Benetton, Diesel, MeccAlte e altri capitani coraggiosi: in utile ma chiudono e licenziano
Venerdi 14 Maggio 2010 alle 23:44 | 0 commenti
Giorgio Langella, Federazione della sinistra, PdCi, Prc  - Leggo su Repubblica on-line che Calderoli afferma: "A breve dovremo affrontare una manovra che prevede tagli e strumenti per il rilancio dell'economia. I tagli alle spese comporteranno sacrifici per tutti, a partire da ministri e parlamentari. La regola del 5% che hanno applicato in altri Paesi può valere in alcuni settori, ma in altri potrebbe essere anche più pesante". Ma non era questo il governo che non avrebbe messo le mani nelle tasche degli italiani? Oggi, chiedendo sacrifici per tutti la lega (che ha fatto e fa parte del governo in ben 7 degli ultimi 9 anni) sa che saranno soprattutto lavoratori e pensionati a pagare.
Sarebbe ora, invece, di fare un'azione molto semplice (quasi ovvia in un paese normale): si colpisca con rigore chi non paga le tasse.
Si chiedano sacrifici agli imprenditori. A quelli che, pur essendo in utile, chiudono le fabbriche (come Benetton con la Olimpias) , mettono in mobilità o licenziano i lavoratori (come la Diesel, la Salvagnini, la Mecc Alte e tante altre). Se sono veramente i "capitani coraggiosi" (nell'immagine una vignetta su quelli made in Alitalia, tra cui Benetton) che dicono capiranno che questa volta
tocca a loro risanare il buco che "lorpadroni" hanno creato. Lo stato pretenda i soldi dove ci sono (spesso nascosti) e non li chieda a chi paga da sempre le tasse.
La questione poi del 5% in meno ai ministri e ai parlamentari è pura demagogia. Cominciamo a colpire duramente con energia la corruzione. Non si lasci nulla di intentato. Prima di chiedere i sacrifici a lavoratori e pensionati si pretenda che i padroni paghino tutto quello che devono. A costo di diventare (un pochino) meno ricchi. Una migliore giustizia sociale, una distribuzione equa della ricchezza, la cancellazione dei privilegi sono modi seri per uscire dalla crisi.
Il taglio dei servizi (sanità , scuola pubblica ecc.) e la precarizzazione del lavoro è solo la maniera che hanno "lorsignori" di mantenere il potere aumentando ignoranza e disuguaglianza.
Giorgio Langella (segr.prov. PdCI - federazione della sinistra di Vicenza)
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