Archivio per tag: Turchia

Categorie: Politica, Fatti

Israele fuori dalla Fiera dell'Oro di Vicenza perché anti democratico? Lettera aperta a Salvini: "E allora Cina e Turchia?"

Giovedi 20 Settembre 2018 alle 09:19
ArticleImage Caro ministro Matteo Salvini, io l'ho votata ma le cose non cambiano. Per onestà intellettuale l'ho votata con la coalizione in cui si è candidato e non per l'alleanza che poi ha fatto. Adesso mi legga e per favore mi dimostri di avere negli occhi il colore di Israele, di saper gustare i sapori di Israele e di saper ascoltare il suono di Israele. Il senso d'ingiustizia continua a prevalere. I boicottatori di Israele manifesteranno a Vicenza il 22 settembre "Fuori Israele dalla Fiera dell'Oro di Vicenza", ma dentro la fiera di Vicenza ci sono anche Turchia e Cina, (è un esempio) senza alcuna contestazione, paesi che non sono guru di democrazia. 

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Categorie: Politica

Israele non è la serpe in seno a Sion

Mercoledi 16 Maggio 2018 alle 23:47
ArticleImage Alla luce della nota letta su questo stesso mezzo mi chiedo che cosa sia il pacifismo e credo di capire che non è quello che sigle sindacali o religiose si ostinano a propinare. Non è quello che nasce da una tavola rotonda, è qualcosa di più intimo, di più profondo, è quella cosa che ti dà il senso di migliorare il proprio spazio interiore fino al punto di rivalutare la tua anima e l'anima di chi ti sta intorno. E' quello che mi hanno trasmesso Walter Arbib, grande uomo ebreo di origine libica-tunisina al quale è stato assegnato a Venezia, il 28 aprile 2018 il Leone d'Oro per la pace, Steve Maman un ebreo marocchino che da solo ha riscattato circa 140 iazide dall'Isis e, da quello che ho appreso da Maurizio Scelli, assegnatario della Targa d'Oro del Leone di Venezia.

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Categorie: Politica, Fatti

La stitichezza dei paci finti e pacifisti, anche vicentini: dei curdi e siriani chi se ne frega?

Domenica 18 Marzo 2018 alle 21:49
ArticleImage Da un'Ansa delle ore 13 di oggi 18 marzo 2018: si apprende che "Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato che le forze siriane alleate della Turchia hanno preso il controllo del centro di Afrin e cacciato i combattenti curdi. Un alto funzionario curdo-siriano ha smentito.". Vero o falso è irrilevante, quello che è rilevante è il disinteresse della comunità internazionale e il silenzio assoluto dei "pacifinti" o pacifisti presunti. Pacifisti e pacifinti che da quarant'anni vomitano veleno nei confronti di Israele (qui la photo gallery dei curdi in fuga, ndr)

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Categorie: Politica, Fatti

Referendum turco al fotofinish con dubbi sui conteggi dei voti e una certezza: la vittoria col 51% di Erdogan è il funerale di una democrazia

Domenica 16 Aprile 2017 alle 22:34
ArticleImage Alcuni anni fa avrei iniziato l'articolo scrivendo: "La Turchia si trova in una delle posizioni geopolitiche più importanti del mondo, è sia per posizione geografica, sia dal punto di vista sociologico e culturale un ponte fra l'Occidente e l'Oriente". Da questa sera, con la vittoria discussa col 51%, già contestato, di sì al referendum pro Recep Tayyip Erdogan, rimane solo la posizione geografica mentre sociologia e cultura spariranno, giacché entrambe per sopravvivere hanno bisogno di libertà. Il dibattito che nel 2007 ha portato la Turchia ad elezioni anticipate è stato la culla dell'immeritato successo di Erdogan. Per la verità sia i politici, sia il popolo si erano accorti da tempo che il cinquantanovesimo governo della Repubblica Turca, espressione del AKP e guidato da Erdogan, avrebbe eletto l'undicesimo Presidente della Repubblica nell'ultimo anno del suo mandato.

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Turchia: mentre il Comune di Vicenza si "apre" ai turchi, dal Veneto parte la proposta Fnsi per i giornalisti incarcerati

Martedi 6 Dicembre 2016 alle 16:19
ArticleImage Nei giorni scorsi, mentre il Comune di Vicenza ospitava una delegazione di dirigenti ed esperti di un Centro per l'Impiego non epurati dallo Stato del duro e puro Erdogan in Turchia, la Federazione nazionale della stampa italiana, Fnsi, durante un convegno intitolato "Riflettori puntati sulla Turchia" e organizzato a Venezia, ha lanciato tramite il presidente Giuseppe Giulietti e il segretario aggiunto vicario e componente della Federazione europea dei giornalisti Anna Del Freo (nella foto i presenti), una proposta di una delegazione internazionale di giornalisti che partecipi ai processi dei 121 colleghi giornalisti incarcerati in Turchia. La richiesta verrà presentata agli organismi europei e internazionali.

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Ospiti turchi in Comune per imparare il modello di lavoro vicentino: dopo il presunto oppositore violento venezuelano, Vicenza si apre anche alla Turchia “dura e pura” di Erdogan?

