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Veneto Banca: partono le conciliazioni, confermato Serenissima a Carrus. BPVi studia l'azione di responsabilità e definisce l'assemblea per cda del Fondo Atlante

Di Rassegna Stampa Martedi 24 Maggio 2016 alle 09:09 | 0 commenti

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Veneto Banca, il cda conferma il progetto Serenissima nelle mani di Carrus e fa partire le conciliazioni. E da Banca Apulia torna con i gradi di vicedirettore Dario Accetta. Cda-fiume ieri a Montebelluna, partito alle 11 e chiuso dopo le 20, per sciogliere una serie di nodi decisivi. A partire dall’assetto di vertice, dopo il cambio del cda e la conferma dell’Ad uscente Cristiano Carrus come direttore generale, che siede però pur sempre in cda da consigliere di minoranza. A chiedere chiarezza è stata ancora una volta la Bce, con una lettera giunta nel fine settimana.

Missiva che usava la formula della «conservazione della leadership». Formula che ha dato molto da discutere in consiglio, ma che pare rimandare alla volontà di vedere l’esecuzione del piano di ricapitalizzazione e quotazione saldamente nelle mani del manager. Così in ogni caso l’ha interpretata alla fine la banca, come dice la nota emessa ieri sera da Montebelluna, che conferma la «conduzione del progetto Serenissima da parte del direttore generale». Correzione di rilievo, rispetto all’impostazione stabilita dopo l’assemblea del 5 maggio, che attribuiva al consigliere Carlotta De Franceschi, come diceva la nota emessa il 7 maggio, «la delega relativa all’esecuzione del piano di ricapitalizzazione e riassetto della banca». Delega, specifica ora la banca, che va «intesa come supporto - anche di natura istruttoria - all’organo di supervisione strategica nell’attività di ricerca di potenziali investitori e nell’interlocuzione con gli advisor finanziari, in coordinamento con il direttore generale», ferme restando «le prerogative decisionali in materiale del cda». In più, in questo incessante lavoro di «taglia e cuci» della governance, il cda conferma di «non aver delegato a nessun consigliere diverso dal direttore generale né poteri gestori, né poteri di spesa». In compenso, in questa sorta di risiko a tre tra cda, Carrus e Bce sul ridisegno dei poteri di vertice, dalla riunione è uscita anche la nomina di un nuovo vicedirettore generale, accanto a Carrus e al vicario Michele Barbisan, che pare rimandare alla volontà del nuovo cda di avere riferimenti propri. Si tratta di Dario Accetta, ora alla direzione della controllata Banca Apulia. Ma intanto, mentre la banca ha ricevuto formalmente l’avvio del procedimento da Consob, il cda di ieri ha dato il via ai tavoli di conciliazione. Elemento importante per i piccoli soci e in grado probabilmente anche di sostenere in qualche modo l’aumento di capitale. «Mi pare che ci siano le condizioni perché vada in porto auspicabilmente con la forza del mercato», ha sostenuto ancora ieri il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro. Si vedrà quali saranno le possibilità concrete di sfuggire al fondo Atlante. Che, da quel che risulta, avrebbe avuto già venerdì un incontro con Bce per preparare l’eventuale subentro al consorzio di garanzia. Sullo sfondo restano le possibili mosse su Veneto Banca di Ubi e Bper (salite ieri in Borsa dell’1% e dell’1,1% sulla scia dei rumors). I contatti restano aperti, ma gli sviluppi tutti da verificare, soprattutto di fronte a possibili mosse in chiave di aggregazione prima dell’avvio dell’offerta delle azioni per l’aumento di capitale. Un fronte caldo, sul fronte Ubi, che potrebbe in qualche modo toccare anche Popolare di Vicenza. Bpvi, dove intanto, nel cda di oggi, dopo la tensione delle scorse settimane, ritorna sul tavolo l’incarico a un consulente legale di studiare l’azione di responsabilità. E sempre oggi il cda dovrebbe definire per il weekend del 10 luglio l’assemblea degli azionisti che nominerà il cda espressione del Fondo Atlante. Per la lista ci sono ancora tre settimane di tempo; ma i l nuovo board sarebbe cosa fatta. Mentre crescono le indicazioni che danno l’Ad Francesco Iorio rimanere alla guida operativa, pur con un piano industriale da rivedere e una prima frenata sulla vendita di Prestinuova.
di Federico Nicoletti, da Il Corriere del Veneto


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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