No al Governatore della Lega in Veneto
Psi Vicenza  Â
La sfida elettorale per il Governo della regione Veneto, è una sfida che va ben oltre il significato amministrativo.
Diffidenza, paura del diverso, dello straniero, dell'immigrato sono tragiche esperienze che molti veneti, italiani hanno subito sulla propria pelle. Diffidenza, paura del diverso, dell'immigrato sono i sentimenti che stanno alla base del consenso che ha finora accompagnato i successi elettorali della Lega.
La vittoria della Lega aprirebbe per il Veneto un periodo di arretratezza culturale prima che politica ed economica.
I Socialisti veneti non possono permettere che ciò avvenga senza spendere tutte le proprie residue forze per impedire che ciò accada.
L'Esecutivo del PSI vicentino è convocato per giovedì 28 gennaio 2010, alle 20,30, presso il centro culturale "C.Colombo" del Villaggio del Sole.
OdG: elezioni regionali; tesseramento; varie.
Luca Fantò
Segretario provinciale PSI Vicenza
Suad Amin ritorna a Padova
Comune di Padova, Al Quds Istituto di Cultura Italo Palestinese, Comunità Palestinese nel Veneto Â
Cresciuta tra Amman, Damasco, Beirut e il Cairo, la palestinese Suad Amiry ha studiato architettura presso l'Università Americana di Beirut e l'Università del Michigan.
Ha conseguito poi un dottorato di ricerca presso l'Università di Edimburgo. Dal 1981 insegna architettura all'Università di Birzeit e vive a Ramallah.
Nel 1991 ha fondato, e da allora dirige, Riwaq Center for Architectural Conservation di Ramallah (http://www.riwaq.org).
Dal 1991 al 1993 è stata membro della delegazione palestinese incaricata di condurre le trattative bilaterali di pace israelo-palestinesi di Washington D.C.
È stata vice-ministro della Cultura nel primo governo dell'Autorità NazionalePalestinese.
Nel 2004 ha vinto il prestigioso premio Ulisse per REPORTAGE con l'assegnazione del
titolo di Commendatore da parte del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Giovedì 04 febbraio 2010 ore 20.45
Sala Diego Valeri a Padova
Suad Amiry presenterà il suo ultimo libro
MURAD MURAD
Quel sabato del 12 maggio 2007, ore 22.10, l'architetta/scrittrice palestinese si traveste da
uomo e compie un viaggio di diciotto ore alla volta di Israele:
«Per scrivere dei 150 mila lavoratori che ne sfamano un milione».
"Mi ci sono voluti due mesi per trovare il coraggio. Credo che quella esperienza mi abbia
cambiato radicalmente la vita, non mi va giù che questi palestinesi siano considerati
lavoratori illegali e clandestini nella loro stessa terra, vengono criminalizzati, gli sparano
addosso, li mettono in prigione mentre cercano solo di dare da mangiare ai loro figli...."
Saranno presenti:
MILVIA BOSELLI Consigliera comunale con delega alle Pari Opportunità e alle Politiche della pace
BETTA TUSSET Scrittrice, converserà con l'Autrice
LUCIA SORBERA Università degli Studi di Milano
Aderiscono all'iniziativa
Mezzaluna Rossa Palestinese, Associazione per la Pace, Donne in Nero, Associazione Ingegneri
Palestinesi, Associazione Forestali senza frontiere. Ass. Per il Mondo, Follow the Women
Carletto (CGIL) attacca il sindaco di Romano
CGIL VicenzaÂ
COMUNICATO STAMPA SU ROMANO D'EZZELINO
La CGIL di Vicenza, in merito alla notizia apparsa sui giornali del 19 gennaio 2010, da cui si apprende che il Comune di Romano d'Ezzelino ha stanziato degli aiuti economici in favore dei soli disoccupati italiani residenti da almeno 3 anni, escludendo così, in modo assolutamente arbitrario, i cittadini migranti residenti in quel Comune, ritiene che, ancora una volta, questo ente locale, come purtroppo già accaduto per i bonus bebè, compia un atto discriminatorio violando l'art. 3 della Costituzione e il D. lgs 215/2003 che attua il principio di parità di trattamento tra autoctoni e migranti.
Denunciamo ancora una volta lo spregio delle norme di convivenza civile da parte del Vicesindaco Massimo Ronchi che, evidentemente, pensa di farsi campagna elettorale fomentando il razzismo e sulle spalle dei lavoratori migranti.
