Quotidiano | Categorie: Politica

Elezioni comunali a Vicenza, Otello (Dalla Rosa): "se il Moro io fossi vedermi non vorrei d'attorno un Jago"

Di Italo Francesco Baldo Venerdi 29 Settembre 2017 alle 09:02 | 0 commenti

ArticleImage

Il silenzio enigmatico del sindaco Achille Variati, che sembra addirittura voler rinunciare a ruoli politici nazionali, induce a pensare che egli stia invece pensando a qualche ruolo regionale, magari in competizione con qualche esponente della Lega veneta, raccogliendo i consensi che sono invece mancati, anche dalla sua parte, ad Alessandra Moretti. Il Veneto, che ha iniziato ad uscire bene dalla crisi economica, subirebbe di certo le modalità di gestione che sono state sperimentate per quasi dieci anni a Vicenza.

Qui, a parte un po' di ordinaria amministrazione e non completa, non vi è stata alcuna vera nuova variatiana prospettiva nemmeno quella di un parco, di cui tanto si è finora chiacchierato, ma pochissimo compiuto. Forse sarà pronto per la pensione degli esponenti politici che lo hanno voluto.
Sembra che il sindaco stia alla finestra, osservando i possibili candidati a sostituirlo; in realtà gioca la sua partita di cui ha bisogno per garantirsi rispetto a quanto gestito in dieci anni. Ecco quindi che opera, more solito, nei silenzi, e non a caso Vicenza è detta città delle sacrestie.

Certamente Variati non ha appoggiato l'on. Daniela Sbrollini, che, dopo un colloquio, a sentir sempre le sacrestie, ha dovuto letteralmente rinunciare a correre alla poltrona di sindaco a cui avrebbe volentieri aspirato, visto che un terzo mandato da deputato non sarebbe possibile o auspicabile. Non ha appoggiato, sempre Variati, l'uscita del suo vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci che si proponeva come continuità: dopo qualche uscita è stato letteralmente silenziato.

Se vorrà continuare almeno a ricoprire la delega di assessore alla crescita dovrà di certo mettersi al servizio del vero candidato. In casa del Partito democratico, dove Variati conta più di un appoggio, sembra farsi strada la possibilità per il capogruppo in Consiglio comunale Giacomo Possamai, giovane e deciso, ma per lui Variati non ha speso mai una parola: lo considera con tutta probabilità un avversario alle sue prospettive di continuare, magari per interposta persona, a decidere o almeno ad orientare la vita comunale vicentina.

L'Assessore Antono dalla Pozza ha fatto filtrare addirittura la possibilità delle sue dimissioni, visto che nessuno lo pensa come candidato. Altri possibili successori, tratti da compiacenti appoggi in liste civiche, non ve ne sono, essi sono al servizio e sono pure inaffidabili, visto che se non ottengono la poltrona di assessore, si dimettono da Consigliere Comunale, a dispetto di chi li aveva votati. Altri che, pure inseriti addirittura nel Listino del Sindaco, contano a dir poco o nulla e lo hanno dimostrato nulla facendo o esprimendo nemmeno per chi dicevano di rappresentare.
Chi resta? Solo una candidato che prima apprezzava Variati, dandogli addirittura un dieci (in arte politica preventiva) per la sua attività e poi, pur di smarcarsi, solo un sei meno (in amministrazione), quello che si dà quando si vuol promuovere, a scuola, chi si è impegnato, ma poco ha ottenuto in profitto. Strano comportamento, ma in realtà studiato. Non si può dopo dieci anni continuare Il modo di operare di Variati, bisogna provare ad essere nuovi, ecco il perchè del sei meno assegnato, anche se almeno la relazione con l'attuale sindaco vale sempre dieci, perché potrebbe essere lui a (dover?) incoronare Otello Dalla Rosa, che conta anche sui voti (1122) che ebbe a suo tempo Isabella Sala, la più votata.
Otella Dalla Rosa ha a suo vantaggio esperienze in Consiglio Comunale, nelle amministrazioni di AMCPS e AIM Energy, suscita interesse e perfino simpatia, cosa che ha anche una sua certa importanza.
Scalda i motori con la sua associazione VInòva e con Isabella Sala pensa a diventare il nuovo Sindaco di Vicenza. Il Partito democratico non si opporrà, anzi si mormora che nei conciliaboli, solite sacrestie, Variati stesso lo incoronerà, ma con calma, con calma, perchè non si sa mai che qualche burattinaio non decida altrimenti e non a Roma, ma più vicino.
La partita è ancora in parte aperta, ma i segnali ci sono, sperando che non vi sia qualche Jago a rovinare tutto ad Otello a cui sta rompere, con arte poltica preventiva, la continuità variatiana: un ostacolo in più sulla sua strada, ma anche l'arma sperata da molti vicentini.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network