Bulgarini l'incompiuto
Venerdi 7 Marzo 2014 alle 00:33 | 1 commenti
Jacopo Bulgarini d’Elci, l’incompiuto: l'ex portavoce del sindaco di Vicenza ed ex socio della sua agenzia di comunicazione a causa della vicenda Fiera di Vicenza, che lo portò a cedere le quote ma non certo la carica di vicesindaco della città di Vicenza, mostra anche uno strano “vuoto†nel suo eccellente curriculum, visto quanto è scritto, con qualche incertezza grammaticale, sul sito del Comune di Vicenza.
Andiamo per ordine cominciando dal passato del giovane Jacopo: secondo quanto è riportato nel curriculum è nato a Firenze ed è cresciuto per i primi 6 anni tra il Brasile e l’Italia, arrivando a Vicenza all’età di 12 anni. Nel capoluogo berico ha iniziato il suo percorso scolastico frequentando “con profitto†le scuole elementari e medie, per poi ottenere il diploma al liceo Pigafetta, dove è iniziata la sua propensione politica e giornalistica, dato che lì è stato eletto due volte rappresentante d’istituto e lì ha fondato insieme ad altri compagni il giornalino scolastico, poi diretto da egli stesso. Primo passo per arrivare da pubblicista iscritto all'Ordine dei giornalisti e, dopo una pluriennale attività con Il Giornale di Vicenza e dopo collaborazioni con L'Espresso, al coordinamento del periodico comunale Citylights con Hüllweck, prima, e alla sua direzione, poi, con Variati, avendo di fatto lo stesso ruolo con due sindaci in omaggio alla sua variegata e trasversale esperienza di comunicatore istituzionale fin dal 2002.
Ma da iscritto alla Facoltà di Lettere e Filosofia all’Università di Padova Bulgarini d’Elci si era fatto conoscere fuori dal Veneto grazie a una borsa di studio arrivata dagli Stati Uniti, dalla prestigiosa Boston University, alla quale è seguito un “lungo saggio di Filosofia della Scienza nella storica rivista Nuova Civiltà delle Macchineâ€.
Un periodo quello universitario durante il quale Bulgarini dichiara di aver “globalmente acquisito un numero di esami significativamente superiori ai necessari per conseguire la laureaâ€.
Insomma, ci sarebbero stati tutti i presupposti per il raggiungimento di un eccellente titolo di dottore anche se, per sua stessa, onesta dichiarazione, Bulgarini non ha mai presentato una tesi, passaggio fondamentale per terminare gli studi universitari.
Il “pezzo di carta†con il titolo di studio non è certo indicativo delle capacità e qualità di una persona, ma la stranezza di questa mancanza, dopo così tanti meriti scolastici sviscerati nel curriculum, rimane.
Che sia il timore per i cori, gli scherzi e il pubblico ludibrio delle feste di laurea?
O che sia un'altra dimenticanza, come quella di quando non pagò quanto dovuto per l'iscrizione all'Ordine venendone sospeso per sei mesi salvo continuare a dirigere indebitamente proprio Citylights o di quando bevve qualche birra di troppo prima di mettersi alla guida con conseguenti provvedimenti di polizia municipale che gli ricordarono così le norme del codice della strada?
Laurea snobbata, iscrizione all'Ordine sospesa, patente penalizzata, salti della quaglia politico-professionali, consulenze fatte, senza reali penalizzazioni, ad enti comunali pur essendo capo di gabinetto del sindaco Variati, dimissioni da questo ruolo strombazzate come date per correttezza dovendo lui "dirigere" la campagna elettorale di Achille nel 2013 salvo poi farsi ricordare pubblicamente che dimissioni non erano ma solo ferie pagate ...Â
Insomma il nostro vice sindaco un pò di cose o le ha gestite con allegria o ha dimenticato di completarle o addirittura di farle.
Come chiedere ai cittadini il loro consenso alla sua ascesa a vice di Achille Variati.
Se poi gli elettori dimenticheranno, per la legge del contrappasso, di votarlo alle prossime elezioni amministrative, il pupillo dell'attuale sindaco non si potrà certo lamentare di essere così diventato il simbolo dell'incompiuto.
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