Due donne con fascia e tricolore il 2 giugno a Vicenza e Giovanni Rolando sogna sindaca PD ma "discontinua": Daniela, Alessandra, Isabella, Francesca, Michela. Liliana Zaltron avvisata...
Venerdi 2 Giugno 2017 alle 17:49 | 1 commenti
Due donne, una con la fascia da sindaco e l'altra con la bandiera, hanno rappresentato la città di Vicenza alla cerimonia ufficiale per la celebrazione del 2 giugno alle dieci di stamattina in piazza dei Signori: l'assessora al bilancio Michela Cavalieri e la consigliera comunale Bianca Ambrosini (qui la photo gallery). "È una prima volta - ci dice il già consigliere comunale e regionale Giovanni Rolando che nella politica ha ancora molto da dire -. ma questo fatto sogno come il preludio bene augurante per una candidatura a sindaca.". Sarebbe una prima volta ancora più significativa ma prima bisognerebbe, per rimanere nell'area di Rolando, che una possibile candidata si presenti e vinca alle primarie del centrosinistra.
Ma poi servirebbe anche che la candidata del centrosinistra convinca la maggioranza dei vicentini nella primavera del 2018 quando si terranno le prossime comunali di Vicenza
"Oggi ci sono le condizioni, basta che il Partito democratico in primis ci creda e ci lavori. Io faccio la mia parte", ne è convinto Rolando che distribuisce auguri di buon 2 giugno a destra, di meno, e a manca, di più.
E quali potrebbero essere le candidate dopo l'auspicio tricolore di oggi?
"Isabella Sala, Michela Cavalieri, Daniela Sbrollini, Alessandra Moretti, Francesca Lazzari... - elenca l'ex presidente Ipab -. Conta il profilo di genere e l'obiettivo da far maturare nella società civile di Vicenza e senza pregiudizi poi si sceglieranno la loro squadra.".
Che Giovanni Rolando sia per una donna sindaca è, quindi, chiaro e questa sarebbe una grande innovazione civile e istituzionale, la prima volta per Vicenza.
"Basta l'uomo solo al comando! Vicenza chiede discontinuità . E attenzione a non far la fine di Padova...", conclude Giovanni Rolando.
E la città , su questo non si può non concordare col politico di lungo corso del PD, ha bisogno di innovazione e, soprattutto, di discontinuità dopo i danni e i disastri... continui degli ultimi anni.
Se poi per la discontinuità basterà l'innovazione di un volto femminile o se bisognerà anche individuarla rompendo con i partiti e con le logiche (poco logiche) del passato, lo decideranno gli elettori e beh, allora, una come Liliana Zaltron potrebbe ringraziare Giovanni Rolando per il suo "endorsement"...
Ma, a quel punto e ancora prima, gatto Giovanni saprebbe fiutare i tempi e alla Maurizio Sarri potrebbe commentare: "Endorsement? Non so nemmeno cosa significa...".
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