Quotidiano | Categorie: Arte

Da oggi Palladio ha il suo museo. Finalmente

Di Daniela Ceccon Giovedi 4 Ottobre 2012 alle 22:40 | 4 commenti

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"Vicenza non ha bisogno di giustificazioni per dichiararsi ‘capitale', perché ha già il suo marchio internazionale: Palladio": così il sindaco Variati si è espresso oggi all'inaugurazione del nuovo Palladio Museum.
Era francamente piuttosto strano che l'architetto padovano non avesse nella sua città d'adozione un museo organico dedicato alle sue opere, disseminate in quella che fu la Repubblica di Venezia.

Il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio si occupa di fare ricerca con la collaborazione di diversi studiosi ormai da cinquant'anni: finalmente il materiale e le conoscenze raccolte trovano oggi una forma espositiva moderna e accattivante. "Di un museo dedicato al Palladio si parla da moltissimi anni", ha detto Amalia Sartori, presidente del Cisa. "C'era l'esigenza di colmare una lacuna della nostra terra, fornendo un centro da cui partire per la valorizzazione delle tante opere di Palladio che ci circondano".

Ospitato a palazzo Barbarano, l'unica opera che Palladio ha visto conclusa anche nella parte decorativa, il museo è molto più che un semplice spazio espositivo. Va reso merito all'architetto Alessandro Scandurra di aver osato, riuscendo nell'intento di proporre in modo fresco e moderno l'opera dell'artista, ma senza snaturarlo. Nelle grandi stanze, in cui si avverte la presenza di Palladio stesso che cinquecento anni fa si aggirava nell'edificio, si trovano modelli fisici e digitali delle ville e dei palazzi da lui progettati, disegni originali mai esposti prima in Italia (prestati a rotazione dal Royal Institute of British Architects) e foto, video e immagini che aprono una finestra sugli studi e le interpretazioni dell'opera palladiana.
Anziché attraverso lunghe schede da leggere, il visitatore viene accompagnato alla scoperta del Palladio dagli studiosi stessi, proiettati sui muri come piccoli "geni della lampada": un'idea affascinante e moderna, che dà spazio e importanza al lavoro - mai finito - di ricerca, e fa del museo anche un laboratorio che produce conoscenza, oltre che esporla.

Riconosciuto dal Congresso degli Stati Uniti come l'ispiratore dell'architettura americana - basta guardare la Casa Bianca ed il Campidoglio di Washington per rendersene conto - Palladio può essere davvero la carta giusta per dare a Vicenza un ruolo culturale di primo piano a livello internazionale. Per gli studiosi certamente lo ha già, ma con il Palladio Museum questo valore viene evidenziato anche al grande pubblico.
Come ben espresso dal presidente del Consiglio Scientifico Howard Burns, quello inaugurato oggi a Vicenza è un "museo divertente ma anche serio, perché apre gli occhi del visitatore senza che se ne accorga".

Il Palladio Museum sarà visitabile da domani 6 ottobre. Dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18, venerdì e domenica dalle 10 alle 19 e sabato dalle 10 alle 20. L'ingresso costa 4 euro ridotto e 6 euro intero.


Commenti

Jalen
Inviato Sabato 16 Febbraio 2013 alle 08:36

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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