Giovedi 24 Novembre 2016 alle 12:06
ArticleImage C'erano ospiti speciali dalla Turchia durante la giornata del 23 novembre negli uffici di “Cercando il lavoro” del Comune di Vicenza. Per uno scambio di informazioni sui rispettivi servizi e per approfondire la conoscenza del mercato del lavoro vicentino, oltre che studiare alcuni modelli innovativi, è arrivata in città una delegazione di dirigenti ed esperti del Centro per l’Impiego di Canakele. A parlare per Vicenza è stato Juri Devigili (nella foto a destra mentre si scambia doni con il capo delegazione turco), coordinatore responsabile del progetto vicentino che ha spiegato come è nato e i risultati ottenuti, fornendo anche un quadro del mercato del lavoro in Italia e sui motivi per cui le persone disoccupate fanno fatica a rimettersi in gioco, toccando anche il tema dell'influenza del mancato dialogo tra scuola e mondo del lavoro.

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Le decine di morti a Nizza, lo strano golpe in Turchia, le guerre dimenticate, i morti di lavoro e la miseria

Domenica 17 Luglio 2016 alle 18:57
ArticleImage Le decine di morti a Nizza e lo strano golpe in Turchia sono solo gli ultimi atti di una violenza brutale che sta divorando il mondo. Terrorismo in molti casi. In altri, come il colpo di stato turco, qualcosa di oscuro che ci può far precipitare in un baratro ancora più oscuro. Senza uscita. La stranezza di quanto successo in Turchia sta venendo a galla. Per chi ha vissuto l'esperienza di colpi di stato o per chi ricorda quanto successo, ad esempio, in Cile in quel settembre del 1973 (preceduto un paio di mesi prima da un tentativo di golpe finito nel nulla) la può vedere. Ad Ankara nessun arresto di uomini al potere. Erdogan che scappa ma poi ritorna.

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Categorie: Politica

Turchia, Mara Bizzotto: c’è ancora qualche pazzo a Bruxelles che vuole farla entrare in Europa?

Sabato 16 Luglio 2016 alle 20:41
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Riceviamo dall’europarlamentare della Lega Nord Mara Bizzotto e pubblichiamo

Dal regime islamico del dittatore Erdogan al tentativo fallito di un colpo di Stato militare da parte dell’esercito: c’è ancora qualche pazzo nell’Unione Europea che vuole far entrare la Turchia in Europa? C’è ancora qualche matto a Bruxelles che vuole fare affari con Erdogan e concedere i “visti facili” a milioni di turchi per girare liberi nei Paesi Europei? Senza dimenticare la costante sospensione della democrazia, il mancato rispetto dei diritti civili, la collusione con il fondamentalismo islamico, la guerra civile strisciante. Pensare di far entrare 80 milioni di turchi musulmani in Europa è pura follia. La Turchia non è e non sarà mai Europa, checché ne pensino i folli burocrati di stanza a Bruxelles

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Fallito colpo di Stato dell'esercito turco, Erdogan verso una sorta di “impotente califfato”

Sabato 16 Luglio 2016 alle 20:34
ArticleImage Uno Stato turco fragile e instabile rappresenterebbe un pericolo per l'intera Europa, questo è evidente e purtroppo questo è quanto sembra stia accadendo. Ieri un tentativo di colpo di Stato dell'esercito turco contro il Presidente Erdogan è fallito dopo ore di scontri. I militari arrestati sono più di mille ed i morti, tra golpisti, civili e fedeli al Presidente, sono circa 200. Le sorti del colpo di stato, attribuibile forse ai seguaci dell'imam Gulen, come spesso accade in questi casi, si sono risolte in poche ore. A capo degli insorti Muharrem Kose, colonnello che nello scorso marzo era stato rimosso dallo Stato maggiore turco.

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Categorie: Politica

Mamma li Turchi, l'analisi: la Turchia verso l'Islam?

Sabato 16 Luglio 2016 alle 11:17
ArticleImage La Turchia moderna nasce sulle ceneri dell'Impero ottomano che dall'undicesimo secolo aveva soggiogato tutti i domini arabi e aveva minacciato costantemente l'Europa, determinando le Crociate come risposta, ma riuscendo alla fine a sottomettere Bisanzio, oggi Istanbul, e arrivando in Ungheria , alle porte di Vienna e a Cividale del Friuli, prima di essere respinta per mare con la battaglia di Lepanto 1571 anche se gli scontri per terra durarono contro l'Impero asburgico durarono sino alla pace con Istanbul a Sistova il 4 agosto 1791. Da quel momento iniziò la decadenza dell'Impero turco, che terminò con la fine del primo conflitto mondiale, quando Mustafa Kemal Atatürk depose l'ultimo sultano, Maometto VI nel 1922, abolì il Califfato, divenendo il primo presidente della Repubblica Turca, riformò lo Stato ponendo le organizzazioni religiose sotto la tutela del potere politico, introdusse una serie importante di riforme tra cui l'abolizione del velo per le donne (legge però abrogata nel 2000), adottò l'alfabeto latino e il calendario gregoriano, il sistema metrico decimale, e con altre riforme diede il via alla modernizzazione del paese.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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