Quotidiano | Categorie: Fatti

Una domanda e un invito a Ilvo Diamanti per la Fondazione Roi: "secondo i due studi legali incaricati l'11 luglio Gianni Zonin e i suoi Cda hanno commesso irregolarità? Dia alla GdF i registri utili a verificare l'assenza di furti!"

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 5 Dicembre 2017 alle 21:50 | 0 commenti

ArticleImage

Martedì 11 luglio, in occasione della conferenza di presentazione del primo bilancio dell'era grigia dopo quella buia dell'ex presidente Gianni Zonin, Andrea Valmarana, il vice presidente di "scuola Zonin" della Fondazione Roi (fino al giorno prima della sua designazione nel Cda di discontinuità, si fa per dire, della Roi è stato sindaco di varie sue società ma anche dell'azienda principale del vignaiolo di Gambellara sotto le cui cesoie sono stati tranciati i grappoli della Banca Popolare di Vicenza) ha "dato notizia di un esame legale su possibili irregolarità, amministrative... di Gianni Zonin e dei membri dei suoi precedenti Cda (quattro dell'ultimo sono ancora nell'organo attuale)...".

Questo con la conferma convinta del presidente Ilvo Diamanti diceva l'uomo forte della fondazione voluta dal marchese Giuseppe Roi che le conferì 100 milioni di euro di patrimonio per il bene del Museo Civico di Vicenza ma poi "demolita" dalla gestione dal 2009 in poi di Gianni Zonin, che nei verbali di interrogatorio per il crac della BPVi l'ha definita, infatti, come una "emanazione di fatto" della Banca (e lì infatti riceveva anche i suoi dirigenti da cui apprendeva dell'esistenza, dice lui, delle lettere di riacquisto delle baciate).

Nulla si sa ancora sulle conclusioni a quasi 5 mesi di distanza dall'incarico conferito a ben due studi legali milanesi per valutare eventuali irregolarità amministrative (solo?) e i conseguenti danni, per cui temiamo che, come la famosa azione di responsabilità contro Zonin & c. intrapresa tardivamente e con scarsa convinzione dalla ormai fu BPVi, precipiti nelle nebbie attuali quella possibile dopo le valutazioni di ben due studi su fatti, quelli della Roi, ben più facili da verificare rispetto a quelli della banca.

Ecco allora una nostra semplicissima domanda al presidente Diamanti: "dopo 6 mesi ci sono conclusioni sulle ventuali irregolarità commesse da Zonin e dai precedenti cda del cui ultimo fanno parte anche 4 membri dell'attuale? Se sì, quali sono?"

Per di più, secondo le accuse verbalizzate dalla GdF della nipote di Roi, Barbara Ceschi a Santa Croce, confermate da due dipendenti del marchese, Giorgio Mellone e Gabriella Ceranto, l'ex presidente, distratto sulle operazioni della banca, avrebbe "distratto" anche una preziosa collezione di avori e 4 quadri di valore.

Per accertare con certezza queste accuse, dichiarate realistiche anche se non accertabili con sicurezza ad oggi, la Guardia di Finanza ha verbalizzato questa richiesta ai pm di Vicenza titolari dell'indagine: "... vista l'esistenza di una precisa catalogazione dei beni testamentari che potrebbe portare l'effettuazione di riscontri certi, si richiede alla S.V. (i procuratori Salvadori e Pipeschi, ndr) di valutare l'emissione di un decreto di acquisizione documentale nei confronti della Fondazione Giuseppe ROI, al fine di eseguire un riscontro analitico tra i registri/cataloghi, tenuti dalla stessa fondazione, dei beni provenienti dai lasciti del de cuius (il marchese Roi, ndr), con la documentazione acquisita presso i citati studi notarili allo scopo di accertare l'effettiva presenza o l'eventuale nuova destinazione dei beni dì interesse investigativo...".

Ecco allora l'altrettanto semplice invito ad Ilvo Diamanti: "se ancora non l'ha disposta l'autorità giudiziaria agli ordini di Antonino Cappelleri, presso di cui è stato anche presentato un esposto più ampio sulal vicenda Roi dal senatore M5S Enrico Cappelletti, dal consigliere regionale pentastellato Manuel Brusco e dalla capogruppo 5 Stelle in comune di Vicenza, Liliana Zaltron, presidente Diamanti consegni autonomamente quella documentazione?".

Sapere se nessuna responsabilità amministrativa (solo?) è attribuibile secondo i legali di parte a Zonin  e avere certezza che nulla sia stato distratto dai palazzi del marchese, sarebbe non solo doveroso verso i cittadini di Vicenza ma anche verso l'ex anziano e cattolico praticante presidente.

Liberato dal peso minimale dei 29 milioni di euro spesi per far acquistare dalla Roi azioni della "sua" banca  oltre  che dei 2.5 mln impegnati, in base a quale passo dello statuto non si sa, per acquistare l'ex cinema Corso e dall'acccusa miserevole di aver "distratto" dei valori preziosi, Zonin potrebbe, così e gisutamente, concentrarsi nel processo che inizierà a Vicenza il 12 dicembre per difendersi dalle atrocità che, dice lui, sarebbero state commesse a danno di oltre 110.000 soci risparmiatori in Via Btg. Framarin e nelle sue mille filiali dai suoi dirigenti, a sua insaputa...


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network