Distretto della concia: anche per la Cisl è ora di voltare pagina
Lunedi 29 Agosto 2011 alle 19:47 | 0 commenti
 
				
		Gianfranco Refosco, Segretario Provinciale CISL, Roberta Zolin, Segretario Provinciale FEMCA CISL - Ancora una volta la concia fa notizia. Anche questa volta per i vizi e non per le virtù. La scoperta di un sistema di contabilità parallela, dell'esportazione illegale di capitali in paradisi fiscali, di irregolarità nelle vendite e nel pagamento del personale, nel più grande gruppo conciario di Arzignano assesta un altro duro colpo all'immagine e alla credibilità di un distretto e di un settore ancora alla ricerca della strada per uscire dalle difficoltà che sono emerse negli ultimi dieci anni.
Nello stesso momento in cui nel paese le gravi difficoltà del bilancio  pubblico hanno portato il governo ad una pesantissima manovra  finanziaria fatta di aumento di tasse (sempre per i soliti) e di  riduzione dei servizi pubblici, scoprire che il gruppo leader della  concia ha sottratto al fisco (e alla collettività) centinaia di milioni  di euro è assolutamente intollerabile.
Il sistema conciario, di  fronte alle difficoltà del decennio scorso, ha scelto le scorciatoie,  estromettendo il sindacato da ogni processo di partecipazione, e  instaurando sistemi inaccettabili di economia sommersa: oggi, dopo dirty  leather, abbiamo il Gruppo Mastrotto. E la domanda che tutti si fanno  è: chi sarà il prossimo? Perché è chiaro a tutti che non finisce qui.
Per questo c'è la necessità di un forte cambiamento, nei comportamenti e nelle modalità di rilancio del settore.
Noi  ribadiamo la convinzione che il distretto della concia ha enormi  potenzialità, che si possono sviluppare con dinamiche di innovazione di  prodotti e di processi. Lo strumento principale per questa innovazione è  quello di "fare sistema": fare sistema fra imprese, cooperando anziché  giocando sulla concorrenza sleale, fare sistema con le istituzioni  locali, per programmare investimenti e strategie a medio termine; fare  sistema con i lavoratori del distretto, avviando un sistema strutturato  di contrattazione territoriale e aziendale che renda i lavoratori e le  lavoratrici protagonisti del cambiamento.
Punto di partenza  imprescindibile è la condivisione ed il rispetto di un vero codice etico  per chi opera nel settore; se non si riparte da valori condivisi  riteniamo che il distretto non abbia futuro. Per questo chiediamo su un  ruolo attivo e forte da parte della Confindustria di Vicenza per dare un  segnale di cambiamento più che mai necessario. Facendo crescere la  consapevolezza che relazioni industriali trasparenti e partecipative,  che trasferiscano anche nel distretto della concia i comportamenti che  le parti sociali stanno tenendo nel paese, sono possibili ed utili al  bene comune.
Per questo la CISL e la FEMCA CISL chiedono alla  Provincia di Vicenza e al Sindaco di Arzignano l'immediata e urgente  convocazione di un tavolo che coinvolga istituzioni locali, associazioni  imprenditoriali, parti sindacali, per prendere immediate misure che  portino a voltare pagina nel settore della concia. Ne va del futuro di  un settore importante per l'economia vicentina, e di un territorio che  grazie a questo settore ha visto un forte sviluppo economico negli  ultimi decenni
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.
 
  
		
		
	 
				     
				     
				     
				    