Per quanto riguarda l'affermazione "mandiamo a casa" i lavoratori migranti e che se perdono il lavoro devono "arrangiarsi" ricordiamo che queste parole sono inaccettabili da parte di chi, per il suo ruolo istituzionale, rappresenta un'intera comunità .
E' per noi importante sottolineare che queste scelte politiche minano i rapporti di integrazione e di convivenza civile.
La discriminazione non ha colore, nessuno può sentirsi garantito o superiore ad altri. E' notizia di ieri che i nostri concittadini, che lavorano in Inghilterra, vengono pesantemente discriminati sul salario dalle imprese locali.
Quando, speriamo al più presto, usciremo da questa terribile crisi economico-produttiva questo Veneto avrà bisogno di tutte le risorse umane e professionali, senza guardare alla loro etnia, per poter tornare ad essere quel motore dell'economia che in questi anni ha fatto la differenza.
Per quanto ci riguarda noi staremo in campo con i lavoratori migranti, a tutela della loro dignità , contro ogni forma di razzismo e impegnandoci fin d'ora ad impugnare davanti alla sedi opportune questi atti profondamente discriminatori e lesivi dei diritti umani.
Fabiola Carletto
Segretaria CGIL Vicenza
Contributo affitti: domande entro il 19-2
Contributo affitti 2008 e contributi per prevenire gli sfratti per morosità : pubblicato il bando, domande entro il 19 febbraio
Il Comune di Vicenza ha indetto il bando per l'assegnazione di contributi regionali per le spese di affitto sostenute nell'anno 2008 e per prevenire le situazioni di sfratto per morosità che siano in corso all'atto della presentazione della domanda.
Per partecipare, la domanda va presentata ai Caaf convenzionati oppure inviata per raccomandata con ricevuta di ritorno al Comune di Vicenza - Settore servizi sociali e abitativi - contrà Mure S. Rocco 34 - 36100 Vicenza, entro il 19 febbraio.
Possono fare domanda di contributo per il pagamento del canone di locazione i cittadini residenti nel Comune di Vicenza in possesso dei requisiti dettagliatamente indicati nel bando, tra cui l'Isee fsa, cioè l'indicatore della situazione economica equivalente ai fini del fondo sostegno affitti, non superiore a 14 mila euro. I
 cittadini extracomunitari devono inoltre essere in possesso del certificato storico di residenza attestante la residenza continuativa al momento della presentazione della domanda di 5 anni nella Regione Veneto o di 10 anni in Italia. Tale condizione può essere posseduta anche solo dal coniuge.
Quest'anno inoltre possono richiedere un contributo anche coloro che, alla data di presentazione della domanda, abbiano ricevuto una raccomandata o decreto ingiuntivo con minaccia di sfratto per morosità . In questo caso le mensilità di morosità reclamate nell'ultima minaccia di sfratto non devono essere inferiori a 3 né superiori a 12 e il limite Isee fsa non deve superare i 17 mila euro.
Gli interessati possono ottenere consulenza e presentare on line la domanda rivolgendosi ai Caaf convenzionati con il Comune di Vicenza, che sono autorizzati a riscuotere soltanto le spese di istruttoria pari a 1 euro. In tal caso è necessario prenotare telefonicamente l'appuntamento e presentarsi con tutta la documentazione in originale richiesta.
Il bando integrale e l'elenco dei Caaf convenzionati sono in distribuzione al Settore servizi abitativi di contrà Mure S. Rocco 34 (dove si può chiedere anche il modulo per l'eventuale invio della domanda per raccomandata), nelle circoscrizioni comunali e ai servizi sociali di zona oppure possono essere scaricati dal sito www.comune.vicenza.it nella sezione Primo piano.
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Migranti: regole, diritti, doveri
Primo lunedì del mese
Lunedì 1 Febbraio 2010 - ore 20.30
presso Cooperativa Insieme, via B. Dalla Scola 253, Vicenza
(parcheggio adiacente: si raccomanda puntualità )
Migranti: regole, diritti, doveri
di una società che si vuole civile
Ne parliamo con
Gabriele Del Grande
studioso delle migrazioni, blogger di Fortress Europe e collaboratore di varie testate,
autore di Mamadou va a morire (2007) e Roma senza fissa dimora (2009).
