Rassegna stampa | Categorie: Banche

BPVi, Unicredit estende la garanzia e Iorio incontra il Cda. Zanetti: facciamo lavorare i tecnici

Di Rassegna Stampa Giovedi 7 Aprile 2016 alle 09:36 | 0 commenti

ArticleImage

«Gli incontri che si stanno succedendo con il ministro Padoan e il presidente del Consiglio sono finalizzati a trovare una soluzione il più possibile di sistema». Parola del viceministro dell’Economia, Enrico Zanetti, che ha chiarito ieri come, dopo il summit fra i numeri uno (il premier Matteo Renzi, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, nonchè gli ad delle tre maggiori banche italiane, i vertici di Cdp e il presidente dell’Acri) il compito di arrivare al dettaglio delle soluzioni concrete spetti ai tecnici e i lavori siano in corso. «Facciamoli adesso lavorare» è dunque il consiglio del vice ministro.

Intanto, sul progetto in gestazione la consegna del silenzio a livello istituzionale sembra totale, se è vero che il presidente dell’associazione delle fondazioni bancarie, Giuseppe Guzzetti, non ha portato neanche all'attenzione del consiglio d’amministrazione dell’Acri, riunitosi ieri a Roma, i contenuti dell’incontro di lunedì a Palazzo Chigi.
Guzzetti, spiegano infatti fonti finanziarie, non ha discusso delle ipotesi né in maniera formale né informale. Ma tra alcuni enti sembrano intanto serpeggiare i dubbi sulla rischiosità e sulla redditività di un intervento in uno o in entrambi i fondi allo studio del governo.
Secondo quanto è trapelato martedì sera, infatti, il Governo potrebbe muoversi,allo scopo di garantire che vadano a buon fine i necessari aumenti di capitale anche in condizioni di mercato avverse e di accelerare lo smaltimento dei non performing loans, lungo tre direzioni: varare un decreto che anticipi alcuni elementi della riforma delle procedure fallimentari e favorire la nascita di due nuovi fondi, uno per il supporto ad operazioni di aumento di capitale delle aziende di credito che ne hanno bisogno per tornare in linea con i requisiti prudenziali, l’altro per trasferirvi le sofferenze di qualità inferiore insieme a immobili di proprietà delle banche come garanzia, con un azionariato costituito da operatori italiani sia privati che pubblici (si veda l’altro articolo in pagina).
Il dossier più urgente resta quello della Popolare di Vicenza, alla vigilia di un aumento da 1,75 miliardi che - viste le condizioni di mercato, particolarmente avverse per le banche italiane - rischia di finire in parte inoptato o comunque di avvenire a prezzi bassissimi. Il veicolo allo studio punta ad arginare entrambi questi rischi, ma la novità emersa ieri che dovrebbe trovare conferma oggi è il prolungamento della garanzia (per ora integrale) da parte di UniCredit: in piazza Gae Aulenti oggi alle 12 è convocato il consiglio e senz’altro il ceo Federico Ghizzoni farà il punto, ma secondo quanto emerga da diverse fonti vicine al dossier si opterebbe per un’estensione della garanzia di due settimane, ovvero dal 30 aprile fino a metà maggio, permettendo così di far decollare l’operazione. Con la mossa dell’istituto guidato da Federico Ghizzoni, oggi partirà la fase di pre-marketing, mentre il via libera della Consob alla pubblicazione del prospetto - magari dopo qualche integrazione - è atteso alla fine della settimana prossima. Salvo intoppi la sottoscrizione dell’aumento partirà nella settimana del 18 aprile e la quotazione a Piazza Affari il 3 maggio.
Anche a Vicenza oggi è giorno di cda. All’ordine del giorno, questioni tecniche ovviamente collegate all’operazione in via di lancio. L’obiettivo del Ceo Francesco Iorio è che gli attuali soci della vicentina sottoscrivano il 45% dell'offerta. Un altro 5% è destinato al pubblico 'retail' e la restante parte a investitori istituzionali. A curare il collocamento in vista dell'Ipo ci sono, oltre a UniCredit, Bnp Paribas, Deutsche Bank, Jp Morgan e Mediobanca. Una quota finirà al veicolo banche-fondazioni-Cdp? Può darsi. Certo è che se Vicenza sarà il banco di prova del nuovo veicolo, seguirà poi l’operazione simile di Veneto Banca a giugno e a chiudere l'aumento da un miliardo del Banco Popolare (-3,38% )per convolare a nozze con la Bpm (-1,39%). Tra i dossier sul tavolo ci sarebbero anche alcune banche minori e, sullo sfondo, anche Mps.
Il ministro Padoan, ieri in visita a Milano per il Salone del risparmio, non ha commentato gli sviluppi delle trattative, limitandosi a spiegare che le riforme del governo «tendono a rafforzare il sistema del credito e a lasciare alle spalle l'eredità dolorosa di tre anni di recessione».
Di Rossella Bocciarelli, da Il Sole 24 Ore


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network