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Coop logistica, denuncia Filt Veneto: arresti Alma Group, collegamenti con Mangano e Dell'Utri, vecchie commesse in Famila

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 16 Novembre 2014 alle 15:04 | 0 commenti

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Da Ilario Simonaggio, Segretario generale Filt CGIL Veneto, uno dei non molti sindacalisti, insieme al suo collega vicentino Massimo D'Angelo, attivi sul fronte della denuncia di numerosi casi di cooperative "anomale", riceviamo un intervento volto ad evidenziare un altro fatto dei molti che i nostri media da tempo continuano a rendere noti nel silenzio omertoso della politica, senza l'eco attesa in altri media, tra le scarse le reazioni, dovute, dei sindacati e degli enti appaltanti e, spiace dirlo, con qualche disattenzione talvolta della magistratura inquirente.

Team Alma Group: vuotoAggiunto che sul sito di Alma Group oggi non si vedono più (sono state tolte?) tutte le indicazioni sul team, sulle società del gruppo e sulle referenze, pubblichiamo l'intervento del sindacalista ch chiee una cosa normale in un paese normale: buttare fuori dal sistema legale che opera fuori dalle sue regole e contro il sistema (ripetiamo: legale), e dare spazio a chi lo rispetta con sacrificio ma creando vero valore aggiunto per la comunità e non solo per interessi su cui sta ai magistrati fare luce e ai poteri dello stato fare in modo che chi lotta contro la criminalità non venga azzoppato.

La crisi dell'Italia sta soprattutto negli spazi che conquista chi vince appalti, magari anche in Famila, uo dei gruppi per cui lavorava Alma Group, solo sulla base del prezzo minimo che spesso si basa su sfruttamento, evasione e collusioni da malaffare, lo dice Simonaggio, lo sosteniamo noi da tempo, ne prendano atto con le dovute conseguenze chi sa solo parlare.

Il direttore

 

Di Ilario Simonaggio, Segretario generale Filt CGIL Veneto

Alma Group arresti e i collegamenti Milano Padova

Società di Alma Group: nessuna?Nel corso degli ultimi quindici giorni la Guardia di Finanza ha assestato tre grossi colpi al malaffare e all’illegalità che interessa a consorzi e cooperative false e spurie del merci e della logistica. Come nei casi precedenti segnalati dall’autorità giudiziaria di Roma, Varese, Milano (vedi sito www.filt.veneto.cgil.it)  anche in questo caso gli “affari” portano in Veneto. Piazze preferite per la grande attività della logistica che opera nella nostra Regione. Nel caso dell’arresto di Natale Sartori e Bruno Righetti braccio destro del titolare del gruppo Alma (si tratta di vecchie conoscenze) sulla piazza padovana.

ALMA Group ha iniziato la propria attività nei primi anni 2000, supportata dai contatti e relazioni politiche e imprenditoriali (vedi in fondo nota ANSA Milano sugli arresti). Ha sviluppato un’attività parallela a quella del consorzio Gesconet, potenziando molto il settore commerciale  anche con un ufficio dedicato in zona industriale di Padova. Nel corso degli anni hanno assunto una dimensione significativa con circa 100 lavoratori su Padova.

Referenze Alma Group: sparite?Con il trasferimento a Dueville (Vi) del centro logistica del Gruppo Famila Spa ha superato le 200 unità di soci lavoratori nel sito logistico dedicato del gruppo commerciale distributivo. Liti familiari con la separazione tra il Natale Sartori e la sorella Paola del Gruppo Alma, l'uscita del responsabile commerciale su Padova, Michele Mantovani, che nella turbolenta separazione si è portato via diversi cantieri del territorio, hanno fortemente ridotto la presenza del Gruppo nel territorio padovano.

Attualmente il gruppo Alma è presente a Padova con circa 40 soci lavoratori distribuiti su 2 cantieri. Il principale dei quali è lo zuccherificio a Pontelongo.
Le Cooperative che hanno operato nel territorio padovano in questi anni sono: Ambroveneta ed Agorà, oggi è presente solo ALITEC.

Confermiamo il pieno sostegno alla Magistratura e alle forze inquirenti perché è necessario pulire da simili soggetti tutto il mondo della logistica.

Ci aspettiamo dalla politica misure urgenti a salvaguardia della leale competizione tra imprese, una equa riforma fiscale, una legge sugli appalti che faccia un’effettiva azione di contrasto alle troppe vicende vergognose che fanno arretrare il nostro Paese. Invece di continuare a ridurre diritti e salari sarebbe ora che si ponesse mano a vere riforme nell’interesse della socialità e dell’economia.

