A Formisano sui doppiolavoristi alla Fontana: noi siamo con Variati. E con Patrizia Barbieri
Domenica 12 Agosto 2012 alle 12:45 | 3 commenti
Dopo i lunghi silenzi della stampa locale, contro cui aveva cozzato tenace la nostra inchiesta zeppa di fatti e di domande senza risposte, e l'indifferenza dei politici di ogni colore (con l'esclusione di Gerardo Meridio, bisogna dirlo, e Patrizia Barbieri che lo ha denunciato anche come membro del Cda in tempi non sospetti), oggi tiene ancora banco, e lo terrà per molto se non si farà  chiarezza, il caso del doppio lavoro "non autorizzato" e ben retribuito di Diego Fontana all'Opera Pia Cordellina («ma è lì da 22 anni» si difende con un "paralogismo" (un'argomentazione falsa nella forma, ndr) la presidente pluriprorogata Franca Mattiello, ex di (quasi) tutti i partiti, ma non delle poltrone.
Sanzionato dal Comune con solo 8 giorni di sospensione del dipendente (almeno?) "doppio" (è la denuncia, già fatta in passato, della "sola" ma rappresentativa Cub) e dalla Guardia di Finanza con 300.000 euro all'Opera Pia Cordellina, ente "comunale" di beneficenza, che tra l'altro è depositaria di fondi molto cospicui presso tesorerie bancarie locali con Fontana a gestirne i rapporti, il segretario dell'ente di Via Durando sembra abbandonato ora da molti di quelli, che l'avevano ignorato (coperto?) fino a pochi gironi fa.
Oggi, però, molti degli scandalizzati di oggi dovrebbero chiedersi dove erano quando Patrizia Barbieri, esperta di normativa del lavoro (come dipendente del Centro per l'Impiego di Vicenza) oltre che membro ribelle del Cda e esponente della Lega Nord, l'ultimo partito scelto dalla Mattiello nei suoi pellegrinaggi politico gestionali, aveva detto e fatto tempo fa anche con un'interrogazione ancora senza risposta, rendendo noto, tramite VicenzaPiù e in compagnia del solo Meridio del Pdl, quello che oggi ha ribadito su Il Giornale di Vicenza. «Diego Fontana non può ricoprire due incarichi. Un part-time non può svolgere una carica organizzativa. Ho fatto presente anche questo aspetto a Variati, che non mi ha mai risposto» ha confermato ala premessa: «Perché non è stato rinnovato?» da parte di Achille Variati il Cda nominato nel 2006 dal Hüllweck alle cui sedute «io da quando è scaduto non ho più preso parte».
Tra i "pentiti" di comodo odierni quasi quasi ci fa piacere non trovare menzione di Carlo Rigon, segretario cittadino della Lega, che a noi aveva detto e non detto in un'intervista video, messo in mezzo com'era tra la forzista Mattiello convertita al leghismo di potere e la "dura e pura" Barbieri, e ci meraviglia, positivamente, la presenza del capogruppo del Pdl, Francesco Rucco, mai sceso in campo finora a sostegno se non altro dell'allora ancora amico di partito di Gerado Meridio.
Ci verrebbe, poi, quasi da apprezzare la coerenza difensivista di Federico Formisano, vecchio amico dichiarato come Achille Variati di Fontana, che continua a sostenerlo. Ma ...
C'è più di un "ma" dopo aver letto quello che ha dichiarato al collega Nicola Negrin che riferisce, intanto, questo nuovo paralogismo del capogruppo del Pd che si dichiara «stupito per quanto accaduto. Non capisco il perché di questa sanzione. Partendo dal presupposto che questo consiglio di amministrazione è stato nominato dal precedente sindaco, non credo ci sia alcun illecito». Da allievo di Franca Mattiello ("se uno commette un illecito da 22 anni, questo diventa lecito...") Formisano bissa che se il Cda della Cordellina è stato nominato da Hüllweck non può essere che lecito prorogarlo ... Federico, ti ho visto compiere capriole molto più calibrate (e per più nobili ragioni) in passato. Oppure devo pensare che non è l'assenza di motivazioni ma l'età a farti ammettere che se Hüllweck ha fatto qualcosa è tutto giusto, anche, magari a condizioni cambiate? Ne sarà felice l'ex sindaco, di sicuro ... "ma2, eccolo il primo, tu sei sicuro di aver capito quello che hai detto?
L'altra dichiarazione di Formisano è che «lunica mancanza è non aver comunicato per tempo l´incarico all´ente. Ci sta che un dipendente comunale abbia il doppio lavoro se autorizzato. Non è vietato dalla legge. Ne conosco a decine in Comune». Oddio, tralasciando le prescrizioni di legge (che pure chi scrive non ha rispettato alla perfezione anche se, di certo, non a proprio vantaggio!), non sarà nè illecito nè vietato, ma, eccolo il secondo "ma", è "etico" che in momento in cui anche in Comune si tagliano posti di lavoro, in basso e per chi ci sopravvive con qualche centinaio di euro, rimanga senza reazioni sue e della sua maggioranza che a "decine " in Comune abbiano un doppio lavoro? Magari in conflitto col primo? Per evitare questo atroce dubbio, caro Formisano, può rivelare a noi e soprattutto ai cittadini, chi sono (nomi, cognomi, ruoli a Palazzo Trissino, lavori esterni, con chi li svolgono e per quale cifra ...) queste decine di dipendenti che allo stipendio comunale aggiungono altri introiti?
Achille Variati, il nostro sindaco, pur essendo cattolicamente "buonista" con quel "bravo ragazzo" di Diego Fontana, anche se magari "un po' confusionario", ha dato un esempio, gli credemmo e vogliamo continuare a credergli, quando decise di candidarsi al premierato cittadino, rischiando, come poi è avvenuto, di vedersi ridurre le competenze economiche dai più di 10.000 euro al mese come Consigliere regionale (con poco stress da responsabilità ) ai circa 4.000 come sindaco di oltre 110.000 cittadini.
Ora Formisano, caro capogruppo del partito di maggioranza di Variati, in questo momento in cui sono molti i sacrifici che anche il Comune chiede ai suoi dipendenti, aiuta il tuo e nostro sindaco facendogli capire che non fu solo lui a scegliere la via dell'auto taglio, quando rinunciò a prebende maggiori non sostituendole, neanche, con doppi incarichi.
Aiutalo subito rendendo nota quella lista di decina di lavoratori comunale "più bravi e fortunati" e, se vuoi che veramente «questa vicenda» si possa «chiudere molto prima senza tutti questi problemi», togli dinalmente e insieme al primo cittadino ogni velo (su Fontana e sulle decine di altri doppiolavoristi comunali, sia pure autorizzati) e studia col sindaco un qualche provvedimento per "limitare" l'offesa del "pollo intero per uno e del digiuno per un altro così da fare statisticamente mezzo pollo a testa"!
Anche per il guadagno "non etico" delle decine di sale giochi, anche se «non è vietato dalla legge», questa ammistrazione ha emanato provvedimenti e li difenderà in tribunale.
E, sappilo, di fronte alla lotta ai privilegi non c'è un "ma" che tenga.
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