Quotidiano | Categorie: Politica, Fatti

Al quindicennale di Vicenza Capoluogo il fondatore John Giuliari lancia un'accusa pesante a Variati: uscii perchè non accettai il pensiero unico. L'imbarazzo di Pupillo e Dalla Rosa

Di Pietro Cotròn Domenica 11 Marzo 2018 alle 15:03 | 1 commenti

Giovanni John Giuliari. past presidente e fondatore della ora "quindicenne" Vicenza Capoluogo (ieri la festa a Monte Berico), ha atteso quasi 5 anni per dare sfogo al perchè, almeno dal suo punto di vista, della sua uscita dal Consiglio Comunale del secondo mandato degli anni 2000 del sindaco ora uscente, salvo le sue confermate propaggini bulgariniane nella squadra di Otello Dalla Rosa. E il suo dito, tra un certo imbarazzo al tavolo della presidenza attuale di Sandro Pupillo e la prima fila, in cui spiccavano tra i locali Dalla Rosa, Federico Formisano, Giovanni Fioravante Rossi, Giacomo Possamai e Isabella Sala oltre a Stefano Facasso, era puntato dritto contro Achille Variati.

«Il sindaco - ha detto Giuliari ad inizio intervenento cogliendo di sorpresa Giovanni Coviello, lì presente da invitato come coordinatore del Psi di Vicenza prima che spingesse il tasto "on" sulla registrazione che vi proponiamo, che vi commentiamo brevemente e che comunque è più chiara di ogni commento - cercò nel 2013 di far chiudere Vicenza Capoluogo per farla confluire ne "La Civica", senza risucirci.... Non è stato un periodo facile, ma con il consiglio direttivo riuscimmo a resistere al pericoloso tentativo del sindaco e di alcuni assessori di conformarci a un unico pensiero».

Un'accusa pesante che stende una ulteriore cappa sulla coppia di partner che ieri Otello Dalla Rosa ha voluto fortemente intorno a sè, Giacomo Possamai, capo gruppo di un Pd sempre non solo alleato ma anche subalterno al primo cittadino, e Jacopo Bulgarini d'Elci, longa manus di Variati.

Che non ha risposto alle accuse, per ora, anche se il neo candidato del centro sinistra non pensiamo he non gradirebbe una sua presa di posizione che smentisca l'accusa più pesante fatta da Giuliari a Variati: l'essere ispiratore di un pensiero unico...


Commenti

Inviato Domenica 11 Marzo 2018 alle 19:11

Forse fu perchè non ebbe un assessorato, è più credibile.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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