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Affitti sociali sicuri in tempo di crisi, l'incontro al Cinema Primavera

Di Emma Reda Lunedi 10 Novembre 2014 alle 23:04 | 0 commenti

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Si è tenuto a Vicenza questa sera, lunedì 10 novembre, il terzo dei quattro incontri organizzati in provincia di Vicenza da Cgil, Cisl e Uil provinciali, Caritas Vicentina e Associazione Piccoli Proprietari Case e da alcune Amministrazioni Comunali al fine di informare sul progetto degli Affitti Sociali Sicuri.Dopo Schio e Montecchio Maggiore al Cinema Primavera sono stati invitati tutti gli amministratori dei Comuni dell'Ulss 6, gli operatori dei servizi di emanazione sindacale, i volontari Caritas e i cittadini interessati a capirne di più.

Era previsto l'intervento del direttore della Caritas diocesana don Giovanni Sandonà per introdurre anche i segretari provinciale di Cgil, Cisl e Uil (Marina Bergamin, Gianfranco Refosco e Grazia Chisin), l'Assessore alla Famiglia del Comune di Vicenza, Isabella Sala, e l'assessore al sociale del Comune di Arcugnano, Loredana Daniela Zanella. Sono stati presentati, ovviamente, anche i dati sull'emergenza abitativa e sulla crisi occupazionale nel territorio dell'Ulss 6.
Siglato nell'aprile scorso dalla Caritas Vicentina, dalla Prefettura e dalle prime sette Amministrazioni Comunali, il progetto, che vuol essere uno strumento per prevenire l'incapacità incolpevole di pagare il canone di affitto dell'abitazione, è oggi sottoscritto da 17 Comuni (Vicenza, Arcugnano, Bassano del Grappa, Lonigo, Montecchio Maggiore, Schio, Valdagno, Quinto Vicentino, Bolzano Vicentino, Marostica, Nove, Pianezze, Creazzo, Pojana Maggiore, Sossano, Orgiano e Asigliano Veneto): sono ancora tante quindi le amministrazioni comunali da coinvolgere.
Con l'incontro iniziato nel territorio dell'Alto Vicentino anche la distribuzione, tramite i sindacati, di un volantino informativo.
L'importanza degli affitti sociali emerge chiara considerando che, nel solo mese di settembre 2014, sono stati 6 i progetti avviati in provincia di Vicenza.
Il progetto Affitti Sociali Sicuri consiste in un accordo fra Prefettura di Vicenza, Comuni e Caritas Vicentina, in collaborazione con Cgil Cisl Uil di Vicenza per la diffusione e l'informazione. Ha lo scopo di prevenire e, se possibile, sanare situazioni di difficoltà nel sostenere i costi dell'affitto a causa di riduzione del reddito da lavoro che potrebbero aggravarsi e sfociare in procedure di sfratto. L'intervento a sostegno di inquilini e proprietari prevede anzitutto il dimezzamento o almeno una riduzione significativa del canone di locazione pattuito in sede contrattuale, e l'erogazione di un contributo di 6 mesi rinnovabili per ulteriori per 6 mesi fino ad un massimo di 250,00 € mensili, 60% a carico del Comune competente e 40% a carico della Caritas Vicentina.
L'intervento si attiva con la comunicazione alla Caritas Vicentina della delibera comunale di adesione all'iniziativa. L'iniziativa è aperta anche ai Comuni della Diocesi Vicentina nel padovano e nel veronese con un accordo diretto Comune-Caritas.
I destinatari sono cittadini italiani o stranieri regolarmente residenti nei Comuni che hanno aderito all'iniziativa, in possesso di un contratto di locazione regolare che alla data della domanda non abbiano ancora subito l'avvio del procedimento di sfratto e che possano documentare la disponibilità della sospensione dello stesso da parte del proprietario.
Al proprietario di un'abitazione l'affitto sociale conviene perché gli consente di non pagare tasse o imposte per un'entrata che non ha più. Inoltre riducendo il canone paga all'erario solo in base a quanto effettivamente percepito e non deve sostenere i costi legali delle procedure di sfratto, lunghe e di esito incerto. Infine, evitando di avvelenare il rapporto con gli inquilini, egli diventa parte attiva della rete che dà una mano alle famiglie che incolpevolmente non ce la fanno più.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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