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Opinioni | Quotidiano | Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende

A Vicenza due famiglie su tre hanno subito le conseguenze del disastro BPVi. Ma tutto e tutti sono fermi, come per la Fondazione Roi

ArticleImage Tra le tante domande che la vicenda Banca Popolare di Vicenza pone a tutti noi, ce n'è una per la quale è veramente difficile trovare una risposta. Oltre 118.000 soci hanno visto crollare quasi totalmente il valore delle proprie azioni; tra questi, i più danneggiati sono stati quelli che hanno acquistato il titolo ai valori massimi tra i 40 e i 62,50 euro, vale a dire quei soci arrivati per ultimi, che non hanno potuto beneficiare dei dividendi degli anni passati. Se vogliamo ancora restringere il campo, dobbiamo pensare alle decine di migliaia di pensionati, lavoratori dipendenti, professionisti e piccoli imprenditori che hanno affidato al capitale della Banca tutti i risparmi di una vita. Parliamo di famiglie senza specifica competenza finanziaria, con una mentalità assai lontana dalla propensione al rischio che è tipica di operatori finanziari e possessori di capitali ingenti.

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Quotidiano | Categorie: Banche, Fatti, Economia&Aziende

Paolo Rossi compie sessantanni: stupendi senza l'ultima macchia, con i soci della BPVi

ArticleImage Oggi, giustamente, tutti i vicentini di cui è stato un idolo al Menti, direi tutti gli italiani che l'hanno visto (a Madrin di persona, in tv allora o nelle mille trasmissioni successive) condurre l'Italia alla vittoria nei mondiali del 1982 in Spagna davanti a un vero presidente del popolo come Sandro Pertini e, sicuramente, moltissimi amanti del calcio nel mondo intero, tutti questi oggi, dicevo, fanno gli auguri a Paolo Rossi per i suoi sessanta anni. Anche io mi associo tanto più che anni fa andai con lui a Bologna per proporlo come presidente di immagine (e che immagine!) alla Lega Pallavolo di Serie A Femminile dove alla fine non fu accolto per i soliti giochini all'italiana, in cui caddi anche io, ingenuamente, vari anni dopo proponendo in una Lega frantumata da mille beghe tal... Mauro Fabris, che è ancora saldamente in sella da quelle parti e non solo. Tutto questo per dirvi che anche io non posso non amare Paolo Rossi.

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Quotidiano | Rassegna stampa | Categorie: Banche

Mps, si teme che l'aumento di capitale vada deserto come per BPVi e Veneto Banca

ArticleImage I piccoli azionisti di Monte dei Paschi cominciano a sentire puzza di bruciato. L'associazione "Azione Mps" ieri ha interrotto il silenzio che regnava a Siena da settimane chiedendo a governo e Consob di capire cosa succede: "Il Monte dei Paschi è da settimane al centro di manovre oscure e preoccupanti. Una ricapitalizzazione di ingente ammontare, risultato di un progetto di affrettata cessione dell'intero portafoglio di sofferenze, ed un nuovo piano industriale: l'unico risultato che questi annunci hanno prodotto sono state le dimissioni dell'amministratore delegato Fabrizio Viola e del presidente Massimo Tononi, insieme al continuo crollo del valore borsistico".

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Quotidiano | Categorie: Banche, Economia&Aziende

Franco Conte di Codacons rafforza nostri consigli a E. M. per le azioni BPVi ereditate: utili anche al pilatesco Variati. Nel dubbio scriva anche lui a... [email protected]

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Alla nostra nota "Tasse di successione pagate su valori alti e ora azzerati della BPVi: ci chiede cosa fare una lettrice su [email protected]" aggiunge qualche utile considerazione l'avv. Franco Conte, presidente regionale di Codacons che come l'Associazione "Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza" esorta da sempre i soci della "vecchia" BPVi traditi dalla gestione di Gianni Zonin, Samuele Sorato, Giuseppe Zigliotto & c., aiutati o per lo meno non "pressati" dai poteri politici (dicono che allora non sapevano nulla) a intraprendere azioni di tutela per recuperare il "maltolto" a differenza di chi li scoraggia a farlo per ovvi motivi: i vertici della "nuova" BPVi di Gianni Mion, Francesco Iorio, Salvatore Bragantini & c., supportati da chi come Achille Variati oggi sa ma comunque vuol convincere chi ha perso i propri soldi che nulla recupererà se non "qualcosina". Ecco di seguito le puntualizzazioni di Codacons che ripete sempre: "con le giuste azioni chi ne ha diritto recupererà tutto. Lo abbiamo già ottenuto con la Parmalat e con i tango bond argentini...". Sentito, sindaco?