La Segreteria FILT CGIL Veneto e Padova

 

Simonaggio allega anche un articolo di Giornalettismo che pubblichiamo

Alma Group, operazioni inesistenti per 93 milioni di euro e 31 milioni evasi: 7 persone arrestate

 

Ci sarebbe «un'unica cabina di regia» dietro la frode a gestione 'familiare' da 31 milioni di euro che oggi ha portato in carcere Natale Sartori, titolare del gruppo e amministratore di fatto di otto cooperative della «galassia». Si tratta di un personaggio noto alle cronache anche per i suoi rapporti di amicizia con Vittorio Mangano e Marcello Dell'Utri

Il Consorzio Alma Group, operante nel settore delle pulizie, avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti per 92 milioni di euro ed evaso Iva per 31 milioni. Per questo la Guardia di Finanza ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare – in carcere per due persone, ai domiciliari per cinque – disposta dalla magistratura di Milano.

GLI ARRESTI - Ci sarebbe “un’unica cabina di regia” dietro la frode a gestione ‘familiare’ da 31 milioni di euro che oggi ha portato in carcere Natale Sartori, titolare dell’Alma Group e amministratore di fatto di otto cooperative della “galassia” del gruppo, noto alle cronache anche per i suoi rapporti di amicizia con Vittorio Mangano e Marcello Dell’Utri e il cui nome è già comparso in inchieste sulla criminalità organizzata. Oltre a lui è finito in cella Bruno Righetti, suo uomo di fiducia, mentre sono stati posti ai domiciliari la moglie separata, Provvidenza Giargiana, le loro due figlie Tiziana e Cristina Sartori, e i professionisti Roberto Notargiacomo e Andrea Gorgoglione. Le ordinanze di custodia cautelare, eseguite stamane dagli uomini del Nucleo di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, sono state firmate dal gip di Milano Vincenzo Tutinelli su richiesta del pm Carlo Nocerino.

I 31 MILIONI - Le Fiamme Gialle hanno inoltre sequestrato beni e disponibilità finanziarie per 31 milioni, la cifra relativa a tre anni di evasione Iva (2009-2011)contestata. La vicenda, per la quale sono indagate in totale 21 persone ha al centro il Consorzio Alma Group, specializzato in pulizie, trasporto merci per contro terzi e deposito e movimentazione di magazzino, il quale si e’ aggiudicato decine di appalti privati, compresi quelli di alcune grandi catene di supermercati come Esselunga, Conad e Il Tirreno.

 

LEGGI ANCHE:  Scoperta evasione miliardaria: perquisizioni in tutta Italia

 

LA RICOSTRUZIONE DEGLI INQUIRENTI -  Secondo la ricostruzione di inquirenti e investigatori Alma Group faceva capo a otto cooperative ritenute fittizie, le quali avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti per 92 milioni, Iva compresa ( e da loro mai versata), a favore di Alma Group consentendo a quest’ultimo di detrarre illegittimamente l’imposta stessa sul valore aggiunto. Si tratta di un sistema fraudolento di cui il “dominus”, si ipotizza, era Sartori, e nel quale avrebbe avuto un ruolo determinante anche la sua famiglia – moglie separata, figlie e padre indicato come “prestanome” alla guida di alcune coop- , e significativi contributi da parte di una serie di professionisti tra cui un funzionario di Bpm il quale avrebbe omesso adeguate verifiche sul rispetto della normativa antiriciclaggio del Consorzio. Tutti accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata a un serie di reati fiscali, come utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento dell’Iva e riciclaggio, avrebbero fatto parte di un “associazione criminosa” il cui “costitutore e promotore”, come si legge nel provvedimento del gip, sarebbe stato Nicola Sartori e “in seconda battuta” i suoi familari, ognuno con un compito preciso. Inoltre, ha sottolineato il giudice, dalle indagini e’ emerso “un quadro di insieme in cui la Alma Group e le cooperative che a questa fanno capo operano attraverso una condotta ‘a due facce’, in maniera speculare e contrapposta: ‘verso l’alto’, ossia verso i grandi committenti (Esselunga e Conad) l’approccio è quello tipico rispondente alle normali logiche commerciali: acquisizione della commessa, assicurazione della prestazione dei servizi ed emissione della fattura attiva a fronte degli ingenti guadagni ricevuti”. Invece “verso il basso” – ha osservato ancora il gip – il modus operandi trascende/sconfina nell’ illegalita’” con le coop definite “società a scopo di lucro”. (Fonti: Ansa)


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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