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Appello bipartisan dei parlamentari vicentini alla nuova proprietà di MCS

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 19 Giugno 2013 alle 17:48 | 0 commenti

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On. Daniela Sbrollini, PD - «Crediamo vi sia una responsabilità sociale che lega gli imprenditori alle loro aziende e ai loro dipendenti e che, in questo senso, sarebbe opportuno che la proprietà Emerisque Brands valutasse di bilanciare le esigenze di business con la tutela dei posti di lavoro. Infatti, siamo convinti che la soluzione all’andamento negativo dei risultati economici di MCS non debba risiedere nel drastico taglio all’organico». È quanto affermano in una lettera rivolta alla nuova proprietà nove deputati e senatori.

Si tratta di Daniela Sbrollini, Federico Ginato, Erika Stefani, Alessandra Moretti, Filippo Crimì, Filippo Busin, Rosanna Filippin e Giorgio Santini per Vicenza, ma anche l’onorevole padovano Alessandro Zan, in rappresentanza di Sel.

«In forza del nostro ruolo di Onorevoli della Repubblica Italiana – scrivono -, siamo a chiedere alla Proprietà la riapertura delle trattative, per giungere ad un accordo che tenga conto della professionalità di chi ha dedicato la propria vita all’azienda, della tutela dei loro posti di lavoro, della difesa del marchio italiano e della valorizzazione del territorio che con l’attuale piano industriale verrebbe depauperato e danneggiato. Ci rendiamo disponibili ad un incontro per cercare delle basi che possano essere terreno fertile per l’elaborazione di un nuovo piano industriale valido sia in termini di business che in termini etici e sociali».

Daniela Sbrollini, inoltre, annuncia un’interrogazione rivolta ai Ministri Giovannini e Zanonato, affinché si cerchi di frenare la pratica ormai diffusa nel nostro Paese, di vendita di aziende storiche e rappresentanti del made in Italy a gruppi stranieri, che delocalizzano senza valorizzare l’italianità dei marchi e i posti di lavoro.

Di seguito la lettera inviata alla dirigenza di Emerisque Brands:

 

Spettabile Emerisque Brands,

lo scorso lunedì 17 giugno abbiamo visitato lo stabilimento MCSI di Maglio di Sopra e abbiamo raccolto la forte preoccupazione dei lavoratori, delle Rsu e dei sindacati.

Crediamo vi sia una responsabilità sociale che lega gli imprenditori alle loro aziende e ai loro dipendenti e che, in questo senso, sarebbe opportuno che la proprietà Emerisque Brands valutasse di bilanciare le esigenze di business con la tutela dei posti di lavoro. Infatti, siamo convinti che la soluzione all’andamento negativo dei risultati economici di MCS non debba risiedere nel drastico taglio all’organico.

Riteniamo che il made in Italy sia un grande valore da tutelare. In quest’ottica, la delocalizzazione all’estero svuoterebbe il noto brand Mcs della sua componente fondamentale, l’italianità, elemento apprezzato nel mercato mondiale.

In forza del nostro ruolo di Onorevoli della Repubblica Italiana, siamo a chiedere alla Proprietà la riapertura delle trattative, per giungere ad un accordo che tenga conto della professionalità di chi ha dedicato la propria vita all’azienda, della tutela dei loro posti di lavoro, della difesa del marchio italiano e della valorizzazione del territorio che con l’attuale piano industriale verrebbe depauperato e danneggiato.

Ci rendiamo disponibili ad un incontro per cercare delle basi che possano essere terreno fertile per l’elaborazione di un nuovo piano industriale valido sia in termini di business che in termini etici e sociali.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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