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Lettori in diretta | Quotidiano | Categorie: Banche

Tasse di successione pagate su valori alti e ora azzerati della BPVi: ci chiede cosa fare una lettrice su [email protected]

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Qui pubblichiamo le lettere (tutte firmate ma di cui assicuriamo l'anonimato pubblicando solo le iniziali salvo diverse richieste esplicite) e proviamo a dare qualche risposta, con l'aiuto di qualche esperto, e qualche consiglio ai soci della Banca Popolare di Vicenza che ci scrivono soprattutto utilizzando l'indirizzo mail [email protected] a loro dedicato con la premessa che un loro contatto diretto con un legale o con una delle associazioni a loro tutela è la via maestra per verifiche legali di quello che riportiamo.

Buon giorno direttore, leggo tutti i giorni il quotidiano online e la ringrazio non solo per la trasparenza con la quale informa i lettori, ma anche perché grazie al suo giornale riesco a rimanere informata sulle vicende vicentine ovunque io mi trovi. Sulla questione azioni la mia posizione è quella di una piccola azionista che si è trovata tale per successione.

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Opinioni | Quotidiano | Categorie: Banche, Economia&Aziende

Meglio "tasere" ovvero meglio tacere. Fu così nel 2000 anche per Gian Antonio Stella su BPVi, Gianni Zonin & c. Ma anche no

ArticleImage Il maggior esperto di fenomeni che riguardano gli "schei", Gian Antonio Stella (Nino Foto copyright), non è ancora intervenuto in modo preciso e analitico (anche se non mancano suoi lucidi interventi come "Imprese, azionisti, famiglie. La lunga illusione" su Il Corriere della Sera del 7 febbraio 2015), come è capace, sulla vicenda della Banca Popolare di Vicenza. Sarebbe interessante leggere quanto potrebbe scrivere, proprio lui che dell'ormai "mitico" Nordest sa tutto e in particolare lo sa sulla capacità di accumulare denaro propria dei Veneti, come ricorda ancor oggi Giorgio Bocca nella Prefazione dove loda dell'Autore "il patrottismo veneto". Interessante poi la Nota dell'Autore all'edizione del 2000 di "Schei. Dal boom alla rivolta: il mitico Nordest" (Mondadori, 2000"), dove fin dall'inizio riassume l'orgoglio imprenditoriale veneto:" Que'o lo go fato io. Anca que'o lo go fato mi". Il saggio di Stella ebbe un'eco immediata e diverse furono le edizioni; qualche imprenditore non gradì i giudizi, ma ciò che intendeva compiere il famoso giornalista era quello di fare una "fotografia" commentata" di come una zona d'Italia da poverissima nel dopoguerra, era riuscita a diventare impresa internazionale e ad accumulare "schei" a più non posso.

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Quotidiano | Categorie: Banche, Economia&Aziende

"Per il Sud c'è Banca Nuova", a Vicenza solo la pazienza: non c'è più la BPVi dei vostri soldi

ArticleImage Con le prime giornate di pioggia e qualche grado in meno che dicono che l'estate sta finendo si salutano i ricordi delle vacanze passate chi in montagna, chi al mare, chi magari a Panarea... Volendo staccare la spina, ho trascorso anche io, anche se molto più modestamente di Gianni Zonin, il mio periodo di ferie nella bella terra sicula, ma le innumerevoli filiali di Banca Nuova non facevano che farmi tornare alla mente la cara, e stanca, Vicenza del crack bancario. E se la moglie dell'ex presidente della Banca Popolare di Vicenza si è permessa di dire ad un turista vicentino che li ha incontrati in vacanza "Non ci lasciate mai in pace" cercando di allontanarlo, le ricambio la "gentilezza" dato che mi è stata durante l'estate a qualche chilometro e le filiali del braccio destro del marito, Marino Breganze, ancora presidente di Banca Nuova ed ex vice presidente di Banca Popolare di Vicenza, non smettevano di "perseguitarmi".

