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Autonomia, quasi unanime la volontà delle forze politiche regionali di unire le forze per ottenere il massimo risultato

Di Note ufficiali Mercoledi 25 Ottobre 2017 alle 16:54 | 0 commenti

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Dopo l'intervento del Governatore Luca Zaia in Consiglio regionale del Veneto oggi 25 ottobre raccogliamo varie note ufficiali giunte da diverse posizioni politiche. Iniziamo con il Consigliere regionale Andrea Zanoni del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Ambiente: "È sacrosanto dare autonomia alle Regioni virtuose, ma il Veneto in merito alla gestione dei beni comuni come l'acqua, l'aria, il suolo, la natura si merita un voto decisamente basso per come ha operato in questi anni con le competenze che già la legge gli riconosceva."

"Abbiamo l'acqua di falda - continua l'esponente dem - più inquinata d'Italia, si pensi al caso Pfas con migliaia di cittadini contaminati; respiriamo l'aria peggiore d'Europa eppure è stato approvato un Piano regionale inservibile che demanda la lotta anti-smog ai singoli Comuni; il nostro è uno dei territori tra i più cementificati d'Europa con un'urbanizzazione diffusa e disordinata, ma la legge sul consumo del suolo è piena di deroghe. Abbiamo rifiuti tossici e pericolosi nascosti sotto le strade in diverse province, leggi che consentivano la caccia addirittura a specie di animali protetti che sono costate pesanti condanne dalla Corte europea, abbiamo un'agricoltura poco attenta al biologico e fortemente sovvenzionata e indirizzata a coltivazioni come il Prosecco ad alto tasso di uso di pesticidi che inquinano sempre più le falde acquifere e i corsi d'acqua, per non parlare del terremoto ambientale ed economico della Superstrada Pedemontana veneta. E purtroppo l'elenco potrebbe continuare."

"Tutto questo è avvenuto con Lega Nord e Forza Italia sempre al governo della Regione. Perciò - continua Zanoni - è lecito chiedersi come utilizzeranno eventuali nuove competenze le maggioranze di centrodestra che si sono susseguite nell'ultimo quarto di secolo che adesso chiedono l'autonomia e addirittura uno Statuto speciale. Per proteggere i beni comuni seriamente o per liberarsi dei vincoli statali che spesso hanno impedito ulteriori scempi ambientali? La vera sfida sarà quella di usare le nuove forme di autonomia che verranno per tutelare maggiormente i beni comuni e non per saccheggiarli ulteriormente."

"Trovo squallide e volgari - aggiunge Zanoni - le critiche rivolte ai cittadini che legittimamente si sono recati al voto referendario apostrofati come dei ‘mona' da Oliviero Toscani, uno che evidentemente non conosce i veneti. E sono certo che in tema di beni comuni, proprio perché a lungo provati da questa grave situazione, che abbiano o non abbiano partecipato al voto referendario, desidererebbero un Veneto più salubre e rispettoso dell'ambiente e della natura."Autonomia - Berti (M5S): "La Pax Veneta garantirà l'autonomia alla Regione."

Continuiamo con la presa di posizione del Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Veneto Jacopo Berti che, nel corso della seduta odierna a palazzo Ferro Fini, ha ribadito la posizione del gruppo: "La Pax Veneta garantirà l'autonomia alla Regione: è venuto il momento per le forze politiche venete di mettere nel cassetto casacche, bandiere e spille, e di vestire la maglia del Veneto". "Apertura alle altre forze politiche e a Zaia, quindi, ma solo se la politica rimarrà fuori dal percorso per l'autonomia e se la trattativa proseguirà nell'alveo della Costituzione. La prima parola che compare nel libro che il Leone di San Marco custodisce sotto la sua zampa è ‘pax' - ricorda Berti - e che Pax Veneta sia: noi siamo pronti a collaborare con chiunque per fare in modo che la richiesta di autonomia espressa da quasi due milioni e mezzo di veneti possa trasformarsi in realtà."

"La democrazia diretta sotto forma di referendum è infatti nel dna del Movimento 5 Stelle: il voto dei cittadini è sacro e investe il Consiglio regionale di una grande responsabilità. Un domani - conferma l'esponente del Movimento 5 Stelle - noi non siederemo più in quest'aula. Ci sarà una maggioranza diversa, ci sarà un diverso presidente delle Regione. Ma il Veneto e i veneti ci saranno ancora e a loro dobbiamo lasciare un percorso di autonomia impeccabile e coraggioso. Possiamo essere ricordati come la migliore legislatura, o come la peggiore. Sta solo a noi e alle nostre scelte."

"Collaborazione non significa però ‘appiattimento' politico sulle posizioni di Zaia e della maggioranza. Non ‘caliamo le braghe' di fronte a nessuno - avverte Berti - e non ci saranno concessioni se questa trattativa uscirà dall'alveo di quanto prevede la Costituzione. Il Movimento 5 Stelle è pronto a collaborare anche a Roma per dare vita alle istanze dei veneti, ma la politica regionale deve mettere nel cassetto bandiere, casacche, spille e logiche di partito. Qui giochiamo per la ‘nazionale veneta', non si scherza sull'autonomia."Autonomia - Conte (VA): "Dal Veneto parte il treno giusto per le riforme."

