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Aggiornamenti mercato: Milano positiva con Bpm e Banco, male Moncler

ArticleImage Borsa Milano positiva, bene Bpm e Banco. Piazza Affari +1,2%, bene Azimut (+4,1%), male Moncler (-2,1%) Continua in positivo la giornata di scambi per Piazza Affari, che a metà seduta guadagna l'1,2%. Tranne Mediolanum (-1,9%), i titoli delle banche sono tutti in crescita, con Unicredit che sale dell'1,7%. A trascinare la Borsa Italiana sono Banco Popolare (+5,6%), Bpm (+4,2%) e Ubi, sospesa al rialzo e rientrata negli scambi a +6,7%. Fuori dal settore creditizio, Moncler (-2,1%) maglia nera del listino, mentre Azimut guadagna il 4,1%.

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Veneto Banca, alle fusioni ci pensa Carlotta De Franceschi. Intanto a Roma la Banca incontra i consumatori

ArticleImage Veneto Banca, fusioni in mano a De Franceschi. Mentre sulle conciliazioni vertice già oggi a Roma. Si arricchisce di nuovi elementi il quadro delle decisioni prese dal cda dell’ex popolare l’altro ieri, a partire dal riassetto di vertice, seguito alla lettera Bce che raccomandava di non modificare la leadership del progetto Serenissima (aumento di capitale e Borsa) e i poteri del direttore generale. Indicazione a cui il cda guidato da Stefano Ambrosini ha risposto con decisioni comunicate l’altra sera in una nota. Che specifica di non aver delegato «a nessun consigliere diverso dal direttore generale né poteri gestori o di spesa» così come di aver confermato allo stesso Cristiano Carrus, «la conduzione del progetto Serenissima». Leggi in rassegna stampa l'articolo completo

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Veneto Banca, alle fusioni ci pensa Carlotta De Franceschi. Intanto a Roma la Banca incontra i consumatori

ArticleImage Veneto Banca, fusioni in mano a De Franceschi. Mentre sulle conciliazioni vertice già oggi a Roma. Si arricchisce di nuovi elementi il quadro delle decisioni prese dal cda dell’ex popolare l’altro ieri, a partire dal riassetto di vertice, seguito alla lettera Bce che raccomandava di non modificare la leadership del progetto Serenissima (aumento di capitale e Borsa) e i poteri del direttore generale. Indicazione a cui il cda guidato da Stefano Ambrosini ha risposto con decisioni comunicate l’altra sera in una nota. Che specifica di non aver delegato «a nessun consigliere diverso dal direttore generale né poteri gestori o di spesa» così come di aver confermato allo stesso Cristiano Carrus, «la conduzione del progetto Serenissima».

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Atlante e la "fortuna" della Banca Popolare di Vicenza: senza la crisi di Unicredit non sarebbe nato, paga Federico Ghizzoni

ArticleImage «L'uscita. Il capo della seconda banca italiana rimette il suo mandato. Pesa la maldestra operazione veneta, ma anche le difficoltà del gruppo. Scelte sbagliate ereditate dall'espansione dell'era profumo». In quessto sommario dell'interessante articolo di Stefano Feltri e Salvatore Gaziano sul Il Fatto Quotidiano è sintetizzata l'ipotesi sommessamente avanzata su questo mezzo: il Fondo Atlante è stato messo su, in fretta e furia, dal sistema Italia (leggasi Governo e vertici finanziari) non per salvare la Banca Popolare di Vicenza, che altrimenti sarebbe stata lasciata al suo destino o a una fine peggiore dell'attuale, ma per evitare che nel gorgo finisse Unicredit, che ha usato la "leva" del possibile default (ora lo chiamano "risoluzione") della BPVi per convincere chi di dovere al grande passo.

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Veneto Banca: confermato Serenissima a Carrus. BPVi studia l'azione di responsabilità e definisce l'assemblea per cda del Fondo Atlante

ArticleImage Veneto Banca, il cda conferma il progetto Serenissima nelle mani di Carrus e fa partire le conciliazioni. E da Banca Apulia torna con i gradi di vicedirettore Dario Accetta. Cda-fiume ieri a Montebelluna, partito alle 11 e chiuso dopo le 20, per sciogliere una serie di nodi decisivi. A partire dall’assetto di vertice, dopo il cambio del cda e la conferma dell’Ad uscente Cristiano Carrus come direttore generale, che siede però pur sempre in cda da consigliere di minoranza. A chiedere chiarezza è stata ancora una volta la Bce, con una lettera giunta nel fine settimana. Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo

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Veneto Banca: partono le conciliazioni, confermato Serenissima a Carrus. BPVi studia l'azione di responsabilità e definisce l'assemblea per cda del Fondo Atlante

ArticleImage Veneto Banca, il cda conferma il progetto Serenissima nelle mani di Carrus e fa partire le conciliazioni. E da Banca Apulia torna con i gradi di vicedirettore Dario Accetta. Cda-fiume ieri a Montebelluna, partito alle 11 e chiuso dopo le 20, per sciogliere una serie di nodi decisivi. A partire dall’assetto di vertice, dopo il cambio del cda e la conferma dell’Ad uscente Cristiano Carrus come direttore generale, che siede però pur sempre in cda da consigliere di minoranza. A chiedere chiarezza è stata ancora una volta la Bce, con una lettera giunta nel fine settimana.