Enrico Varali
avvocato, referente veneto dell'Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione (ASGI)
Rappresentanti delle associazioni di immigrati
e operatori del settore
CHI SIAMO
Il primolunedìdelmese è la più longeva esperienza nel suo genere nella città del Palladio: dall'Aprile del 1998 abbiamo, infatti, realizzato oltre un centinaio di incontri di riflessione su tematiche di attualità ed assemblee di coordinamento. Ingredienti di base della nostra proposta formativa alla cittadinanza sono: la qualità degli interventi; l'approfondimento delle problematiche e la ricerca di soluzioni concrete alle stesse; l'apertura al confronto, la curiosità intellettuale e il pluralismo socioculturale (non necessariamente il punto di vista dei relatori rappresenta quello dei promotori); i toni pacati del dibattito, lontani anni luce da certi programmi televisivi; lo stile partecipativo, la consapevolezza della responsabilità sociale, il senso etico del nostro impegno.
Il pldm (abbreviato) non è una nuova associazione, non ha tessere, né statuti, ma semplici regole condivise dai partecipanti. Pur restando aperto al contributo di tutti, esso è frutto di un coordinamento ad hoc di varie realtà , impegnate nella costruzione di una società più giusta e umana, nella salvaguardia dell'ambiente, nella solidarietà e cooperazione internazionali, nella difesa dei diritti umani e civili, nella lotta per la pace nel mondo.
Promuovono il pldm: Alternativa Nord-Sud per il XXI secolo (coordinamento); Gruppo Italia 81 di Amnesty International; CGIL; CISL; Granello di Senape; LEGAMBIENTE, circoli di Vicenza e Parco del Retrone; Loma Santa (Terra Promessa); ProgettoMondo MLAL; Progetto Sulla Soglia (Rete Famiglie Aperte, Cooperativa Sociale Tangram, Cooperativa Sociale Insieme); Gruppo Sud-Nord Araceli.
Continua a leggereSciopero degli stranieri
Primo Marzo 2010Â Â Â Â Â Â
Stranieri non tanto dal punto di vista anagrafico, ma perché estranei al clima di razzismo che avvelena l'Italia del presente. Autoctoni e immigrati, uniti nella stessa battaglia di civiltà . Domenica 17 gennaio, in coincidenza con la Giornata internazionale del migrante, abbiamo presentato ufficialmente il manifesto programmatico del movimento Primo Marzo 2010, una giornata senza di noi. Eccolo!
«Primo Marzo 2010, una giornata senza di noi è un collettivo non violento che riunisce persone di ogni provenienza, genere, fede, educazione e orientamento politico.
Siamo immigrati, seconde generazioni e italiani, accomunati dal rifiuto del razzismo, dell'intolleranza e della chiusura che caratterizzano il presente italiano.
Siamo consapevoli dell'importanza dell'immigrazione (non solo dal punto di vista economico) e indignati per le campagne denigratorie e xenofobe che, in questi ultimi anni, hanno portato all'approvazione di leggi e ordinanze lontane dal dettato e dallo spirito della nostra Costituzione.
Condanniamo e rifiutiamo gli stereotipi e i linguaggi discriminatori, il razzismo di ogni tipo e, in particolare, quello istituzionale, l'utilizzo stumentale del richiamo alle radici culturali e della religione per giustificare politiche, locali e nazionali, di rifiuto ed esclusione.
Ricordiamo che il diritto a emigrare è riconosciuto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e che la storia umana è sempre stata storia di migrazioni: senza di esse nessun processo di civilizzazione e costruzione delle culture avrebbe avuto luogo. La violazione di questo e di altri diritti fondamentali danneggia e offende la società nel suo complesso e non solo le singole persone colpite.
Vedere negli immigrati una massa informe di parassiti o un bacino inesauribile di forza lavoro a buon mercato rappresentano, a nostro avviso, impostazioni immorali, irrazionali e controproducenti. La parte preponderante degli immigrati presenti sul territorio italiano lavorano duramente e svolgono funzioni essenziali per la tenuta di una società complessa e articolata come la nostra. Sono parte integrante dell'Italia di oggi.
La contrapposizione tra «noi» e «loro» , «autoctoni» e «stranieri» è destinata a cadere, lasciando il posto alla consapevolezza che oggi siamo «insieme», vecchi e nuovi
cittadini impegnati a mandare avanti il Paese e a costruirne il futuro.
Vogliamo che finisca, qui e ora, la politica dei due pesi e delle due misure, nelle leggi e nell'agire delle persone.
