Buon Natale a Vicenza. Di plastica, come le regole di Rosini
Venerdi 26 Dicembre 2014 alle 00:35 | 2 commenti
Che Natale sarebbe senza plastica? Confezioni di panettoni, pandori, bottiglie o scatole di regali, magari lasciate vicino ai cassonetti lungo le strade della città (nella foto oggi in via Cattaneo). Per la gioia delle aziende produttrici e i dolori dell'ambiente, essendo la plastica uno dei materiali più difficili da smaltire, a meno che non ci pensi quel 20% di pesci che secondo i dati di una ricerca la plastica se la mangiano, tra il 90% della spazzatura che si trova nei mari italiani. O a meno che non la copra il cemento che a Vicenza è sempre più di casa.
Una plastica che potrebbe essere utilizzata per regali di Natale speciali come quello che si è fatto Richart Sowa, inglese di 61 anni, che ha utilizzato, invece del cemento BorgoBergaLike, 150mila bottiglie di plastica riciclata per realizzare un'isola al largo di Cancun, in Messico.
Oppure il regalo di un macchinario realizzato da un’azienda turca che permette di erogare acqua e cibo per gli amici a quattro zampe in cambio di bottiglie di plastica riciclate.
Intanto un buon Natale, di plastica, lo auguriamo ai tanti che da anni in Italia si divertono a giocare con plasmabili promesse di "plastica", non di ferro come quelle che si devono mantenere.
Furbetti, della parola, che oggi fa da padrona nella malapolitica.
Come furbetto, ma non solo della parola, si è miseramente dimostrato l'ineffabile comandante della polizia locale di Vicenza, Cristiano Rosini, l'uomo che fa dispensare ai cittadini multe per le infrazioni al codice della strada ma che dall'applicazione delle multe si autodispensa in perfetto stile italiano: chi comanda fa le regole per sè e nessuno lo manda a casa, tanto "chi, a palazzo Trissino, è senza peccato scagli la pietra!".
Per lui almeno ci ha pensato un minimo il potere mediatico di Striscia la Notizia che lo ha beccato, con una figuraccia per tutta Vicenza, con le mani nella marmellata, leggasi il suo suvvone in ztl o parcheggiato dove è proibito ai comuni mortali, a fargli cestinare, almeno, il pass ztl di plastica, "regalatogli" dall'amministrazione comunale per motivi istituzionali.
Di cui Cristiano Rosini, e da tempo, abusa con effetti, come al solito, nulli "chez Variati", ma di cui lui dovrebbe conoscere almeno le conseguenze, da avvocato come ama qualificarsi facendo spendere altri soldi per l'inchiostro aggiuntivo sulla carta intestata della Polizia Locale.
Uno un pizzico pentito, non diciamo serio, perchè Rosini ha dimostrato di non esserlo facendo quello che ha fatto senza dimettersi (come non seri sono i vertici cittadini che ancora una volta hanno chiuso gli occhi sugli amici e sugli amici degli amici), avrebbe ingiungento ai suoi agenti di verificare nelle registrazioni video, implacabili per i cittadini, quante volte ha infranto le regole e poi pagherebbe, magari con una carta di credito, di plastica, le dovute e pesanti multe
Almeno ridurrebbe il danno economico, e magari anche erariale (da oggi in poi potranno chiedere di non pagare gli automobilisti beccati per infrazioni simili dagli uomini al comando di Rosini?), dopo quello di immagine inferto alla città dopo che in tv sono andate in onda (vedi qui) le immagini della sua auto privata in zona ztl per portare i figli a scuola o la moglie a fare acquisti.
Immagini viste da milioni di italiani e condite da bugie, sì miserevoli bugie dell'avvocato (ops, stessa laurea della bella Alessandra Moretti anche lei sbugiardata da Piazza Pulita) neanche fosse un furbetto qualunque e non il comandante della polizia locale, che per quelle bugie, se solo qualcuno a Palazzo avesse un minimo di rispetto anche solo mediatico per la città , meriterebbe un calcione nel sedere che lo espellesse rumorosamete e definitivamente dal comando di Via Soccorso Soccorsetto (che nome in sintonia con i soccorsetti dei boss cittadini!):"Certo ci può essere che nei motivi istituzionali ci possa essere qualcos'altro"; "L'unico motivo per cui l'ho fatto è per verificare il traffico".
Un episodio che se fosse accaduto nella tanto vituperata Napoli avrebbe fatto gridare "alla forca" a tanti vicentini nei pranzi e cene di Natale.
Sperando che a Rosini non sia stato concesso, nel frattempo, per le esigenze dei bocia e della gentile signora un altro pass plastificato, uno dei più utilizzati dai tristi furbetti vicentini dell'automobile: quello per i diversamente abili.
A farsi burla del proprio ruolo.
Noi sappiamo che lei, se vuole, vede, anche se ora qualche piccola e meritata gratificazione culturale dei vertici locali nei suoi confronti le ha fatto perdere un po' di verve precedente.
E, se li vede, siamo sicuri che non può approvare quei comportamenti di chi dovrebbe dare l'esempio di massimo rispetto della legalità.
Con simpatia
Il direttore
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