Alla presentazione de "Il Grande Imbroglio"di Stefano Righi, si apre il dibattito sui grandi e piccoli imbrogli che hanno coplito i vicentini presenti in sala, che questa volta hanno avuto ben più di 3 minuti a loro disposizione per parlare davanti ad un' "assemblea". Indignazione, rabbia e una domanda ricorrente: "Come siamo giunti fino a questo punto?" La fiducia dei più è riposta nella magistratura, ma c'è anche chi come Pietro Andrein di Federconsumatori e Franco Conte di Codacons parla ancora di speranza: "Siamo partiti come popolo di pecore e ne usciremo come popolo di leoni!".
È in dirittura d’arrivo l’aumento di capitale da 1,5 miliardi della Popolare di Vicenza, nonostante le condizioni di mercato non facili in particolare per le banche. Unicredit, unico garante dell’operazione, avrebbe infine sciolto le riserve sul collocamento. Tecnicamente ciò è avvenuto con l’estensione della garanzia sull’inoptato dal 30 aprile a metà maggio. Il 18 aprile dovrebbe esserci l’avvio del collocamento, una volta ottenuto l’ok Consob al prospetto, con la quotazione il 3 maggio. (Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo)
Continua a leggere
«Gli incontri che si stanno succedendo con il ministro Padoan e il presidente del Consiglio sono finalizzati a trovare una soluzione il più possibile di sistema». Parola del viceministro dell’Economia, Enrico Zanetti, che ha chiarito ieri come, dopo il summit fra i numeri uno (il premier Matteo Renzi, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, nonchè gli ad delle tre maggiori banche italiane, i vertici di Cdp e il presidente dell’Acri) il compito di arrivare al dettaglio delle soluzioni concrete spetti ai tecnici e i lavori siano in corso. «Facciamoli adesso lavorare» è dunque il consiglio del vice ministro. (Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo)
Continua a leggere
«Gli incontri che si stanno succedendo con il ministro Padoan e il presidente del Consiglio sono finalizzati a trovare una soluzione il più possibile di sistema». Parola del viceministro dell’Economia, Enrico Zanetti, che ha chiarito ieri come, dopo il summit fra i numeri uno (il premier Matteo Renzi, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, nonchè gli ad delle tre maggiori banche italiane, i vertici di Cdp e il presidente dell’Acri) il compito di arrivare al dettaglio delle soluzioni concrete spetti ai tecnici e i lavori siano in corso. «Facciamoli adesso lavorare» è dunque il consiglio del vice ministro.
Continua a leggere
Insolita la presentazione del libro “Il Grande Imbroglio - Come le banche si prendono i nostri risparmi†di Stefano Righi, giornalista de Il Corriere della Sera, tenutasi ieri presso i chiostri di S. Corona (e di cui vi proponiamo qui la registrazione integrale di VicenzaPiu.Tv rinviando a fra poco anche il video con il dibattito in sala, ndr). Protagonista principale, vista la location, è stato lo scandalo finanziario della BPVi che sin da subito è stata citata dai relatori e che interessava i presenti, vittime o indignati spettatori della vicenda degli ultimi anni. A fare da padrone di casa c'era l'autore e l'evento è Giovanni Coviello, Direttore Responsabile di VicenzaPiù, che in una breve introduzione ha accennato al lavoro mediatico e di indagine sulla Popolare svolto dalla propria testata giornalistica sin dal 2010 e volto ad avvisare, spesso in completa solitudine, i vicentini che qualcosa stava andando per il verso sbagliato.
«Caro Gianni Zonin, prenda esempio da Zaccheo nel Vangelo: restituisca un po’ dei suoi soldi a chi ne ha persi tanti per colpa sua». Con una lunga lettera sul bollettino parrocchiale, il parroco di Ospedaletto don Marco Bedin nei giorni scorsi si è rivolto all’ex presidente di Banca Popolare di Vicenza, e prendendo spunto dal racconto evangelico in cui Zaccheo, su invito di Gesù, donà metà dei suoi averi ai poveri, il parroco ha apertamente chiesto all’ex banchiere di fare altrettanto.(Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo)Continua a leggere
Tutti puntuali alle 9 di mattina si sono presentati a Palazzo Chigi. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il governatore di Banca d’Italia Ignazio Visco, i vertici di Cassa depositi e prestiti Claudio Costamagna e Fabio Gallia, i capi delle due maggiori banche italiane Federico Ghizzoni (Unicredit) e Carlo Messina (Intesa Sanpaolo), il presidente dell’associazione delle Fondazioni bancarie Giuseppe Guzzetti, l’ad di Mediobanca Alberto Nagel e Victor Massiah, ceo di Ubi Banca, la popolare bergamasca al centro del risiko bankario. Matteo Renzi li ha intrattenuti per qualche minuto all’inizio, poi a portare la croce è rimasto solo Padoan. (Leggi in rasssegna stampa il resto dell'articolo)
Continua a leggere
Tutti puntuali alle 9 di mattina si sono presentati a Palazzo Chigi. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il governatore di Banca d’Italia Ignazio Visco, i vertici di Cassa depositi e prestiti Claudio Costamagna e Fabio Gallia, i capi delle due maggiori banche italiane Federico Ghizzoni (Unicredit) e Carlo Messina (Intesa Sanpaolo), il presidente dell’associazione delle Fondazioni bancarie Giuseppe Guzzetti, l’ad di Mediobanca Alberto Nagel e Victor Massiah, ceo di Ubi Banca, la popolare bergamasca al centro del risiko bankario. Matteo Renzi li ha intrattenuti per qualche minuto all’inizio, poi a portare la croce è rimasto solo Padoan.
Continua a leggere
"Il grande imbroglio", libro di Stefano Righi, giornalista de Il Corriere della Sera, che indaga il "comportamento" e la crisi delle banche, anche quelle venete, ha attirato più di 70 persone nella sala conferenze dei Chiostri di Santa Corona. Introduce il dibattito Giovanni Coviello, direttore responsabile di VicenzaPiù, affiancato dal sopra citato Stefano Righi e dall'avvocato Tonino De Silvestri, già magistrato della Corte di Cassazione. Un dibattito su un tema caldo che oggi non lascia indifferente praticamente nessuno, visto che, come dice Righi, a Vicenza un abitante su quattro (almeno una persona a famiglia) ha azioni nella nota Banca Popolare di Vicenza.Â
Continua a leggere
"Egregio direttore, una diversa e nuova azione di responsabilità andrebbe proposta nei confronti del nuovo cda. Con il tergiversare con la azione di responsabilità verso i vecchi amministratori ha creato un enorme danno di immagine e conseguentemente di fiducia nella banca. Prova ne siano gli 8 miliardi di raccolta fuggiti a dicembre (un quarto del totale, è stato detto) e le difficoltà circa l’aumento...".