglia Agnelli.

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Commenti

enzo- VI
Inviato Lunedi 24 Settembre 2012 alle 00:39

In questo momento la questione FIAT è senz'altro molto delicata. Non vi sono dubbi che il governo Monti, nè quelli che seguiranno, potranno assumersi l'onere di finanziare un'azienda che da 30 anni non propone modelli nuovi e appetibili per il mercato interno ed estero. Sono lontani i tempi in cui i sindacati FIAT chiedevano gli aumenti salariali, cui seguivano il giorno dopo gli aumenti dei prezzi delle auto, senza pretendere dall'azienda un Piano Industriale e di Investimenti, che non poteva prescindere da nuovi modelli.Nessuno si è nemmeno preoccupato di questo strano serpente, che si mordeva la coda. In ogni caso, la proprietà ha dimostrato, con le vergognose vicende di Termini Imerese ed ancor più oggi con le uscite del signor Marchionne, che se ne frega degli impegni passati e che, pertanto, non può più avere credibilità per il futuro.Ma anche il Sindacato, nella storia degli ultimi 40 anni di FIAT, non ha forse dimostrato qualche debolezza o incapacità a gestire interessi economici così rilevanti, al punto che oggi non pare in condizioni di trattare? Qualche annofa, proprio sulle criticità di Termini, visto che Marchionne prometteva ingenti finanziamenti, scrissi ad un giornale locale, esprimendo la mia personale perplessità e sostenendo che il Sindacato avrebbe dovuto pretendere dalla controparte una "FIDEJUSSIONE BANCARIA", a favore dei dipendenti nel caso la FIAT non mantesse fede agli impegni. -enzo corani - vicenza
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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