Armi e voti, Matteo Salvini e lo “scambio” a Vicenza con i cacciatori di Cardia a capo della Consob durante il regno di Zonin in BPVi
Mercoledi 18 Luglio 2018 alle 20:17 | 0 commenti
Era l'11 febbraio 2018, in piena campagna elettorale per le politiche, e all'Hit Show di Vicenza, la fiera delle armi, c'era anche Matteo Salvini, oggi ministro dell'Interno, in uno stand. L'incontro è stato ripreso da un video del giornalista de laRepubblica Fabio Butera, prima che il leader della Lega, accortosene, lo allontanasse. Ma nel frattempo a Lamberto Cardia, presidente dell'associazione EnalCaccia, ex presidente di Ferrovie dello Stato e Consob, durante l'incontro gli scappa un: “troviamo chi far votare in cambio di una garanzia che dopo non si limiti alla cacciaâ€.
- A protestare sono tante associazioni pacifiste e contro il business delle armi. A Vicenza si fanno sentire i sempre combattivi Cristiani per la Pace:
“Ecco confermata ancora una volta la ‘pasta’ del 'capitano' Matteo Salvini - ci scrivono in un messaggio - Invece di chiedere conto a colui che fino al 2010 fu uno dei responsabili della mancata vigilanza sui rischi dei risparmiatori di Banca Popolare di Vicenza (sotto la guida Gianni Zonin ndr), Veneto Banca o Banca Etruria, con questo lui si siede in salotto per ricavarne voti†in cambio di una maggiore libertà per le armi, come documenta la Republica l'11 luglio scorso e oggi nella sua inchiesta sulla lobby delle armi che "vota Lega".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.