Dati ISTAT sull'occupazione: è emergenza!
Martedi 1 Giugno 2010 alle 20:29 | 0 commenti
Giorgio Langella, Federazione della sinistra, Prc, PdCI - I dati dell'ISTAT sulla disoccupazione ad aprile sono drammatici. Ad aprile 2010 ci sono, nel nostro paese, 307.000 occupati in meno rispetto allo stesso mese del 2009. La disoccupazione giovanile (da 15 a 24 anni) tocca il 29,5% con un aumento di 4,5 punti rispetto all'aprile 2009 e di 1,4 punti rispetto a marzo 2010. Questi sono dati che evidenziano un tragico declino, una preoccupante mancanza di futuro e il totale fallimento delle politiche economiche del governo.
Se non si dà priorità all'occupazione non si può uscire dalla crisi. Di fronte a questo sfacelo, è utile evidenziare come Confindustria ci faccia sapere che la produzione in maggio è cresciuta del 2,4% rispetto ad aprile. Una ripresa che lorsignori definiscono "forte". Ma allora, perché continuano a licenziare? Perché invocano in ogni occasione il mito della "produttività "? Perché continuano a utilizzare, nel migliore dei casi, il lavoro precario e intermittente? Perché vogliono che si vada in pensione sempre più tardi e non assumono i giovani? E che senso ha una manovra economica che non favorisce l'occupazione, che non dà risorse concrete per la ricerca e lo sviluppo, che comprime i salari, taglia i servizi, rastrella denaro con sanatorie e condoni?
Il nostro paese non ha futuro senza un radicale cambio di rotta. La timidezza dell'opposizione parlamentare su questi temi non è indice di "prudenza" ma di una mancanza di idee che possano anche essere scomode e in contrasto rispetto al volere di chi, oggi, ha il potere economico e politico. Noi crediamo che si possa avere un "punto di vista" alternativo a quello governativo e che si debba reagire affrontando "l'emergenza lavoro" con la forza necessaria e la massima unità democratica. Per questo avanziamo alcune proposte e su queste chiediamo a tutto il centrosinistra un confronto senza pregiudizi. Chiediamo una immediata moratoria dei licenziamenti, l'abolizione della legge 30, l'adeguamento dei salari e delle pensioni al reale costo della vita, un contrasto deciso alle delocalizzazioni, una lotta spietata all'evasione fiscale. Da questi temi si può partire per cambiare il paese.
Giorgio Langella
Federazione della sinistra - Rifondazione-Comunisti Italiani Vicenza
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