Kelly Velasquez ha lanciato sulla piattaforma di petizioni Charge .org (clicca qui per aderire) questo appello che si commegta da solo e che condiviamo in pieno: «dopo l'attentato di questo mercoledi a Parigi contro la rivista satirica CHARLIE HEBDO, chiedo che la stampa italiana e mondiale pubblichi giovedì in prima pagina una vignetta emblematica del settimanale colpito come messaggio di solidarietà e protesta contro l'attentato alla libertà di stampa. Mi sono decisa a lanciare questa petizione indignata, addolorata, sconvolta e consternata come giornalista davanti ad un attentato così crudele contro persone che lavorano con la sola arma della satira».
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Le querele temerarie per diffamazione a mezzo stampa, strumento preferito dai potentati e dai grandi gruppi di interesse per impedire che un giornalista svolga inchieste sgradite, stanno per entrare nella nostra legislazione, con il via libera del Senato alla fine di ottobre al ddl sulla diffamazione (peggiorativo, però, per altri versi come quello sull'obbligo di rettifica senza commenti, ndr).
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Carissimi lettori, amici e non, nella notte di Natale 2014, vi facciamo i soliti, ma sempre più sentiti e riconoscenti auguri che vi ripetiamo da 9 anni: VicenzaPiù, capostipite del network di media che ho l'onore di aver fondato e di dirigere, uscì col numero 1 il 25 febbraio 2006 e molti, troppi ne pronosticarono solo 3 uscite prima di lasciare spazio alla (dis)informazione che già allora imperava e che oggi, pur nell'ambito di una crisi diffusa dei vecchi modi di farla, sta devastando ancora di più il diArio quotidiano, ridotto a uan trentina di migliaia di copie vendute, in edicola e non solo :-), in un territorio che è decine di volte numericamente più grande: una copia venduta ogni 26 abitanti circa...
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Togliendo le aree fuori campionato delle Province autonome di Trento e Bolzano, al 30 settembre il Veneto è la regione con il minor tasso di disoccupazione in Italia, pari al 6,7%, sostanzialmente stabile rispetto ad un anno fa, quando era al 6,5%. Non solo. In dodici mesi lo stock degli occupati è cresciuto di 30 mila unità , a 2,1 milioni, dato che sale a 40 mila se si considerano i dipendenti dell’industria, portatisi a 616 mila, dove gli occupati totali passano da 690 a 725 mila, con un’accelerazione senza pari nel Nord Italia.
Fin dal 27 ottobre, il giorno dopo la comunicazione "urbi et orbi" degli esiti dello stress test della BCE su 130 banche europee di primo livello, e anche il 4 novembre Claudio Gatti ha pubblicato sul prestigioso quotidiano di Confindustria nazionale, Il Sole 24 Ore, una serie di analisi "irriguardose" sulla Banca Popolare di Vicenza che ha superato l'esame europeo solo sul filo di lana e dopo una serie di operazioni sul capitale valutate dal giornalista come "perigliose".
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Da Ilario Simonaggio, Segretario generale Filt CGIL Veneto, uno dei non molti sindacalisti, insieme al suo collega vicentino Massimo D'Angelo, attivi sul fronte della denuncia di numerosi casi di cooperative "anomale", riceviamo un intervento volto ad evidenziare un altro fatto dei molti che i nostri media da tempo continuano a rendere noti nel silenzio omertoso della politica, senza l'eco attesa in altri media, tra le scarse le reazioni, dovute, dei sindacati e degli enti appaltanti e, spiace dirlo, con qualche disattenzione talvolta della magistratura inquirente.
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Dopo la balla mediatica del rischio di epidemia di ebola per colpa del S. Bortolo, che Il Giornale di Vicenza cartaceo di mercoledì 5 novembre faceva sua, salvo poi marce indietro del suo direttore, col titolone arraffa copie da tragedia imminente "Altro che ebola. La quarantena è già violata", sul suo portale online lo stesso quotidiano il 14 novembre, forse per avere anche lì qualche utrente in più, sparava un altro dramamatico titolo: "Bomba d'acqua in arrivo. Week end da allerta rossa".
Tempi duri per la carta stampata, anche se da gennaio noi lanceremo, gasatissimi, un "nuovo", rivoluzionario VicenzaPiù su carta. Se Il Gazzettino chiude l'ultima sua redazione nel Vicentino, quella di Bassano, e i suoi collaboratori scriveranno solo "online", Il Giornale di Vicenza non solo non assorbe i lettori altrui ma, in base algli ultimi dati ADS (Accertamento diffusione stamp) tra agosto e settembre 2014 perde altre 2.942 copie al giorno.
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Siamo stati facili profeti: la surreale gestione dei reduci dalle zone colpite da ebola avrebbe ingenerato confusione e, nel peggiore dei casi, psicosi. Così è stato. Con l'aggravante, per pochi, di un abisso di ignoranza e stupidità manifestato dall'accusa a questo giornale di aver raccontato esattamente ciò che è accaduto (clicca qui per il nostro commento).