Pubblicato il 29 marzo 2017 alle 21.20, aggiornato il 20 aprile alle 22.35. Abbiamo intervistato in anteprima nazionale assoluta per VicenzaPiùTv, la nostra tv streaming con un palinsesto sempre più ricco e qualificato, Andrea Greco e Franco Vanni, due colleghi de "la Repubblica" autori di "Banche impopolari" che racconta in 215 pagine (edizioni Mondadori, 19 euro, versione Kindle 9.99 euro) le storie e le ragioni dei drammi che hanno colpito oltre 500.000 soci delle banche popolari italiane, non solo quelle venete, che negli ultimi anni hanno almeno dimezzato il valore delle loro azioni in Borsa e in Veneto hanno visto azzerare di fatto il valore dei propri titoli, ultime transazioni a parte. Per noi, autori del libro testimonianza "Vicenza. La città sbancata", citati da Greco e Vanni in "Banche impopolari" tra i pochi che hanno capito per tempo e raccontato prima del flop quello che stava avvenendo soprattutto a Vicenza, è stato un onore prima annunciare a marzo il libro e poi intervistare ieri, mercoledì 19 aprile, due autori in collegamento su Skype dalla redazione di Repubblica a Milano.
Con la "ricapitalizzazione precauzionale" della Banca Popolare di Vicenza, il suo nuovo proprietario, lo Stato, dovrà nominarne i vertici. Achille Variati, che pure ha un curriculum da sindaco, presidente della provincia di Vicenza e dell'Upi, oltre che da membro della Cassa Depositi e Prestiti, ha assunto ad abundantiam un personal trainer di calcetto...
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Pubbicato alle 13.94 del 12 aprile 2017, aggiornato alle 20.08 del 12, alle 19.10 del 17 aprile e alle 8.56 del 18 aprile. Il futuro del Vicenza Calcio resterà tutto da scrivere o, anche, riscrivere se si cancellerà oltre un decennio di insulti a quel cuore biancorosso che l'era targata dal duo Sergio Cassingena e Danilo Preto, il gatto e la volpe che hanno ferito a morte anche il gruppo Sisa badando solo ai propri interessi (e ceh interessi!), ha dissanguato lasciando ad Alfredo Pastorelli e al suo bluff da falso mecenate il compito di espiantarlo per trarne gli ultimi guadagni. Questo è quanto premettiamo all'articolo scritto solo 5 giorni fa e che, dopo la sconfitta di lunedì di pasquetta, che si vorrebbe far pagare a Pierpaolo Bisoli, l'ennesimo salvatore da buttare nel cestino e da scambiare con un altro neanche fosse una figurina, andrebbe riletto con ancora maggiore attenzione perchè tutti capiscano quello che è successo e che sta per compiersi.
Pubblicato il 16 aprile, aggiornato il 18 alle 8.30. Gli alberghi della catena padovana Boscolo Hotel, ma non il suo marchio, diventeranno di proprietà del fondo internazionale Varde che il brand Boscolo lo userà in franchising, grazie a un'operazione, assistita da Mediobanca, che consente alla famiglia Boscolo di riscuotere 150 milioni di euro dopo che Varde aveva affrontato nei mesi scorsi anche l'acquisto del debito di Boscolo con Unicredit e Banco Popolare, due delle banche verso cui il gruppo era esposto pagandolo 210 milioni su 240 nominali. Tra le banche c'erano (ci sono?) anche Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (l'abbiamo scritto recentemente qui per BPVi e in passato anche per Veneto Banca), a cui erano state date in pegno dai Boscolo tutte le proprie azioni e che speriamo siano rientrate almeno in parte dell'esposizione.
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Pubblichiamo la circolare n. 53 inviata la scorsa settimana da Codacons Veneto a firma del suo presidente avv. Franco Conte per informazione ai suoi collaboratori e ai suoi associati che, oltre a vari interessanti punti trattati, "attenziona" sulle azioni di diffida e messa in mora attivabili dai soci di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca nei confronti delle rispettive società di revisione KPMG spa e PricewaterhouseCoopers spa, nei cui confronti, comunque, era stata deliberata dalle singole assemblee una "azione di responsabilità " che ad oggi, per quanto noto, risulta non attivata in entrambi i casi. Ricevuta la comunicazione abbiamo chiesto a BPVi il motivo del "presunto" ritardo e ci è stata fornita una motivazione.