Il nostro primo obiettivo è organizzare per il 1° marzo 2010 una grande manifestazione non violenta dal respiro europeo, non solo con la Francia che con la Journée sans immigrés, 24h sans nous ci ha ispirato, ma anche con la Spagna, la Grecia e gli altri Paesi che si stanno viavia attivando. Vogliamo stimolare insieme a loro una riflessione seria su cosa davvero accadrebbe se i milioni di immigrati che vivono e lavorano in Europa decidessero di incrociare le braccia o andare via.
Il 1° marzo faremo sentire la nostra voce in modi diversi, che saranno definiti, di concerto con i comitati territoriali, in base alla concreta praticabilità e all'efficacia.Non ci precludiamo nessuno strumento, ma agiremo sempre nel rispetto della legalità e della non violenza».
Emilio Franzina presenta L'America gringa
sabato 16 gennaio 2010
"Il libro nel bicchiere"
ospita
Emilio Franzina (storico vicentino)
che presenta
L'America gringa. Storie italiane d'immigrazione tra Argentina e Brasile
alle ore 16.30
presso il ristorante El Bagareo a Voltabarozzo via Piovese 142, Padova
Si parla dei rapporti tra storia, memoria e vincoli culturali o identitari dei tanti "taliani" approdati fra Otto e Novecento nella Merica gringa e gaucha. Inoltre: della rilevanza del business dell'emigrazione transoceanica, del groviglio d'interessi economici e armatoriali cresciuto a ridosso dell'industria dei trasporti marittimi, dei processi di colonizzazione agricola e della xenofobia anti-italiana in Brasile e in Argentina a fine Ottocento.
Ingresso libero
Rassegna di autori realizzata in collaborazione con
Ass. Alvise Cornaro e I Nuovi Samizdat
Per info:
C.d.Q. 4 Sud-Est
Ufficio Segreteria
Via F. G. D'Acquapendente n. 50/a
Tel. 049-8808022 - Tel. e Fax 049-8807982
Rosarno chiama, Vicenza risponde!
Riceviamo da Rete Migranti Vicenza
Di fronte ai fatti di grave conflitto sociale che ancora una volta hanno sconvolto in questo periodo il tessuto sociale della cittadina calabrese di Rosarno e ferito il comune sentimento di umanità di gran parte della popolazione italiana migrante e nativa, desideriamo esprimere la nostra vicinanza e il nostro appoggio morale ai fratelli lavoratori agricoli protagonisti di una protesta tanto dura quanto comprensibile. Fin dagli anni ‘90 la sopravvivenza dell'agricoltura della zona è stata garantita dal lavoro di migliaia di migranti, soprattutto africani, che hanno accettato condizioni di sopravvivenza e di lavoro equivalenti ad una vera forma di riduzione in schiavitù.
Inciviltà, integrazione, Rosarno ...
Roberto Ciambetti
Inciviltà è termine strettamente connesso all'idea di città : incivilis, in latino, è colui che non è cittadino, non usa modi urbani. L'inciviltà mette a rischio la convivenza garantita nella città dal rispetto di regole condivise. Il senso di insicurezza nasce da una serie di comportamenti, talvolta non necessariamente illegali o illeciti, che vengono interpretati dai cittadini come un segno dell'indebolimento dell'ordine sociale e dell'assenza di controllo delle istituzioni.
Ecco che la cura degli spazi urbani e il rispetto delle regole del vivere quotidiano diventano un momento qualificante, perché la rigenerazione delle comunità locali, la loro rivitalizzazione e attivazione, sono i grandi strumenti per prevenire il crimine e ridurre la paura del crimine. Solo all'interno di contesti solidi, vivibili di giorno come di notte, sicuri, il cittadino costruisce quel tessuto fatto di relazioni, rapporti, affetti, sentimenti che costituisce la vera materia di cui sono fatte le nostre città . Per questo diciamo che la sicurezza non è faccenda che riguarda solo le strutture deputate, Forze dell'Ordine e magistrati, ma riguarda noi tutti ed esige rigore: bisogna essere intolleranti, cioè chiedere, esigere, il rispetto delle regole, di tutte le regole, a partire da quelle minute, le più banali.