Proseguiamo la carrellata delle diverse posizioni politiche con Maurizio Conte di Veneto per l'Autonomia che afferma: "Il 22 ottobre ha rappresentato un illuminante risultato di democrazia del Popolo Veneto; ora spetta al Consiglio regionale portare avanti questo mandato, con una delega ricevuta in modo chiaro e non interpretabile. Il Popolo Veneto ha dimostrato di non guardare ai simboli di partito ma ai contenuti della proposta referendaria. La questione non riguarda solo il Veneto: oggi inizia un percorso per la modifica dell'architettura di uno stato che deve guardare alla maggiore autonomia (e quindi maggiore responsabilità) di tutte le regioni; è per questo che non devono esserci fughe in avanti che possano portare ad isolare il Veneto da un percorso che invece veda l'opportunità di collaborazione con le altre regioni interessate ad un percorso autonomista, vedi la Lombardia ma anche l'Emilia Romagna e non solo, un gioco di squadra che può finalmente portarci al federalismo e all'autonomia."

"Bene anche il Tavolo per l'Autonomia - puntualizza Conte - ma deve servire per evitare un nuovo centralismo regionale: questo tavolo deve garantire non solo i passaggi di competenze da Roma al Veneto, ma anche una sussidiarietà delle decisioni verso i territori sia con il coinvolgimento di enti locali e portatori di interesse, ma soprattutto alla loro responsabilizzazione di competenza. La richiesta di competenze ci obbliga a dimostrare inoltre la capacità di governo ed il saper produrre risparmi adeguati per una ottimizzazione dei servizi ai cittadini."

"Il nostro gruppo, che ha nel nome il suo Dna, Veneto per l'Autonomia - conclude Conte - sosterrà a tutti i livelli il percorso democratico e costituzionale che risponda alle richieste legittime autonomiste dei Veneti."

Veniamo ora alle dichiarazioni del Capogruppo del Partito Democratico Stefano Fracasso, intervenuto in aula dopo le comunicazioni del presidente Zaia sulla consultazione di domenica scorsa: "Il mandato degli elettori che hanno partecipato al voto è chiaro, quindi le altre proposte depositate, a partire dallo Statuto speciale, devono essere cestinate. Non c'era alcun bisogno di reiterare la proposta di modificare la Costituzione; ribadirla invece neanche dopo 24 ore, oltre a generare confusione, ci rende meno credibili. Zaia si assuma le proprie responsabilità".

"Siamo ben felici che si apra un confronto che chiediamo da un anno, ma - puntualizza il Capogruppo PD - servono consultazioni vere. Le 23 materie su cui chiedere le competenze in modo da trattenere il 90% del gettito fiscale non possono essere un teorema incontrovertibile, ma una proposta aperta da sottoporre a una discussione. Tra l'altro, non dimentichiamo che la Corte Costituzionale ha già bocciato il famoso quesito relativo all'80% di tasse da trattenere sul territorio".
"Zaia ha detto che il referendum è il big bang delle riforme istituzionali: lo misureremo nelle prossime settimane, se ci saranno vere consultazioni e se le istituzioni saranno protagoniste o semplici comparse. In questo caso sarò costretto a dare ragione ad altri colleghi, che è stato un referendum inutile e che sono stati buttati 14 milioni, perdendo una grande occasione".
"Sarebbe un peccato imperdonabile - conclude Fracasso - con un unico responsabile, il presidente Zaia".

Passiamo ora alla nota  ufficiale del Presidente del Gruppo di Articolo UNO - Mdp, Piero Ruzzante: "Il primo atto di Zaia Presidente del Veneto autonomo è di prevedere la nomina 21 consiglieri dei nuovi Cda delle Ater venete. Siccome per ogni consigliere d'amministrazione il costo stimato è un terzo di quello di un consigliere regionale, abbiamo appena nominato altri 7 consiglieri regionali: portiamo indietro le lancette dell'orologio di qualche anno e torniamo ad avere un Consiglio regionale con 58 membri, dai 51 attuali."

"Con la riforma dell'Edilizia residenziale pubblica i partiti mettono le mani sulle Ater del Veneto. Eppure, se proprio si volevano introdurre questi nuovi Cda, l'alternativa era semplice: introdurre dei rappresentanti del territorio, scelti a costo zero dai sindaci tra gli assessori competenti e i tecnici comunali. Invece Lega Nord e Forza Italia scelgono di spendere i soldi dei contribuenti per ben 21 nuove nomine di partito, decise a Venezia fuori da qualsiasi logica di competenza o di rappresentanza. Così anche l'Edilizia residenziale pubblica viene messa nelle mani della partitocrazia, a danno dei cittadini veneti e del loro diritto alla casa."

 

 

 

 

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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