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Cattolica-BPVi, Bragantini: un accordo è preferibile alla guerra

ArticleImage Sul fronte Cattolica, Banca Popolare di Vicenza ha subito affilato le armi ma è presto tornata a più miti consigli. Dopo la perdita di 310 milioni, frutto della svalutazione e dell'uscita dall'accordo di banca assicurazione, l'obiettivo è ora portare a casa un nuovo patto commerciale. E anche Cattolica ha aperto uno spiraglio in questo senso. Sia chiaro: il recesso non è discutibile ed è per Cattolica «un diritto» che è stato esercitato secondo le regole. Ma nell'ultima lettera indirizzata al presidente Bpvi Gianni Mion e all'ad Francesco Iorio, firmata dal ceo di Cattolica Gian Battista Mazzucchelli, c'è scritto nero su bianco che si «confida in un immediato confronto che consenta di elaborare possibili nuove forme di iniziative comuni, di reciproco interesse, di natura industriale e commerciale».

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Tra i manager super pagati dalle banche nel 2015 ci sono Samuele Sorato al terzo posto e Francesco Iorio al sesto: il "datore di lavoro" è sempre la Banca Popolare di Vicenza

ArticleImage Il 16 settembre con scarsa (nulla?) eco sui media locali Il Sole 24 Ore, ripreso dall'Associazione Noi che credevamo nella BPVi, ha pubblicato un articolo di Gianni Dragoni con "le retribuzioni dei manager più pagati delle banche italiane quotate (più la Banca Popolare di Vicenza) nell'anno 2015 considerando i compensi monetari, più eventuali plusvalenze da stock option o controvalore di azioni gratuite, in euro, al lordo delle tasse". Non stupisce più (anche se ancora oggi "inorridisce") che il terzo in questa classifica (qui il dettaglio) sia Samuele Sorato, Ad e dg della vecchia Banca Popolare di Vicenza fino al 12 maggio 2015 con 4.600.160 euro (di cui 4.000.000 di... buonuscita) ma colpisce ancora che al sesto posto ci sia sempre un "manager" della BPVi, anche se quella "nuova", Francesco Iorio, che nel 2015 ha totalizzato tra Ubi e Vicenza 2.981.330 euro. 

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Quotidiano | Categorie: Banche, Economia&Aziende

Ferruccio de Bortoli: su vicende bancarie si sente odore di massoneria. "Anche sulla BPVi di Gianni Zonin?". Novità su Marino Breganze in Banca Nuova a Palermo? "Lasciate perdere"

ArticleImage «Con la sintesi che impone lo strumento di Twitter» , l'ex presidente del Consiglio e allievo di Andreatta, Enrico Letta, scrive oggi Carlo Tecce su Il Fatto Quotidiano, «ha condensato in poche battute l'acuminato pensiero di Ferruccio de Bortoli: "Su vicende bancarie, Etruria, Siena, si sente odore di massoneria"». L'affermazione del giornalista che per dodici anni ha diretto il Corriere della Sera,  fissata, «non è un dettaglio» sottolinea Tecce, «in cima al suo (di Letta, ndr) profilo ufficiale di Twitter... per salvare la denuncia dal vortice dei cinguettii domenicali...», ci porta a riferirvi una domanda, che in silenzio e da tempo molti, non inesperti di cose bancarie locali, si fanno e per la quale si legge la risposta nelle loro espressioni e in qualche allusione che, girandoci la domanda retorica, ci indirizzano: «Ma un qualche odore di massoneria non si sente anche sulla Banca Popolare di Vicenza di Gianni Zonin?».

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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