Come si vede, l'intolleranza verso ogni forma di devianza incivile è cosa ben diversa, profondamente diversa, dallo spaesamento o stress culturale che si vive nel confronto con culture, modi di vita, abitudini diverse dalle nostre. Questa distinzione è ben conosciuta in Veneto, dove i terzo o quarto mondisti, gli immigrati di qualunque etnia o fede, sono non solo bene integrati ma in numero ben superiore a quello di altre aree del Paese che solo oggi, e solo sotto la spinta di fatti di cronaca delittuosa, comprendono come non si possa liquidare con poche irrisorie battute problematiche i temi che da anni la Lega pone come prioritari: quando dicevamo che la clandestinità era un serbatoio per la malavita organizzata come per la delinquenza terroristica, venivamo puntualmente irrisi o criticati pesantemente, fino ad essere bollati per razzisti. Si pensi anche solo alla violenza con cui furono bollate le iniziative di pattugliamento delle frontiere marine nella scorsa estate. Oggi, davanti ad una emergenza drammatica come quella emersa in Calabria, dove è chiaro il ruolo svolto dalla ‘ndrangheta nella rivolta di poveri disperati (che, si badi, non si sono rivoltati contro i loro aguzzini-schiavisti), parte della politica trova ulteriore occasione di scontro con dichiarazioni dure contro il governo e finanche con manifestazioni e cortei antigovernativi organizzati dalla sinistra.
Anche così si è incivili, ci si pone fuori dalle norme della città , le quali dicono che davanti ai grandi problemi che angustiano una società , bisogna saper dare una risposta comune. In caso contrario c'è da chiedersi a chi giovi veramente questa situazione: la cultura di una malintesa tolleranza ha spianato la strada all'indebolimento dell'ordine pubblico. Riscoprire l'intolleranza, cioè pretendere il rispetto delle norme comuni, far rispettare queste norme e applicare le giuste sanzioni per chi infrange la regola, non è un passo indietro, ma una conquista. Nè è faccenda di destra o di sinistra, ma di intelligenza e di diritto. E' la conquista della civiltà , la differenza tra il vivere nella città del diritto o nella foresta dove vige la legge del più forte.
Roberto Ciambetti
Capogruppo regionale
Liga Veneta - Lega Nord
Ciambetti polemizza con De Poli su Zaia
"Sull'agricoltura nel Meridione, l'eredità della DC sono i fatti di Rosarno"
Dopo le dichiarazioni dell'on. De Poli nei confronti del Ministro Zaia il presidente del gruppo regionale della Lega Nord Roberto Ciambetti dichiara : "Sull'agricoltura nel Meridione, l'eredità della DC sono i fatti di Rosarno"
"Quanto esploso in questi giorni è il risultato di un "caporalato" mai estirpato"
Roberto Ciambetti, capogruppo regionale del Carroccio veneto, interviene sulle dichiarazioni dell'esponente dell'Udc:
"L'onorevole De Poli appartiene ad una storia politica, quella della Democrazia Cristiana, che per sessanta anni ha tollerato una gestione illegale dell'agricoltura nel Sud Italia; non di meno il suo attuale partito è fortemente radicato nel Sud".
"Il ‘caporalato' del Meridione è un male antico, che gli uomini della ‘Balena Bianca' non hanno avuto la forza ed il coraggio di estirpare ed ora i risultati sono sotto gli occhi di tutti nei fatti di Rosarno - ha commentato Ciambetti - . Mi chiedo dunque con quale coraggio l'uomo democristiano abbia il coraggio di attaccare l'attuale Ministro dell'Agricoltura, Luca Zaia, che deve fronteggiare una eredità che ora non è più affare solo della politica, ma anche delle Forze dell'Ordine".
Ha proseguito il leghista berico:
"Se le stesse leggi del Secondo Dopoguerra hanno funzionato al Nord, lo si deve unicamente proprio alla cultura ed allo spirito di sacrificio della gente che lo abita: al Sud, purtroppo, la popolazione è rimasta a coltivare una ‘terra di nessuno' tollerata proprio dagli uomini d'oro della DC".
"Gli esempi concreti sono dati - per esempio - dalla distribuzione dei voucher per la vendemmia, distribuiti in tutte le regioni del Nord, Emilia Romagna compresa, in maniera capillare e trasparente, mentre al Sud ciò non avviene. E' il sistema meridionale ad essere malato, mentre lungo la "via del Po'" assistiamo ad ottimi esempi di agricoltura ed integrazione, come nel caso della comunità indiana di Mantova che si occupa della mungitura delle mucche da latte"
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