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Banca Popolare di Vicenza, interrogato Samuele Sorato: "Obbedivo agli ordini"

Di Emma Grande Venerdi 7 Aprile 2017 alle 16:21 | 0 commenti

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Sei ore di interrogatorio per Samuele Sorato, ex direttore generale e per tre mesi AD di Banca Popolare di Vicenza, che ieri è stato ascoltato dai pubblici ministeri Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi, dal colonnello della Guardia di Finanza Crescenzo Sciaraffa e dal tenente colonnello Fabio Dametto. Sorato, indagato per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza non ha cambiato la sua linea difensiva: sostiene infatti di non avere avuto alcun ruolo per i casi che hanno portato al dissesto della BPVi. Secondo Sorato a decidere era il Cda. L'interrogatorio dell'ex direttore generale, che la scorsa estate si era avvalso della facoltà di non rispondere, arriva qualche giorno dopo quello di Gianni Zonin che aveva scaricato su di lui molte responsabilità.

Ma Sorato respinge ogni accusa in quanto i rapporti con la vigilanza, in particolare Consob, Banca d'Italia e Bce, seguivano canali diversi rispetto ai suoi. "Dopo aver depositato una corposa memoria nei mesi scorsi ci eravamo detti disponibili a chiarire - ha detto l'avvocato Fabio Pinelli (come si legge sul Giornale di Vicenza di oggi) -. Ci siamo resi disponibili, pur non avendo contezza di tutta la documentazione in mano alla procura, per trasparenza verso chi sta compiendo le indagini".

Sorato si occupava direttamente solo dei finanziamenti per i dipendenti e non avrebbe mai ideato le baciate, vale a dire il riacquisto di azioni con fondi propri. Dal punto di vista esecutivo invece ci sono ancora tante cose da chiarire. Ora toccherà agli inquirenti dare una risposta anche alla questione del ruolo di Sorato in relazione ai fondi esteri in Lussemburgo e a Malta. Non si esclude che Sorato possa tornare in tribunale un'altra volta nei prossimi giorni.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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