Ciro Asproso irride Claudio Cicero sulle fontane anti polveri e sul no al filobus per interrare i binari Tav Tac: le solite "cicerate"
Venerdi 6 Luglio 2018 alle 22:10 | 2 commenti
L’assessore Cicero - scrive in una nota Ciro Asproso, consigliere comunale di Coalizione Civica - col suo fare simpatico e un po' guascone, ci ha abituato negli anni ad una serie di esternazioni alquanto pittoresche, nel corso delle quali emerge tutta la sua verve di picconatore e raddrizza torti. Ciò non di meno, il termine “cicerata†è entrato nell’uso comune per definire una millanteria di poco conto, destinata a cadere presto nel dimenticatoio. Non fa eccezione l’ultima intervista rilasciata al Giornale di Vicenza dal titolo: “Filobus inutile, Fontane contro le polveriâ€.
Rinvio ad altra occasione eventuali considerazioni sull’efficacia degli schizzi d’acqua agli incroci, limitandomi ad osservare che un programma di ri-forestazione urbana avrebbe effetti ben più efficaci e duraturi nel contenimento dello smog e delle PM10. Senza contare che la riduzione del parco macchine circolante sarebbe di gran lunga la soluzione più valida.
Mi concentro piuttosto sulle affermazioni in merito all’Alta Capacità ferroviaria che mi paiono alquanto approssimative. In estrema sintesi, Cicero e con lui il sindaco Rucco, sostengono di voler accantonare la stazione in Fiera e il TPL (Bus elettrico), e con i soldi risparmiati di poter finanziare l’interramento dei binari da Ponte Alto a Settecà .
Peccato che omettano di informarci sul costo del tunnel ferroviario e, soprattutto, non dicono se prevedono di interrare anche la Stazione in Viale Roma. La questione non è di poco conto, poiché senza Stazione interrata i treni veloci non fermano in città e quindi noi vicentini non ne traiamo alcun beneficio. Se invece portano la Stazione sotto terra si capisce bene che i valori lievitano in misura esponenziale, tanto più che RFI ha già fatto capire di non voler finanziare questo tipo di soluzione, la quale ricalca in buona parte il progetto dell’ing. Baccega di 12 anni fa.
Dai dati in mio possesso per la tratta Verona - Padova i contratti stipulati con la “Legge Obiettivo†prevedono una spesa (probabilmente sottostimata) di 6 Miliardi, equivalenti a 76 Milioni al KM. Da Altavilla al bivio Bacchiglione, il costo presunto è di 583,4 Ml di euro solo per le opere ferroviarie – 151.7 Ml per la viabilità – 69 Ml per il TPL = 804.1. Ossia 96 Milioni al KM.
La Stazione in Fiera ha un costo - desunto dal Documento comparativo di ITALFERR -di circa 33Ml di euro. Per capire quanto può costare l’interramento della linea faccio riferimento al vecchio progetto De Stavola: 800Ml di euro per 3Km fino a Borgo Berga. Passare sotto il Bacchiglione costa molto, ma molto di più, e con 1 Km di galleria si costruiscono non 1, ma 8 Stazioni in Fiera. Finita la campagna elettorale, sarebbe tempo di smettere i panni del tribuno del popolo e indossare quelli più sobri del governante che fa i conti con la realtà .
Invece, una battaglia per la quale sarei disposto a spendermi anche a fianco di questa Amministrazione, è l’utilizzo della linea storica per il passaggio dei treni regionali e della Metropolitana di Superficie. In tal modo avremmo un collegamento rapido e continuativo da Altavilla a Lerino con fermate a Creazzo, Fiera, S. Lazzaro, Stazione Centrale, Borgo Berga, Stanga. A questo punto, ma solo a questo punto, risulterebbe inutile realizzare il Bus elettrico … proprio come dice Cicero!
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