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Banche, standard tecnico Ue per operazione bail-in ed emendamenti rimborsi automatici

ArticleImage Banche: Ue, da autorità requisiti bail in. Bruxelles non fissa soglia. Resta 8% per accedere a salva-banche
La Commissione Ue ha adottato oggi uno standard tecnico che specifica i criteri che le autorità responsabili della risoluzione delle banche dovranno tenere in considerazione quando fisseranno i requisiti minimi che le banche devono avere quando scatta un'operazione di 'bail in'. Si tratta dei cosiddetti MREL (Minimum Requirements for Own Funds and Eligible Liabilities), o strumenti facilmente 'bail-inable', ed assicurano che le banche abbiano una serie di asset facili da identificare e credibili da sottoporre a 'bail in'.

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Le tredici banche in crisi del Veneto. Gianfranco Rigon, ex vicepresidente di BPVi: si è sviluppato un sistema di corruzione

ArticleImage I davanzali hanno fiori alla tirolese, le chiese codici a barre perché i passanti possano rileggerne la storia medievale negli smartphone. Montagnana, cinquanta chilometri a sud-ovest di Padova, è un idillio ricco e civile. Solo che un paio di settimane fa lungo i portici del centro gli abitanti hanno trovato un cartello che è apparso subito come uno squarcio nel paesaggio. «Avviso alla clientela», era il titolo. La banca cooperativa fondata qui nel 1909, al cui capitale partecipa praticamente ogni cittadino adulto del borgo, non c’è più. Restano la targa di ottone e il palazzo della sede, curato ed elegante. Per il resto, ai correntisti sarebbe stato comunicato un nuovo numero di conto «a breve».Da qui non sono usciti trader con scatole di cartone in mano, come ai tempi del crash di Lehman. Sono usciti padri di famiglia un po’ smarriti, ma diretti alle solite destinazioni: gli incontri in parrocchia, le riunioni dei genitori in una scuola materna di una perfezione disumana. Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo

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Le tredici banche in crisi del Veneto. Gianfranco Rigon, ex vicepresidente di BPVi: si è sviluppato un sistema di corruzione

ArticleImage I davanzali hanno fiori alla tirolese, le chiese codici a barre perché i passanti possano rileggerne la storia medievale negli smartphone. Montagnana, cinquanta chilometri a sud-ovest di Padova, è un idillio ricco e civile. Solo che un paio di settimane fa lungo i portici del centro gli abitanti hanno trovato un cartello che è apparso subito come uno squarcio nel paesaggio. «Avviso alla clientela», era il titolo. La banca cooperativa fondata qui nel 1909, al cui capitale partecipa praticamente ogni cittadino adulto del borgo, non c’è più. Restano la targa di ottone e il palazzo della sede, curato ed elegante. Per il resto, ai correntisti sarebbe stato comunicato un nuovo numero di conto «a breve».Da qui non sono usciti trader con scatole di cartone in mano, come ai tempi del crash di Lehman. Sono usciti padri di famiglia un po’ smarriti, ma diretti alle solite destinazioni: gli incontri in parrocchia, le riunioni dei genitori in una scuola materna di una perfezione disumana.

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BPVi e Veneto Banca, un'azionista "truffata" ringrazia VicenzaPiù: serve una federazione delle associazioni e la Regione le supporti

ArticleImage Gentile Direttore Giovanni Coviello, la ringrazio anzitutto della sua disponibilità ed azione di denuncia nei confronti delle due banche venete che hanno messo in ginocchio l'intera economia di una regione e creato drammi umani che non si misurano con il denaro. Esprimo apprezzamento per il lavoro di pubblicazione dell'enorme elenco soci di Veneto Banca così come di quello dei primi 999 soci della Banca Popolare di Vicenza... Da un punto di vista dei soci truffati e delle azioni da fare mi pare che questi elenco sarebbeno utile per lanciare un appello o spedire qualche migliaio di lettere (magari a carico della regione) sia per fare quello che sta facendo l'organizzazione di "Noi che credevamo nella popolare di Vicenza" - una mega riunione degli azionisti anche per Veneto Banca sia per creare una specie di federazione delle associazioni a difesa dei soci dando informazioni chiare su come proseguire con le azioni legali e le tipologie di truffe e di vie di difesa.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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