Per Veneto Banca l'unica associazione d'Italia che ha avuto accesso agli atti della Procura della Repubblica è stata l'associazione "Ezzelino III da Onara" presieduta da Patrizio Miatello ed assistita congiuntamente dal Prof. Avv. Rodolfo Bettiol e dal Tributarista Loris Mazzon, grazie al progetto Plurimo Penale dei Soci Risparmiatori Bettiol/Mazzon/Miatello attuato dal 18 ottobre 2016. L'associazione ci invia a tal riguardo una nota che pubblichiamo in cui si afferma che l'eco nazionale del fatto che sia l'unica ad avere copia integrale di tutte le oltre 89.500 pagine dell'indagine, a differenza dei più prestigiosi studi d'Italia, "ha accelerato il corso degli eventi e ancora una volta ha portato Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca a una serie di reazioni nei confronti degli ex vertici, in linea con il progetto Plurimo Penale Soci Giustizia Risparmiatori Bettiol/Mazzon/Miatello tutti eventi unici nella storia". La nota poi prosegue come di seguito.
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Se Lillo Aldegheri su Il Corriere del Veneto di venerdì scorso, edizione di Verona (vedi articolo a seguire), esplicita oltre alla "freddezza" del PD locale i ben noti motivi complessivi della possibile mancata approvazione rapida della fusione tra AIM Vicenza e AGSM Verona (tempi troppo stretti per decidere con un voto per un Consiglio comunale non informato con adeguati documenti, come quello di Vicenza, con 19 consiglieri pro Tosi e 18 contro e per giunta in via di scioglimento il 26 aprile visto che per l'11 giugno sono in programma le elezioni per rinnovare sindaco e amministrazione comunale), anche a Vicenza non mancano le voci critiche all'interno proprio della maggioranza. A dirlo chiaramente è Giovanni Rolando, CooRetrdinatore regionale ReteDem Veneto, che lamenta, da un lato, l'assenza di una guida regionale del Pd e l'inesistenza, dall'altro, di una politica di sistema della Regione Veneto.
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Come Coordinatore Provinciale dei Rappresentanti d'Istituto ritengo che la bufera politica sul caso della professoressa trans FTM (come giustamente puntualizzato dal comunicato di Arcigay) dell'istituto Rossi di Vicenza sia esagerata. L'assessore regionale Elena Donazzan dimentica che le uniche persone capaci di giudicare l'insegnamento dei docenti sono gli studenti e altri colleghi. Troppo spesso gli studenti non sono presi in causa ed invece dovrebbero essere proprio loro ad esser interpellati per primi sul giudizio dei docenti. Questa professoressa era benvoluta dai ragazzi, con una buona condotta e i giudizi che persone esterne (come può essere l'Assessore) possono fare, non hanno abbastanza materiale per giudicare la condotta della professoressa. I problemi su cui soffermarsi sono ben altri, il bullismo in primis.
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«Anche dopo che il fondo Atlante aveva acquisito il controllo della banca, dopo un anno dal suo allontanamento e nonostante si trovasse agli arresti domiciliari con l'accusa di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza della Banca d'Italia e di Consob, Vincenzo Consoli, ex amministratore delegato e poi direttore generale, stava progettando di riprendersi il controllo di Veneto Banca. Dopo il suo allontanamento avrebbe continuato a "gestire" un gruppo di dirigenti a lui fedeli. Lo scrive, nero su bianco, la Cassazione, nelle motivazioni depositate giovedì in cui spiega perchè lo scorso 16 dicembre ha confermato il mantenimento degli arresti domiciliari scattati ad agosto a carico di Consoli, in relazione alla sussistenza del rischio di reiterazione dei reati e di inquinamento probatorio»: così scrive oggi su Il Sole 24 Ore Katy Mandurino dopo la sentenza ricevuta in tempo reale.
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"L'azione revocatoria verso gli ex vertici BPVi sarà presentata dopo Pasqua": lo afferma Nicola Brillo su Il Mattino di Padova e a riferirne èVeneziePost. Il collega scrive che "A preoccupare sono i repentini passaggi di proprietà che hanno visto protagonisti l'ex presidente Gianni Zonin e l'ex direttore generale Samuele Sorato. Molti dei quali sono avvenuti durante i difficili mesi del crollo delle azioni dell'istituto. Dall'istituto di via Battaglione Framarin non viene però confermata l'azione. La banca presieduta oggi da Gianni Mion ha chiesto un risarcimento danni patrimoniali e di immagine, a 32 ex manager per 2 miliardi". Brillo, ripercorrendo le vicende che hanno portato ad arrivare a tale somma, ricorda che Zonin, "il 6 dicembre scorso, ha depositato tramite i suoi legali un atto di citazione contro la banca, gli ex dirigenti Sorato e Giustini e quattro compagnie assicurative" che abbiamo pubblicato integralmente in esclusiva qui su VicenzaPiù mercoledì 22 marzo scorso.
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